" Cosa devi chiedermi?" mi chiese con voce preoccupata, " ti serve aiuto?, qualcuno dell'orfanotrofio ti sta dando fastidio? ti servono soldi?..." non la feci finire, " no, c'è in realtà mi servirebbero dei soldi, non tanti abbastanza da comprarmi una casa".
Dopo che gli dissi che stavo bene, e che nessuno mi stava dando fastidio, tirò un respiro di solievo, mi guardò e poi disse " quanti?" non avrei voluto rispondere a quella domanda, non mi piace parlare di soldi, tanto meno quando me ne serve una grande somma " bhe... sui 3000" mi guardò con faccia un po' stupita, probabilmente non se l'aspettava, o magari non ne aveva così tanti.
Ma subito mi accorsi dell'enorme cifra che avessi chiesto senza dare alcuna spiegazione del perché li volessi adesso e perché così tanti, quindi ritirai subito la ritirai subito la richiesta, " senti lascia star- " ma subito venni interrotta " c'è li ho" "cosa?" risposi, " si c'è li ho, e voglio darteli, perché so che li userai nel modo giusto" non credevo alle sue parole, voleva darmeli davvero? si fidava davvero così tanto di me?.
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Mi diede il denaro che avevo richiesto, la ringrazia e senza salutare nessuno uscì dalla porta di servizio, sapevo che prima o poi li avrei rivisti tutti, quindi l'unica persona che salutai fu Fede; " grazie ancora Fede, non saprei cosa avrei fatto senza di te" non disse niente mi sorrise e basta, allora gli sorrisi di rimando, ma dopo qualche secondo l'abbracciai, non sembrava stupita, forse era quello che voleva, o semplicemente se l'aspettava.
Eravamo ancora abbracciate quando mi disse all'orecchio " buona fortuna Elisabeth" mi staccai, la guardai e me ne andai, sapevo che l'avrei rivista, non sapevo come o quando, ma sapevo che l'avrei riabbracciata un giorno, e forse avrei rivisto anche i suoi amici.
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Mi misi a camminare fino a raggiungere la città, non avevo niente, se non un sacco della spazzatura, contenente i pochi vestiti che possedevo, e 3000 euro, in effetti poteva sembrare avessi appena fatto un rapina; quindi non persi tempo e cercai delle case in vendita, la città era molto grande, ci sarebbe stato di sicuro una casa del resto ero pur sempre in California.
Cercai sui giornali, sulle vetrate dei centri di vendita di case, o condomini, ma niente, o almeno niente che fosse alla mia portata; fino a quando non lo vidi, occupava un piccolo pezzo di giornale, ma ai miei occhi era come se grande quanto tutta la pagina.
Non era un granchè, ma per me ora bastava, purtroppo non era in vendita ma in affitto, e l'affitto era di 200 era al mese, il che era molto dentro la mia portata. In fondo alla pagina c'era un numero di cellulare, accompagnato da una scritta in grande.
333-020-1283 CHIAMARE SOLO SE INTERESSATI
Pensai che il problema era risolto, ma subito mi ricordai di non possedere un cellulare, allora entrai nel bar che aveva in parte, e chiesi se potessi usare il cellulare, il barista un po' seccato mi disse che era vicino al bagno a destra; ringrazia, e corsi da quella parte.
Lo vidi, inserì qualche moneta dentro e digitai il numero che c'era sul giornale; e dopo vari squilli, una voce maschile mi rispose. " si pronto chi parla? " " piacere sono Elisabeth, l'ho chiamato perché sono interessata alla casa, quand'è che posso incontrarla?", speravo il più presto possibile, non sapevo dove andare, " bhe per me anche adesso se non ha altri impegni" "perfetto" ero contentissima, avrei avuto finalmente una casa tutta mia, e finalmente un posto dove stare, " bene, vediamoci nel bar 'clie' tra 10 minuti ok?" "certo" risposi tutta contenta, " a dopo" dissi come ultima cosa prima di attaccare, ero contentissima, finalmente casa mia, una mia responsabilità.
Uscì dal bar ancora sprizzante di gioia, tutti mi guardavano straniti, ma non me ne preoccupai molto; una volta fuori mi recai al bar che avevamo concordato; appena entrai l'unica persona che vidi, stava guardando un giornale, e appena mi notò lo chiuse e con la mano mi invitò a unirmi a lui; senza farmelo ripetere due volte mi avvicinai al tavolo e mi sedei con lui.
"Bene, lei quindi è interessata alla mia casa?" " si, lo sono" ero davvero interessata, e anche contenta; "bene, come avrà potuto leggere sul giornale la mia casa è in ottime condizioni, a soli 200 euro, ma dato che deve darmi un anticipo, saranno 300, per lei va bene?" per un secondo rimasi immobile, poi sorridendo risposi; " si per me va bene lo stesso" "bene queste sono le chiavi, l'indirizzo c'è scritto sul giornale" non avevo mai fatto cose del genere, non pensavo sarebbe stato così facile; ma dopo qualche secondo, aprì il sacco della spazzatura contenente i soldi, tirai fuori esattamente 300 euro e glieli porsi, lui li contò, e una volta che finì mi lasciò le chiavi; le prese e mi alzai, "buona fortuna Elisabeth" mi girai lo guardai gli sorrisi e me ne andai.
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Una volta arrivata all'indirizzo scritto sul giornale, la vidi, la mia casa, corsi a salire la scale, inserì le chiavi e le girai lentamente, come se avessi paura di rompere qualcosa; poi entrai e annusai a pieni polmoni il profumo di casa, il profumo di un nuovo futuro; sapevo che da qui, da adesso, sarebbe iniziata la mia nuova vita, e non vedevo l'ora.
ALE 11/8/21
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Ci sarà mai qualcosa tra di noi?
Storie d'amoreUn ragazzo senza sentimenti, e una ragazza troppo sensibile, e un passato turbolento. Che cosa succedesse se tra loro nascesse qualcosa...