Passarono alcuni giorni, e la fama dei due ragazzi aumentò notevolmente, portando il capo a promuovere il doppio nero al titolo "alti generali". Oltre a questo arrivò anche il giorno di riposo per entrambi.
Osamu si svegliò più tardi del solito, verso le 11, si preparò con dei vestiti comodi e decise di fare un giro per la città.
Dall'altra parte, Chuuya si svegliò alle 7 per via di un brutto sogno, e di conseguenza non riuscì a riaddormentarsi. Per far passare un po' di tempo, si concesse un buon bicchiere di vino rosso e un bel bagno caldo, per poi vestirsi con i suoi vecchi vestiti e uscire a fare un giro a Yokohama.
Inizialmente passò per il porto. Era abituato a vedere quel luogo con occhi professionali: sapeva tutti i passaggi più nascosti di quel posto e si ricordava i punti dove attraccavano le navi con le armi per la Port Mafia. Ma quel luogo, visto da un altro punto di vista, sembrava invece molto pacifico.
Proseguì per le vie principali, senza soffermarsi sui particolari. L'insieme delle case e dei negozi dava un colore vivo a quella città.Purtroppo la pace per Chuuya finì molto presto.
Osamu: "Chuuya!"
Chuuya si girò non appena sentì quella voce, per poi guardare male il suo interlocutore.
Chuuya: "Cosa ci fai tu qui?"
Il castano raggiunse il rosso, e subito dopo rispose alla sua domanda.
Osamu: "Nulla di particolare, tu che ci fai qui?"
Chuuya: "Visito la città, senza seccature intorno."
Osamu: "Bene, allora ti farò da guida"
Chuuya: "Ma veramen-"
Chuuya non fece in tempo a finire la frase, che Osamu lo prese per il polso, e lo trascinò verso la ruota panoramica. Appena arrivati a destinazione, il moro allentò la presa, lasciando il rosso con un leggero rossore alle guance.
Osamu: "Vuoi fare un giro?"
Chuuya: "No grazie. Se non ti era chiaro, la seccatura eri tu."
Osamu: "Ma dai, cagnolino, cosa ti costa?"
Chuuya: "Non chiamarmi cagnolino in giro, ci sono le persone."
Osamu: "Si si, come vuoi. Dai vieni!"
Agli occhi del rosso, Osamu sembrava un bambino che aveva appena adocchiato una bancarella di caramelle, e per paura che a quel suicidomane venissero strane idee, lo seguì, finendo accanto a lui nella ruota panoramica.
I due si godettero il giro senza dire una parola. Chuuya riusciva a vedere tutta la città dall'alto, mentre Osamu la costa e l'oceano.
Il giro finì relativamente presto, e i due si ritrovarono con una fame da lupi e niente da fare.Chuuya: "Andiamo a mangiare?"
Osamu: "È un appuntamento?"
Chuuya divenne rosso.
Chuuya: "No, scemo! Ho fame, e probabilmente anche tu. Tutto qui."
Osamu: "È un appuntamento. Comunque accetto, ma non ho un soldo."
Chuuya: "Scordatelo, non ti pago il pranzo."
Qualche ora dopo, il rosso si ritrovò a pagare sia il suo pranzo, che tutto quello che aveva ordinato il moro.
Osamu: "Chi è che non doveva pagare?"
Chuuya: "Zitto e cammina."
Osamu: "Eddai, rilassati. Non c'è bisogno di essere così rigidi."
Dicendo questo, il moro prese la mano del rosso mentre camminavano per strada. Chuuya sentì un brivido lungo la schiena, e preso alla sprovvista cercò di rimanere calmo, imprecando mentalmente contro quel pazzo che gli stava affianco.
Osamu: "Vieni, ti porto in un posto."
A Chuuya non venne dato neanche il tempo di rispondere, che si ritrovò per delle viuzze dimenticate da Dio.
Chuuya: "Dove siamo?"
Osamu: "In un posto che conosco praticamente solo io"
Chuuya lo fulminò con lo sguardo, e scelse la via del sarcasmo.
Chuuya: "Wow, e cosa ci siamo venuti a fare qui esattamente?"
Osamu cambiò la presa dalla mano al polso, appoggiando delicatamente Chuuya di schiena al muro. Lo spazio era ristretto, quindi i due erano particolarmente vicini, e i loro respiri si erano sincronizzati.
Chuuya diventò del colore dei suoi capelli, e girò lo sguardo da un'altra parte. Gli occhi del moro gli impedivano di mantenere il contatto visivo.Chuuya: "C-cosa stai facendo?"
Osamu: "Sto movimentando la giornata"
Subito dopo il moro prese il mento del rosso con la mano libera, e lo baciò a stampo. A quel contatto Chuuya perse la lucidità, continuando il bacio e chiedendo l'accesso con la lingua, che gli fu dato dal moro.
I due si staccarono qualche secondo dopo, ansimando leggermente, completamente rossi.
Osamu liberò il rosso dalla presa, per poi fare un sorrisetto dei suoi.Osamu: "Ti faccio così tanto effetto"
Il moro indicò con gli occhi l'eccitazione di Chuuya, leggermente visibile dai jeans aderenti che portava.
D'istinto il rosso chiuse le gambe, e in pieno imbarazzo rispose con un "vaffanculo, stronzo", prima di fare un dito medio per fare arrivare il messaggio dritto e conciso a Osamu.Osamu: "Ma come sei maleducato, cagnolino. Non si tratta così il proprio padrone."
Successivamente guardò l'ora dal telefono. Un'idea si formò nella mente del moro, che portò Osamu a guardare Chuuya con un sorrisetto quasi malefico.
Osamu: "Mh... È tardi, sarà meglio tornare a casa"
Chuuya: "Cosa?! No aspetta, non mi puoi lasciare in queste condizioni-"
Osamu: "Fammici pensare... Risolvi il problema da solo. A domani!"
Osamu si allontanò subito dopo, lasciandosi dietro gli insulti del rosso, per poi spuntare nella via principale e andare a casa.
Chuuya, invece, non sapeva minimamente dove si trovasse e, come se non bastasse, aveva anche un problema da risolvere.
Tirò un pugno al muro che poco prima aveva ospitato la sua schiena, e si convinse che la volta successiva sarebbe stato lui a uscirne vincitore.-- SPAZIO AUTRICE --
Un grazie speciale a _Lum1ne_ che mi ha dato l'idea per il titolo ✨.
Passate dal suo profilo!!!!
Spero vi sia piaciuto il capitolo, e nel caso fosse così lasciate una stellina ⭐ per supportarmi.
A presto con il nuovo capitolo ^^
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Like Sunflowers ._•°°•_.🌻 [Soukoku AU]
Fanfiction[ Soulmate AU ] "Che cos'è un soulmate, Koyo-san?" "È quella persona con cui condividerai gioie, dolori e la vita intera." "E quando lo conosceró?" "Quando meno te lo aspetti, Chuuya-kun" 🥇 1# BSD (21/01/23)