Quella non era il genere di festa a cui solitamente partecipavo.
Quando "miss broncio" la brunetta, di cui non ricordo mai il nome, che siede sempre nel banco dietro il mio durante matematica, mi aveva passato un mucchietto di volantini ripiegati ero rimasta un po' spiazzata.
Dopo averlo guardato per qualche secondo ne avevo aperto uno trovandoci dentro un invito. Mi ero girata già pronta a rifilarle una delle mie solite scuse, a cui non avrebbe creduto nemmeno il mio gatto , ma lei mi aveva preceduta: «tuo fratello ha detto che viene e di darti questi» facendo così scattare il mio istinto da sorella maggiore convinta che in fondo lui fosse ancora il tenero ragazzino impulsivo da tenere sempre d'occhio. Conosceva quella ragazza da pochi mesi ma erano a bastati per fargli perdere la testa. Mentre a me erano bastati per capire che fosse una che portava solo problemi.
Meritava di meglio pero come facevo a farglielo capire?
Mamma, quando Austin le chiedeva di uscire, usava la regola "se va Taylor puoi andare anche tu" convinta che io fossi abbastanza responsabile da non farlo mettere nei guai. E a quanto pare si sbagliava, come mi sbagliavo io quando pensavo di essere irremovibile sulla mia decisione di non andare, ma non ero poi così irremovibile come credevo dato che mi trovavo a quella dannata festa, a casa estranei, appoggiata al ripiano della cucina, unica parte della casa dove non eri costretta ad urlare per farti sentire da chiunque ti fosse vicino, di fianco al frigo bar facendo finta che non volessi trovarmi in nessun altro posto in quel momento.
«dov'è andato?» chiesi ad Abby mentre allungavo il collo in cerca della chioma bionda di Austin
che scorsi dall'altra parte della sala. Il fatto che fossi più alta della metà dei ragazzi in quella stanza aveva anche i suoi vantaggi.
«Dio, Tay, lascialo in pace! Ha 16 anni e vuole divertirsi come tutti qui... eccetto una persona » disse lanciandomi un occhiata eloquente che finsi di ignorare.
« io mi sto divertendo! Non riesco proprio a capire cosa ti faccia pensare il contrario...» ero ironica, ma questo non significava che mi annoiassi. Certo non era una delle mie serate migliori ma ce n'erano state anche di peggiori dovevo ammetterlo.
La musica era almeno passabile.
Abby prese una bottiglia dal frigo bar per riempire un bicchiere e me lo porse.
« hai 18 anni non 40, goditi la vita e lasciati andare qualche volta»
Bevvi un sorso di quella bibita dolciastra che mi fece bruciare la gola e mi lasciai trascinare sulla pista da ballo improvvisata in soggiorno.
Non protestai nonostante io e il ballo fossimo due cose incompatibili, e Abby lo sapeva dato che era stata lei a farmi notare la somiglianza tra me e un pinguino zoppo quando ballavo, ma feci come mi aveva detto, tanto erano tutti ubriachi marci la dentro e non facevano poi più bella figura di me.
Abby si poteva definire la mia gemella diversa. Lei era una rossa tutta curve io invece una bionda tutta gambe come uno sgabello da bar.
Le uniche cose che ci accumunavano erano una massa di capelli ricci resistenti ad ogni tentativo di stiramento e gli occhi azzurri.
Il mio carattere più maturo e pacato compensava la sua pazzia o viceversa.
Se un giorno qualcuno mio avesse detto che ci saremmo scambiate i ruoli però non ci avrei mai creduto.
«non voltarti» mi disse improvvisamente «cappello nero sta guardando da questa parte e sembra apprezzare le gambe che nascondi nei jeans... oh mi ha appena salutata, non sto scherzando, un saluto militare, con due dita. Che carino!» alzai appena lo sguardo giusto per dare un occhiata senza farmi notare. Viso era bello, i capelli scuri gli ricadevano sugli occhi non era sbarbato e indossava una giacca nera e un paio di jeans scuri. Ma quello che attirò la mia attenzione erano i due dietro di lui che sembravano alquanto "impegnati" al momento

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Haunted
RomanceIn quel momento, una parte di me, sapeva che avrei dovuto girare i tacchi e tornare dalla mia migliore amica, perché quella era la cosa giusta da fare, era quello che la Taylor che conoscevo avrebbe fatto e invece lo segui. C'era l'altra parte di m...