-Capitolo 3

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Arrivai a corte Mancinelli trainata da due cavalli neri purosangue, il cocchiere scese dalla carrozza, venne ad aprirmi la portiera porgendomi una mano io la afferrai delicatamente e scesi dalla carrozza atterrando sulla ghiaia, feci un sospiro e annusai l'aria gelida che annunciava l'arrivo della pioggia, raccolsi il mio vestito dal bacino per non farlo sporcare e iniziai a salire le scale, salii 3 gradini mi voltai e vidi la carrozza ormai lontana, ma mi rivoltai e continuai la mia salita che mi avrebbe portata al portone di corte. Arrivai al portone , ero un fascio di nervi , mi soffermai e portai le mie mani alle tempie massaggiandole e sotto voce mi dissi " Stai tranquilla ", le levai dalle tempie e mi aggiustai il mio vestito elegante, feci un sospiro e afferrai il battente gelido della porta e bussai, il portone si aprii e fui accompagnata da un maggiordomo nella grande sala. Arrivati  il maggiordomo mi aprii la porta, la stanza era grande e mezza parete era una vetrata dove poter scorgere un paesaggio bellissimo, dei tavoli lunghi di cui sopra c'era ogni pietanza e bevanda, ma la cosa che mi sconvolse di più fu l'ebriante profumo di limone nell'aria che mi riportò a quando ero piccola nel giardino davanti casa dove c'era un'albero grande di limoni e in primavera emanava questo suo odore pungente. Mi girai e vidi Sharon, era bellissima aveva un abito rosa a campana con delle sfumature bianche dei capelli ricci e biondi e una collana di perle in torno al collo. Andai verso di lei e le dissi " Auguri Sharon per i tuoi 14 anni". " Ti ringrazio Deborah, come stai è da un pò che non ti fai vedere qui a corte" disse. " lo so, sto imparando equitazione e ho scelto il corso velocizzato dato che ormai è l'età di unirsi al matrimonio" risposi. " Ah, sono contentissima di averti qui a corte mi sei mancata " mi disse. " Anche tu mi sei mancata Sharon " le risposi, sigillando tutto in un abbraccio. Mi girai verso Charlotte , era splendida aveva anche lei aveva un vestito a campana di colore celeste e aveva una collana a goccia, la collana era impreziosita da perle intagliate tra loro e contornata in argento a forma di semicerchio così che davano un tocco delicato e morbido, i suoi capelli lisci e biondi li aveva raggruppati in una coda di cavallo. " Ciao Charlotte" dissi. "Ciao Deborah come stai?" disse. "Io? b-bene" balbettai." Sei agitata vero? , pultroppo Sharon lo ha dovuto invitare perchè è il figlio dei Farnesi , amico di vecchia data di nostro padre" disse. " No, ma cosa dici? io agitata? ma và " gli risposi. " sicura?" mi disse." si " le risposi. Mi andai a sedere insieme a Charlotte nelle sedie davanti al portone aspettando il suo imminente arrivo, ero ansiosa e guardavo ripetutamente il portone sperando che magari il prossimo ad entrare dentro la sala sia lui.

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