III

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Oggi mi sembri particolarmente stanca Coraline. Hai passato la notte insonne per caso?

A cos'hai pensato di tanto brutto? Hai preferito privarti del sonno piuttosto che rischiare di far incubi, chissà quanto devono essere terrificanti per cercare in tutti i modi di evitarli.

Non devi avere paura di loro, così li lasci vincere.

Hai bisogno di mangiare, di vedere il sole e di star sveglia la notte soltanto per girovagare nelle strade, cantando e ballando a squarcia gola.

Mi rifiuto di credere che mai nessuno ti abbia dedicato un'esibizione di una simile gioia e spensieratezza, è impossibile che tu non abbia camminato sui marciapiedi deserti fino a quando le tue ginocchia non hanno iniziato a far male.

Ti ci porterei io se avessi le mani per condurti in dei posti bellissimi. Le mie virgole potrebbero diventare passi?

Tu sei talmente ingegnosa che riusciresti a trovare il modo di tirarmi fuori da queste righe. 

Io sono da tutta la vita fuori dagli schemi in sensi diversi, su quelle strade mi son fatto lividi suoi gomiti e ho preso a calci portoni che neanche immagini.

Hai le unghia tinte di smalto nero, lucido ma mangiucchiato ai lati. Non riesco a capire se hai le dita ingiallite dalle sigarette oppure il tuo vizio preferito è l'arte.

Io ammetto di essere dipendente dall'arte, ne sono assuefatto. Uno di questi giorni avrò un'overdose spaventosa, magari mi trovassero morto ai piedi di un dipinto di Frida Kahlo mentre nella stanza la voce di Kurt Cobain rimbomba tra le pareti.

Non sorridere in quel modo, non osare dire qualcosa del tipo "vorrei morire anch'io", non sputare certe stronzate, avanti!

Sei quasi abituata a soffrire, sai fin troppo bene prendere il dolore degli altri e portarlo dentro di te. 

Dovresti lasciare andare tutto, mollare la presa e respirare.

Respira l'aria, respira me.

La tua pelle odora di luce. Penso che tu sia la luna.

Tu Coraline ed io Icaro ||Damiano David||✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora