24/04/2018

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Sono le 23:00, ecco che ti metto al mondo. Tu sei nato il 24 aprile 2018 alle 23:00, ricordatelo sempre. Forse finirai al rogo come tutti i miei precedenti diari, chi può saperlo.

Sai volevo ragionare un po' con te su alcuni pensieri che mi formicolano in testa. Mentre il tempo passa i miei neuroni impazziscono per via di questo ticchettio incessante, infinito.

Ma cos'è il tempo? Quando è nato? Chi può saperlo.

Penso l'abbia creato l'uomo, sai noi umani tendiamo ad "etichettare" tutto, deve avere tutto un suo ordine, un suo perché. Purtroppo io sono ancora abituato a pormi domande e a cercarne risposta. Perché il tempo passa in questo modo? Perché la durata di un secondo è così lunga e allo stesso tempo anche così corta? Ma soprattutto, perché abbiamo creato il tempo?

...Aspetta mi hanno chiamato...

...Ok ci sono.

Bene io penso che l'uomo abbia creato il tempo per un semplice motivo: Noia.

Tutte le più grandi invenzioni si creano per via della noia: la macchina, l'aereo, la dinamite, l'overboard, gli audio-libri, i pattini, la calcolatrice, il telefono, il computer [ecc].

Pensiamoci bene, prima di avere un bell'orologio al polso per vedere che "ora" era dovevi vedere il cielo, posizionarti verso nord, calcolare l'altezza del sole sull'orizzonte, l'ombra che esso proiettava sulle cose; e se vi erano le stelle peggio ancora! Dovevi possedere una conoscenza astronomica assurda! Individuare la stella polare, individuare le costellazioni per sapere in che parte di anno (anche se penso che l'anno sia stato inventato insieme al tempo) ti trovi. Invece ora basta alzare il polso, abbassare lo sguardo o prendere il telefono dalla tasca, semplice no?

Che poi il tempo come si rappresenta? Attraverso i numeri. E i numeri chi li hanno inventati? Gli uomini. Quindi è impossibile che il tempo esistesse già dall'inizio di tutto questo caos.

Ti immagini se andassimo in un altro pianeta e li ci fossero degli esseri viventi che misurano il tempo attraverso le banane? Sarebbe alquanto strano...

Mhhhh...

Ma perché noi definiamo "strano" un qualcosa? Beh sai, penso derivi tutto dai canoni che ci siamo abituati ad avere: qui in Italia il nostro idolo di bellezza è una ragazza alta, magra, ben formata ed elegante; in Egitto, invece, il loro canone di bellezza è molto diverso dal nostro, loro idolatrano le donne basse, in carne e con i capelli biondi.

In un popolo prevalentemente cristianizzato perché ci sembra strano vedere una donna con un velo intorno alla testa? O un uomo con un abito bianco lungo?

Per noi è strano anche vedere due uomini che si baciano, eppure se si baciano un ragazzo ed una ragazza nessuno scandalo. Ma allora perché se si baciano due persone dello stesso sesso è strano e se lo fanno due persone di sesso opposto non lo è? E' molto contraddittoria questa cosa non credi? Noi definiamo strano qualcosa diverso da noi, eppure questo lo trascende.

Perché la parola strano viene utilizzata come dispregiativo? Non può essere un complimento? Io adoro essere strano.

Ma siamo sicuri che io lo sia? Molti mi dicono che lo sono, ma ciò vuol dire che lo sia veramente? 

Lo so, pensi che io sia pazzo. Puoi pensare ciò che ti pare, non so neanche io cosa sono precisamente, voglio solo

andare

a

dormire.


Buonanotte.

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