capitolo uno

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Sono le 08:00 quando la sveglia del mio telefono interrompe i miei sogni.
Allungo il braccio e cerco di spegnere quel suono assordante.
Ai piedi del letto trovo gli scatoloni che aspettano solo di essere riempiti.
In accordo con i miei abbiamo deciso di lasciare l'arredamento della mia camera ai nuovi proprietari.
Scendo le scale e sento già il profumo dei cornetti di mamma.
A tavola trovo papà che smanetta con l'ipad mentre legge la sua casella postale sempre piena di messaggi. Papà è un famoso giornalista, e nemmeno un mese fa, è stato chiamato da un famoso giornale romano.
» Buongiorno « esclamo per attirare l'attenzione dei miei.
» Buongiorno tesoro « ribatte mamma, mentre papà si limita a guardarmi.
La colazione è molto silenziosa, ognuno è immerso nei propri pensieri.
Appena finisco di mangiare mi alzo e ripongo il mio piatto nella lavastoviglie.
» Comincia a riempire gli scatoloni che alle 12:00 passa un mio amico a prenderli « dice papà senza distogliere lo sguardo dal suo ipad. Mi limito a sbuffare.
Mentre mi avvicino alle scale noto alcuni scatoloni già pronti.
Quando entro in camera comicio a svuotare l'armadio e a mettere tutti i vestiti sul letto. Seleziono i vestiti che voglio portare a Roma e lascio quelli che donerò alla figlia dei nuovi proprietari.
Successivamente svuoto la libreria e i cassetti sottostanti alla scrivania.
Chiudo gli scatoloni e li porto al piano di sotto.
Alle 12:00 arriva l'amico di papà; un signore di mezza età e abbastanza robusto. Insieme a papà comincia a caricare la macchina di scatoloni, sarà lui a portarceli giù.
Tutto il vicinato è alla finestra incuriosito, ma che hanno da guardare?
Per via della fama di papà tutti in quartiere ci conoscono, infatti la voce del nostro trasferimento è girata molto velocemente.
Ormai la casa è vuota e un po' mi dispiace perché qui dentro ci sono cresciuta.
Domani partiremo anche noi e cominceremo a fare le prime cose, tra cui l'iscrizione nella mia nuova scuola.
La giornata passa tra scatoloni e pulizia della casa; esausta mi metto a letto e crollo in un sonno profondo.

il mio compagno di banco Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora