Capitolo primo

17 1 0
                                    

T/n's pov

Sono la donna più felice del mondo. Anzi ero la donna più felice del mondo. 

Ho già sofferto nei miei 25 anni di vita, ma il fato mi è ancora ostile ed avverso. 

Vuole mettermi ancora una volta alla prova e chi mi conosce sa benissimo che non dico mai di no ad una sfida per nessuna ragione al mondo, almeno finché ho la possibilità di spuntare la vittoria. Ci sono però sfide che una persona non è in grado di riuscire a superare, e questa che mi si è presentata alle porte si prospetta essere una di quelle…

Due giorni prima 

Questa mattina mi sono svegliata con il piede giusto. Oggi sarebbe stata un giornata molto faticosa. 

Sarei dovuta andare a provare il mio vestito insieme alle mie amiche, poi dalla parrucchiera per sistemare le ultime questioni sull'acconciatura che avrei utilizzato per sposarmi, andare dal fioraio, e infine dall'estetista. Insomma una giornata leggerissima...

Dopo aver fatto colazione con un thè nero e una brioche, essermi vestita e leggermente truccata, uscì di casa diretta alla mia prima meta.

Mi ero precedentemente accordata con le altre di trovarci direttamente davanti all'atelier.

L'appuntamento era alle 9.30.

Arrivai lì in perfetto orario e trovai ad aspettarmi tutte le ragazze.

Mina, Momo, Tsuyu, Ochako, Jirou ed Hagakure erano in piedi all'entrata.

Le salutai con un leggero abbraccio e con un bacio sulla guancia poi entrammo nel negozio. 

Era una boutique di alta classe, il meglio del meglio che si può trovare a Tokyo, ma d'altronde era stato proprio il mio futuro marito a spingermi in quel atelier, dicendomi di non badare a spese. 

La cosa mi aveva fatto piacere, ma osservando i prezzi dei vestiti, mi domandai se ne valesse davvero la pena. 

Le mie amiche mi consigliarono parecchi vestiti, alcuni principeschi e pomposi, altri a sirena, altri ancora corti, aderenti e colorati. 

Nessuno mi aveva particolarmente colpito. 
Mi cadde l'occhio su un vestito bianco panna stile sirena, costellato di pizzo e diamanti sul corpetto, che scendeva morbido sulle curve del manichino, terminante dietro con un leggero strascico. Dire che era sublime era un eufemismo. 

<A dir poco meraviglioso> Dissi e mi fermai davanti a quel vestito. Venni affiancata dalle altre che fecero commenti apprezzativi. Così decisi e feci un cenno alla commessa che prese il vestito e mi accompagnò nel camerino per provarlo.

Quando misi il piede fuori dalla piccola stanza a salì sul mini palco, mi accorsi delle lacrime che scendevano dagli occhi delle mie compagne. Era questo il vestito giusto per me. Mi rigirai su me stessa e quando puntai le mie iridi c/o sulla superficie riflettente non riuscì a riconoscermi. 

Era spettacolare, il vestito, ma era ancora più spettacolare il fatto che su di me stesse d'incanto. Riuscì solamente a fare un cenno alla commessa per farmi preparare il vestito prima di scoppiare quasi in lacrime. 

Comprai anche un paio di tacchi bianchi che si abbinano al vestito e un velo di pizzo che riprendeva i medesimi motivi impressi sull'abito.

Pagai l'importo e ci accordammo su quando me l'avrebbero consegnato a casa. 

Mi allontanai dal negozietto con un sorriso sulle labbra, pensando già alla faccia che avrebbe fatto il mio Katsuki alla mia vista sull'altare.

Persi un’ora dalla parrucchiera dove ci accordammo su una buona acconciatura, elegante ed intrigante che, però, non mi avrebbe dato fastidio se avessi dovuto ballare o fare altro durante la cerimonia e dopo il pranzo. 

A venti metri da te || Bakugo x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora