Il 2 Gennaio 1653 mi venne a trovare Charlotte. Charlotte è una ragazza dai capelli lisci e biondi e il colore dei suoi occhi è di un blu oceano, le sue labbra erano di un rosa acceso, il suo naso era ricurvato alla fine verso l'alto come i francesi, aveva la carnagione chiara quasi pallida ed era una ragazza molto magra, quasi si vedeva che era una ragazza del Nord. Era una ragazza estroversa e questo ci rende tanto diverse quanto simili. ' A corte di Giabelli eri la più bella , hai visto? Ti fissavano tutti' disse. ' Non lo ho notato pensavo a divertirmi ' risposi.'Ho visto come lo guardavi' disse. Arrossii ' ma di chi parli? '. 'Parlo di Robin, era uno sguardo mai visto, uno sguardo quasi perso nel suo' disse. ' Ma và ma cosa dici ' . ' DeboraH a me non puoi mentire ti conosco troppo bene ' disse. ' Si è vero' le risposi '. ' Comunque, fra 6 giorni celebriamo a corte il compleanno di Sharon, mia sorella, tu ci saresti? ' disse. ' Ovviamente, come potrei mancare al compleanno di Sharon ' le risposi. Passarono 5 giorni nei quali non smisi di pensare a Robin per un attimo, era diventato la mia ossessione anche nei sogni, la droga dal quale non riuscivo a non crearne dipendenza, pensai... Chissà se domani a corte ci sarà, e mi addormentai con questa domanda che mi rimbombava nella testa. Finalmente mi svegliai baciata dai raggi del sole era il sesto giorno ed io avevo un sorrisino strano in faccia mi voltai e vidi l'ora erano le 8:30 e di colpo balzai dal letto come una molla e corsi subito al mio armadio, lo apri, e iniziai a frugare al suo interno e subito lo vidi , era un abito a campana di color verde chiaro era stato ricamato dalle migliori sarte d'Italia, unico nel suo genere, lo presi e lo appoggiai delicatamente sul letto ancora disfatto e di netto corsi subito alla scarpiera era una cabina con innumerevoli scarpe di tipo e colore , una diversa dall'altra iniziai a cercare e le trovai erano scarpe di moda barocca tutte verdi con un fiocco dorato davanti e tempestata di smeraldi, erano costate un fracco di soldi. Mi voltai per guardare l'ora e sussurrai " le 9:00 " , ero in orario , chiamai Cindy la mia domestica personale , lei di corsa e furia arrivò nella mia stanza e così le dissi " come stai?". " Bene signorina DeAngelis, e lei?" mi rispose. " Estasiata, Cindy gentilmente mi faresti il letto? e perfavore non rovinarmi il vestito" le dissi. Lei annui con la testa e si mise a rifare il letto, io con un passo delicato andai vicino al comò dove sopra di esso c'era uno specchio grande e rotondo, presi una poltrona e l'avvicinai, misi le mani dietro la testa e slegai il nastro rosso che mi raccoglieva tutti i capelli in una coda e lo slegai facendo cadere i miei lunghi capelli neri ricci che arrivarono fino al bacino. Presi la spazzola e iniziai a spazzolarli e subito senti un ebriante profumo di rose appena sbocciate in primavera proveniente dai miei capelli, guardai nuovamente l'orologio erano le 10:30 allora smisi di spazzolarmi i capelli, presi il bustino lo indossai e mi precipitai subito al vestito indossandolo rapidamente, andai verso il comò aprì il porta gioie e presi una collana a ciondolo, era fatto in oro rosso e all'interno del ciondolo si trovava un rubino , scavai ancora dentro il porta gioie trovando due orecchini con una pietra di rubino al centro. Iniziai a truccarmi mettendo un velo di cerone sopra tutto il mio viso, presi una spugnettina piatta la intinsi nel l'allume e incomincia a picchiettare le mie guancie per fargli assumere il colorito roseo, passai agli occhi , presi una matita nera e li truccai come la famosa Cleopatra poi contornai le labbra con la stessa matita e misi un fattibello rosso sopra le mie labbra carnose e per finire feci un finto neo a destra del labbro superiore. Bussarono alla porta e dissi " Avanti ", entro Cindy dicendo " Signorina DeAngelis sotto è pronto. " Si, arrivo" le dissi. Finì di truccarmi e scesi, la tavola era piena di prelibatezze, avevo un nodo allo stomaco causato da varie domande, mangiai solo un pò di insalata e una fettina minuscola di carne, arrivò il dolce, quel pomeriggio c'era il mio dolce preferito, la torta di mele fatta da Mary la domestica di casa ,era squisita come al solito e quindi ne mangiai una bella fettona. Finito di mangiare mi venne a prendere la carrozza per trasportarmi fino a corte dei Mancinelli dove celebravano il compleanno di Sharon. Salì in carrozza e dopo 2 minuti partimmo. Più mi avvicinavo a corte, più mi saliva il panico nella mia testa passarono molte domande, una rimase nella mia testa, pensai... Robin ci sarà?