13. Louis?

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La notte non riuscii a chiudere occhio. Pensavo ad Harry e a come si fosse ubriacato la sera prima.

Mi alzai di scatto guardando l'ora.

Le 4 in punto.

Fuori era ancora buio, ma non riuscendo a prendere sonno mi alzai.

Feci silenzio credendo che Harry dormisse ma capii di sbagliarmi quando sentii dei rumori provenienti dalla cucina.

«Harry?»-sussurrai.

Sentii i rumori fermarsi quindi mi venne il dubbio.

E se non fosse stato Harry?

Sentii il cuore in gola.

Mi girai da ogni parte cercando qualcosa.

Un ombrello fu la prima cosa che mi capitó a tiro e lo strinsi saldamente fra le mani dirigendomi verso la cucina.

Puntai l'ombrello verso la porta della cucina poi lo seguii.

Nel momento in cui vidi quella scena mi misi ad urlare come una matta causando anche l'urlo dell'altra persona.

C'era Louis in cucina con una carota in bocca che urlava.

In quel momento non capii come avesse fatto a svolgere tutte e due le azioni contemporaneamente, ma non era la cosa piú importante al momento.

Sentii dei passi correre giú per le scale ed un Harry dai capelli spettinati ed un'aria addormentata, fece capolino nella stanza.

«Cazzo avete da urlare a quest'ora?!»

«Non mi avevi detto che sarebbe venuto...»-sussurrai.

«Non devo certo dare spiegazioni a te.»

Mi si avvicinó di piú accarezzandomi la guancia e chiedendomi cos'avessi fatto.

«Dovresti saperlo meglio di me.»-mormorai.

Lo vidi tendersi, forse se n'era ricordato di avermi picchiata lui stesso.

Senza aggiungere nulla tornó di sopra, probabilmente a dormire almeno per qualche altra ora.

Sospirai quando sentii la porta di camera sua chiudersi.

Mi portai una mano alla guancia.
Il dolore era passato.
E cosí doveva essere.

Nessuno avrebbe curato le mie ferite qui, e in un modo o nell'altro, avrei dovuto cavarmela da sola.

Vidi Louis appoggiato allo stipite della porta e appena i nostri sguardi si scontrarono aprì le braccia.

Non ci pensai due volte e mi fiondai fra le sue braccia.

In fondo avevo davvero bisogno di un abbraccio.

«Allora... Sai che non devi toccare le mie cose e disubbidirmi. Il resto fai ció che vuoi... Ora proverai a fidarti di me? Ti tratteró come si deve»-mi sorrise.-«non come le altre volte. Ho imparato la lezione.»

Ci staccammo dall'abbraccio.

Sperai con tutta me stessa di poter iniziare a fidarmi di lui.

E magari che Harry cambiasse, ma questo è chiedere l'impossibile.

Per ora mi accontenteró di Louis.

Dopo secoli ho aggiornato!
Spero vi piaccia...
Riusciamo ad arrivare almeno a 10 voti in questo capitolo?
Aggiorno appena posso.
Ciao xx.

Dark Soul ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora