3.

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"Okay noi andiamo"
Harry mi fece cenno di alzarmi ma restai ferma
"Andate.. dove?" Chiese Sophie
"La porto a fare un giro"
Sophie mi guardò per chiedermi cosa stesse succedendo ma neanche io capii il motivo di tanta fretta da parte di Harry.
"Forza Kate alzati"
Obbedii e lo seguii fino fuori dal pub.
"Ma che ti prede?"
"Niente,volevo uscire da là,non sopporto Zayn" infilò le mani nelle tasche dei jeans e iniziò a camminare.
"E io che centro,perché mi hai fatta uscire?"
Correvo,non riuscivo a tenere il ritmo dei suoi passi.
"Perché pensavo ti sarebbe piaciuto fare una passeggiata,mi sembravi a disagio"
E in effetti aveva ragione.
Neanche io reggevo il comportamento di Zayn, era così strafottente nei miei confronti. Come se non mi avesse fatto nulla.
Camminammo per venti trenta minuti ed arrivammo ad un parco desolato.
"Certo che questo posto è molto frequentato" sorrisi ma la sua espressione rimase quella di prima,seria con le sopracciglia aggrottate.
"Già,ma meglio così. Non mi piace il casino."
Si comportava in tutt'altro modo dalla sera prima. Volevo conoscerlo.
"Parlami un po' di te" dissi
"Perché dovrei?" Colpita.
Rimasi alquanto delusa dalla risposta ma non ci feci troppo caso.
"Perché voglio sapere di più su di te"
Fermò le sue gambe e si giro verso di me
"Davvero?" Eravamo faccia a faccia e la sua altezza mi intimidiva.
Annuii visto che non sapevo cos'altro dire.
"Okay" riprese il cammino.
"Ci sediamo?" Chiesi col fiatone.
"Non riesci a starmi dietro?" Rise.
"No" sedendomi su una panchina.
Rimase in piedi davanti a me a fissare il vuoto, forse pensava a cosa dirmi.
Comunque sia era uno spettacolo.
Indossava un cappello grigio che tralasciava alcune ciocche dei suoi capelli ricci, che 'volavano' al soffio del vento.
"Siediti" sospirai "per favore"
Lo fece e iniziò a parlare.
"Vengo dall'Inghilterra,mi sono trasferito qui non molto tempo fa, mi ero stufato dei soliti posti. Mi ha sempre affascinato New York. I miei si sono separati quando avevo 5 anni ma sono ancora in buoni rapporti.
Mia madre si è risposata mio padre anche.
Conducono una vita felice entrambi,ma non insieme. Ogni Natale lo passiamo insieme,una tortura.
'Harry come stai?'
'Harry studi?' 'Harry ce l'hai la fidanzatina?'
Non sono persone normali se chiedo al proprio figlio di 18 anni se ha la 'fidanzatina'. Comunque sia non glie n'è mai importato realmente molto. Forse è anche per questo che sono venuto qua. Per stare lontano da loro."
Ascoltavo le sue parole e po' provavo pena.
Non si girò mai a guardarmi, gli occhi erano fissi sul nulla davanti a lui sempre con le mani in tasca.
"Penso di averti annoiata con tutte queste cose" abbassò lo sguardo sorridendo.
Subito negai..
"No,anzi la tua è una bella storia. Per quello che mi hai raccontanto."
Finalmente portò i suoi occhi sui miei, ed ecco che il mio stomaco riprese a fare le capriole. Provavo seriamente qualcosa per lui già dal secondo incontro.
Guardavo i suoi occhi mezzi socchiusi per via del vento. Era magnifico, sono seria.
Sorrise e io ricambiai
"Sei simpatica per essere un'amica di Sophie"
Risi all'affermazione "Perché dici così"
"Beh tutte le amiche di Sophie sono snob che vanno in giro a darla al primo che passa, tu sei diversa. Molto diversa da loro."
Ha ragione,Sophie ha sempre frequentato gente del genere,non che lei fosse così ma si sentiva accettata. Non so per quale motivo.
Il telefono mi vibro nella tasca.
"È un messaggio.. Da Sophie"
Harry annuì.

//Kate,dove siete?Voglio tornare a casa.//

"Che dice?" Mi chiese
"Chiede dove siamo,vuole tornare a casa."
"Dille che stiamo tornando"
Lo feci ma rimasi amareggiata.
Pensavo che se sarebbe uscito con una delle sue idee. Che mi avrebbe riaccompagnato lui. Pensavo gli piacessi, ma questi erano solo tanto castelli in aria.
Arrivammo dopo altri venti minuti di camminata.
"Se volevi rubarmela potevi dirlo subito"
Urlò Sophie quando ci vide.
Harry non rispose sembra seccato.
"Okay beh ci si vede"
Entrai in macchina seguita da Sophie.
Dal finestrino vidi Harry accennarmi un sorriso che ricambiai volentieri.
Sophie accese l'auto e ritornammo a casa.
Aprii la porta d'ingresso e mi diressi subito verso camera mia.
"Hey guarda che io e te dobbiamo parlare"
Era una ragazza davvero troppo curiosa.
Doveva sapere tutto di tutti se no non era contenta "Di cosa?" le risposi sorridendo
"Te..e Harry"
Sbuffai raggiungendola sul divano
"Non è successo assolutamente niente"
"Tu dici?" Mi si infiammarono le guance.
"Mi ha solo riaccompagnata a casa ieri e ci siamo fatti una passeggiata oggi. Mi ha raccontato un po la sua vita,non molto, e poi siamo tornati da voi." spiegai.
Non c'erano molti particolari da dirle.
"Strano, Harry è un tipo riservato. Tesoro non ti ci affezionate troppo,non è un tipo da relazione"
Ahia.
Mi stavo affezionando a lui e era l'unica cosa che non dovevo fare.

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