「Capitolo 5」Vedi, tu non mi resisti

461 36 18
                                    

Chuuya: "Ehi- pssstt- Dazai! Non ti addormentare!"

Osamu: "Tranquillo, stavo solo riposando gli occhi."

Chuuya: "se lo dici tu- Guarda! Il gruppetto è arrivato."

Stavano aspettando da ormai mezz'ora quel momento. Finalmente Akira e i suoi subordinati si erano ritrovati nel loro posto come di consuetudine, e in quel punto era facile sia attaccare che essere attaccati.

Osamu: "Ti propongo una sfida, vediamo chi riesce ad ammazzare i nemici e prendere i documenti mancanti per primo. Ci stai?"

Chuuya: "Ti sembro così codardo da non starci?"

Osamu fece un sorrisetto, prima di alzarsi in piedi.

Osamu: "Allora... Che la sfida abbia inizio!"

Il castano partì di scatto, avventandosi su un nemico poco distante, che preso alla sprovvista non riuscì a reagire in tempo. 

Osamu: "Nanetto! Sei lento!"

Il rosso, di tutta risposta, piombò su un avversario leggermente più isolato degli altri, scaraventandolo contro il muro, e uccidendolo con il suo potere.

Chuuya: "Non parlare a vanvera, mummia!"

I due si liberarono facilmente dei subordinati, ma quando fu la volta del capo, le cose si complicarono più velocemente del previsto. 

Akira: "Bene, chi abbiamo qui? Due ragazzini? La Port Mafia è a corto di personale?"

Chuuya attivò la sua abilità, e sferrò un calcio al nemico, che quest'ultimo non sentì minimamente. In compenso, Chuuya rimase a terra per 10 secondi buoni, per aver preso la scarica elettrica del biondo.

Osamu: "Nanetto, voglio coordinazione da parte tua, ok? Non è che posso fare tutto io qui-"

Chuuya: "Ma senti chi parla!"

Akira: "ok, basta con le chiacchere. E' ora di agi-"

Osamu fece un segnale a Chuuya, e poi si diresse velocemente verso il nemico toccandolo, e annullandogli l'abilità. Tutto successe negli istanti successivi: il rosso riuscì ad atterrare Akira e a farlo inizialmente svenire, per poi prendere un pugnale dalla tasca interna e conficcarlo sulla nuca del biondo ripetutamente. 
Ansimando, Chuuya tolse il coltello dalla ferita, lasciando che il sangue riprendesse il flusso fuori dal corpo ormai senza vita del malcapitato, lo pulì e lo rimise in tasca.

Osamu: "Complimenti, cagnolino. Vuoi un premio?"

Chuuya: "Vedi di stare zitto. E' stato facile, dai."

Osamu: "Comunque ho vinto io, caro nanetto."

Chuuya: "Non è vero, ho ucciso io quello-"

Il rosso non poteva credere ai suoi occhi. Si era lasciato fregare dal castano, di nuovo.

Osamu teneva il fascicolo da recuperare in mano, facendolo sventolare davanti agli occhi increduli di Chuuya. 

Osamu: "Se poco fa non ti fossi lasciato trasportare dal tuo pugnale, e ti fossi fermato al primo colpo mortale, avresti scoperto subito che il fascicolo si trovava sulla cassa di legno poco distante da questo luogo di ritrovo."

Chuuya ribolliva di rabbia, e in più sapeva che non poteva in nessun modo ribattere alle affermazioni di Osamu.

Osamu: "Oh, qualcuno ha l'amaro in bocca, vero?"

Chuuya sibilò un "Zitto!" a denti stretti, per poi girarsi e andarsene verso il quartier generale, seguito subito dopo da Osamu.

Osamu: "Ehi, aspettami. Ce li ho io i fascicoli, non tu!"

Like Sunflowers ._•°°•_.🌻 [Soukoku AU]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora