Non smisi di guardare il portone neanche per un attimo. Entrarono i Cooper, i Jones poi gli Evans e i Dixon, ma di lui ancora niente. Andai fuori al balcone per ammirare quel bellissimo paesaggio, si erano fatte ormai le 18:30 e iniziò a far buio ed io stetti lì ad ammirare il sole tramontare mentre dietro le sue spalle dipingeva tutto il paesaggio. Tornai dentro deliziata dalle affascinanti tonalità di colore lasciate dal sole, ad un tratto senti un attimo di silenzio e mi voltai, la musica ripartì e sulla soglia della porta c'era lui. Il mio cuore smise un attimo di battere e sul mio viso aleggiava un sorriso ebete. Si voltò e porse la mano fuori dalla porta, ad un tratto entrò una donna. Si chiamava Fiore era bassa, magra e pallida, aveva un abito a campana verde acqua che riprendeva i gioielli abbelliti da pietre di smeraldo e i suoi grandi occhi verdi, i suoi capelli erano lisci, corti e neri come la pece. Rimasi delusa e mi sentì vuota come se il mondo mi cadesse addosso, così distrutta uscii dal portone freddo e mi sedetti su un gradino pensando che fra me e lui non ci potesse mai più essere niente. Iniziai a pensare che non fossi alla sua altezza e che fosse troppo bello per stare con una come me. Guardavo nel vuoto quando i miei pensieri furono interrotti dal suono della pioggia che posava dolcemente sulla ghiaia. Alzai la testa e vidi le nubi, erano nere proprio come i miei sentimenti. Sentii un rumore dietro di me, mi voltai per vedere chi fosse e vidi Giabelli. 'É...lui cosa ci fa qui?' - " Non pensa che sia il momento di entrare? Inizia a far freddo" disse "No la ringrazio preferisco star qui da sola" risposi accidamente. " Non sembra si stia divertendo, è successo qualcosa?" disse. " No" risposi vaga. Si sedette vicino a me e per distogliermi dai miei pensieri iniziammo a discutere sull'andamento della festa e sui nostri hobbie. Notai subito che non era come mi avevano raccontato ma era molto intelligente. Ad un tratto mi prese la mano e mi disse " Se non le dispiace ora rientriamo dentro che è in corso un compleanno"- ' è vero il compleanno di Sharon!!' - " Si, ha ragione" dissi e ritornammo dentro. Entrata dentro la sala iniziò il long-way e ci fermammo sulla soglia della porta. Vidi Robin in pista ballare con quella decrepita di nome Fiore, ero rossa e fumavo dall'invidia non ci potevo credere che un bel ragazzo come lui stesse con una qualche specie di animale, ad un tratto venni afferrata da un braccio e portata verso un angolo della stanza, mi voltai di scatto e vidi che era Charlotte. " Dov'eri??? Ti ho cercata per tutto il castello!!" disse infuriata " Ero andata a prendermi una boccata d'aria" risposi ' magari fosse andata così '. " Robin ha incominciato a fare come un pazzo cercava con gli sguardi in mezzo alla sala come se stesse cercando qualcuno, sembrava un leone affamato! Credo ti stesse cercando" disse, ad un tratto finì il long-way " Di sicuro non cerva me " risposi " N..." disse fermandosi, ad un tratto la vidi scappare, scioccata dal suo comportamento rimasi a fissarla immobile mentre raggiungeva Sharon. Sentì una mano calda che spostava i miei lunghi capelli ricci " BuonaSera Signorina DeAngelis" disse, sbarrai gli occhi e riconobbi quel profumo ad un tratto sentì il sangue gelarsi nelle vene, mi voltai e vidi che era Robin ' Perché è qui e non è da Fiore? ' risposi acidamente dentro di me. " BuonaSera Signor Powell " risposi delusa" La vedo abbattuta cosa le succede? " disse ' Non deve sapere che sto male per lui ' risposi dentro di me " Ieri mi è morto il gatto e sono in lutto" risposi sarcasticamente. Scoppiò in una risata e vidi il suo sorriso perfetto con quelle labbra carnose quasi mi sciolsi " Mi correggo è in ottima forma" disse ' fosse vero' dissi dentro di me " e lei? Come sta?" dissi " Molto bene se non fosse che ieri notte qualcuno si è intrufolato nelle stalle rubandomi il cavallo" disse ' Caspita!' "Mi dispiace per il cavallo ma sono contenta che per il resto stia bene" risposi " Si figuri, colgo l'occasione per dirle che domani verrò a corte DeAngelis perché mio padre e suo padre devono discutere di affari " disse " Ah ok allora ci vedremo domani" risposi sorridendogli " Si ora raggiungo la mia accompagnatrice, Arrivederci" disse inchinandosi "Arrivederci" risposi facendo un piccolo inchino con aria abbattuta. Si erano ormai fatte le 20:00 e fuori c'era la carrozza che mi stava aspettando, corsi velocemente a salutare Charlotte, " CHE COSA TI HA DETTO?" disse urlando " SHH... Poi ti spiego ora sono in ritardo, Ciao Charlotte" risposi e la salutai, mi voltai verso Sharon " Bellissima festa, davvero complimenti e tu anche a fine festa sei una favola, ancora tanti auguroni" dissi " Grazie DeboraH" rispose e ci salutammo. Uscii fuori dal castello e raggiunta la carrozza il cocchiere mi aprì la porta chiudendola non appena mi sedetti, i cavalli iniziarono a trainare la carrozza e con essa trainavano anche i miei pensieri mentre io guardavo fuori e vedevo il nero come le mie emozioni scure e vuote fatte solo di tristezza e delusione.