Prologo

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Premessa:

Benvenuti in una nuova ff! Anche se di solito tendo a prendermi le mie responsabilità, devo dire che questa nuova creatura viene direttamente da un'idea di fstylinson_ che mi ha fatto vedere il film e non-posso-dire-imposto di renderlo una Larry. Ho un debole per i principi. Non ne parleremo.

Come sempre, ho leggermente modificato la trama, un po' per esigenza e perché questo in realtà è il sequel di un altro film, che non ho -chiaramente- adattato. Per il resto le regole le sapete: aggiornamento ogni pomeriggio, dieci capitoli (prologo+ otto capitoli+ epilogo). E' sempre un piacere fare affari con voi, dolcezze. Benvenuti a Genovia.

All the love

b

***

Quando Harry aveva quattro anni, Clarisse lo osservava camminare per il castello con un sorriso orgoglioso, i riccioli indomabili color cioccolato, gli occhi simili a seta verde mentre urlava in giro, con una tovaglia drappeggiata sulle spalle: "Io sarò il primo Re di Genovia senza consorte!"

L'unico figlio di suo figlio, il Re, e la moglie Anne era diligentemente seguito dai due cari amici, che reggevano due rami presi dal giardino come sigilli reali, con all'estremità un fazzoletto rosso preso direttamente dalle cucine. Sventolando i componenti di quel corteo improvvisato, dicevano subito dietro di lui, in coro: ''Fate spazio a Re Harry!''

Clarisse ed Anne ridevano alla scena, seguendo con occhio attento le tre piccole pesti, mentre ogni abitante del castello assecondava il loro gioco innocente. Era proprio la nonna dell'erede al trono a dire, a un certo punto:

''Da grande maturerà la convinzione che quella legge è la sua unica opzione, Anne, quindi non fare quella faccia.''

La Regina curvava le labbra: ''Lo so. Voglio solo che abbia il tempo di trovare qualcuno che ami, Clarisse. E' l'unica cosa che chiedo.''

La donna, commossa, le stringeva amorevolmente il polso. ''Tesoro, esattamente come io ho aspettato che Robin si innamorasse per farlo diventare Re al tuo fianco, tu puoi fare lo stesso. Siete giovani, potreste persino avere un altro figlio, ma intanto regnerete finché Harry non avrà trovato una principessa, o una donna chissà, da sposare. E solo in quel momento gli cederete il trono. Avete tutto il tempo.''

Anne sorrideva sempre, e a Clarisse piaceva ricordarla così: con un vestito e un diadema semplice, il sorriso leggero e gli occhi brillanti, mentre si portava le mani delicate in grembo, il sole a definirle ombre sulle spalle.

Quando Harry ha sei anni e diventa orfano, il mondo di Clarisse crolla in una valanga di dolore e confusione, mentre per protocollo d'emergenza viene nuovamente incoronata Regina, in straordinario senza consorte, con il compito di educare e formare il principe al più presto. Oltre al gravare della corona sulla sua testa, ci sono stati anche gli occhi di Harry: quando era andato ad abbracciarlo in piena notte, con il bambino che le ha aperto la porta sfregandosi un occhietto e tenendo la copertina in mano, chiedendo: ''Perché piangi, nonnina?'', aveva creduto di non potercela fare. Si era stretta quel corpicino al petto e gli aveva spiegato a bassa voce che mamma e papà non sarebbero tornati per un po'. Harry aveva detto con voce assonnata:

''Non fa niente, sono sempre fuori per lavoro. Posso andare a dormire?''

''Tesoro'' Clarisse tira su col naso e si scosta, rimanendo però stretta al nipote, accucciati a terra, all'ingresso della sua stanza. Sta guardando negli occhi l'unica persona che le è rimasta, e le sta chiedendo: ''Ti va di dormire con nonna, questa notte? Vuoi?''

Prince Diaries ||L.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora