''Mi dispiace dirtelo, zio, ma avevi torto'' dice Louis, la spalla poggiata alla finestra. Fuori, febbraio è piovigginoso e un po' fuori controllo. Rispecchia lui. ''Il principe ha trovato marito in una settimana, e sembrano intenzionati a sposarsi prima che il vostro termine scada.''
Infilando le mani in tasca, si impone di non pensare al fatto che sia di pessimo umore, anche perché non sa esattamente quale sia la ragione. Ha solo questa convinzione, che si limita a vivere passivamente in un lato del suo cervello, secondo la quale ad Harry Andrew non piaccia. Non sa dire da cosa lo deduce, insomma, lui è quello che ha già stabilito con il suo futuro marito che la loro sarà un'unione di facciata, però sa che è così. Giusto perché è scrupoloso nei suoi compiti, ha ovviamente cercato qualche informazione sul duca di Qualcosa in Inghilterra, e onestamente, sembra abbia una mazza infilata su per il culo. Louis fa una smorfia al solo pensiero di quanto una persona possa essere noiosa, e di quanto possa accostarsi ad Harry.
Non che conosca Harry, ovviamente, dato che si erano visti sì e no tre volte: il suo inguine gli aveva mandato fitte sorde fino a sera, in una in particolare, e di nuovo, le sue labbra si contraggono.
Le altre due sono state strane. Mentre Louis leggeva in giardino, Harry ed Andrew sono passati nel viale vicino, nel pieno di una passeggiata: lui e il principe si erano guardati un secondo, prima che Harry voltasse la testa e mandasse via la loro scorta. Aveva avuto un lampo di occhi verdi, che per qualche strana associazione mentale gli avevano ricordato un temporale (i temporali sono almeno verdi?), poi aveva voltato elegantemente la testa e l'aveva ignorato. Louis si era alzato poco dopo.
La prima, invece, era stata assolutamente fugace, più uno sfiorarsi che altro: venti secondi di conversazione per il suo piede pestato, che non gli faceva nemmeno tanto male, e un minuto di valzer lento, che era stato interrotto al momento perfetto, dato che avevano iniziato a rallentare per qualche strana ragione. Louis prova a ricordare perché, ma la mente gli rigetta addosso solo un profumo, mani morbide e l'ombra di un naso, occhi che giocano con i lampadari e sorriso leggero, voce roca. Estrae la mano destra dalla tasca per una calda fitta allo stomaco. Non gli serve.
Suo zio, che era rimasto in silenzio seduto sul suo divano, dice a bassa voce: ''Non è possibile che Harry sia felice all'idea di un matrimonio combinato, dato che aspettava per l'esatto opposto. Dovresti provare a farlo ricredere, sai? Tecnicamente, non sei ancora fidanzato. Sei un uomo libero. Fagli vedere come dovrebbe essere una vera storia d'amore.''
''Solo per fargli cambiare idea su Andrew?'' domanda, inarcando un sopracciglio mentre si avvicina al divano e poggia le dita sullo schienale. Non crede sarà un'impresa impossibile, considerando che Harry non ha nessuna idea da cambiare.
''Esattamente.'' suo zio riprende il quotidiano che stava leggendo ''Così, il trono sarà nostro.''
Louis pensa un secondo a come sarebbe essere Re. E' stato preparato per tutta la vita, in segreto, a una cosa del genere, con la possibilità che ogni suo sforzo finisse nel vuoto, per un uomo che non ricorda e contro un ragazzo che non gli ha fatto nulla. Un paio di occhi verdi gli scavano la nuca, e mentre parla, Louis perde la sua sicurezza.
''Sei sicuro...'' un po' di pelle del divano si è alzata, e lui la tortura con pollice ed indice, fissandola ''Sei sicuro che mio padre volesse una cosa del genere?''
Irrigidisce la schiena quando gli occhi di Arthur lo fulminano. ''Certo, era il suo desiderio più grande. Me l'ha detto sul suo letto di morte. 'Aiutalo, Arthur, perché ha il sangue per essere Re.' ''
''Io non me lo ricordo'' la pelle si è strappata, la preme con il pollice per non farlo notare.
''Avevi solo sei anni, Louis. Per forza non te lo ricordi.''
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Prince Diaries ||L.S.||
FanfictionGenovia è un regno meraviglioso, ma con leggi molto ferree: ogni Re o Regina non può salire al trono come tale senza un consorte, o l'equilibrio del paese stesso ne risentirebbe. E quando Clarisse, che all'improvvisa morte del figlio e di sua moglie...