adesso e per sempre

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Entro in camera di Debbie estremamente stanca. Inizio a cercare un vestito. Prendo una maglietta a righe bianche e nere, leggings neri e la mia giacca verde dell'esercito. Metto i vestiti ancora mezza addormentata e gli anfibi neri. Ho messo su correttore e mascarpone, poi ho tirato i capelli in uno chignon disordinato. Tiro fuori il mio vocabolario di tedesco e inizio a studiare mentre scendo le scale. "Buongiorno!" dice allegramente Fiona. "Hey.", Dico guardando verso di lei e noto che sta preparando i pranzi. Mi siedo al tavolo e vedo che non c'era nessuno. "Dove sono tutti?", Chiedo.

"Sono andati a fare colazione." risponde sedendosi. "Hanno detto che ti porteranno qualcosa." "Bene sto morendo di fame." Rispondo felicemente non alzando lo sguardo dal libro. "Quindi, penso che dobbiamo parlare.", dice richiamando la mia attenzione. la guardo e noto che ha una busta in mano. Oh no, penso. "Dove avete trovato quello?!" , chiedo. "Lip mi ha chiamato." , afferma. "Quel coglione." , Dico sotto il mio respiro. "Perché non me l'hai detto?" Lei chiede sorpresa. "ve lo avrei detto oggi." Mento.

"Il giorno prima del tour?", chiede. "Non voglio nemmeno andarci." , bugia. "A causa di Carl?", chiede. "Le cose hanno finalmente iniziato ad andare bene e non posso lasciare lui o chiunque altro!", Mi difendo. "È un'opportunità straordinaria, però." mi ricorda. "Lo so, però." mi interrompe. "tu dovresti andare. Carl sarà sempre innamorato di te, non importa dove vai. Lui capirà." , dice.

"Ok, che cosa succede se scendiamo a compromessi." , Propongo. "Lo dirò a tutti e possono venire in tour." "E...", dice aspettandosi di più. "Prenderò seriamente in considerazione questo." , Rispondo. Lei mi dà un pollice in su e un sorriso enorme. Fingo un sorriso. "Siamo tornati!" , sento Debbie urlare. Carl cammina portando con sè una borsa Starbucks. è così bello. Ha su una giacca di pelle e jeans neri. "Hey baby." , dice ammiccandomi. Rido e ci sediamo tutti per mangiare. "Questo sa di merda." Carl dice di preparare il caffè.

Rido. Non gli è mai piaciuto Starbucks. Afferra tre torte e le infila tutte nella bocca. "Non sai proprio le buone maniere." , Debbie dice infastidita. Guardo il mio telefono 6:45 a.m. "È meglio andare." , Dico e afferro la mia roba. "Andiamo Carl." Si alza e afferra la sua roba. Ci salutiamo e usciamo dalla porta. "Perché stiamo camminando?" , ha chiesto confuso. "Ho bisogno di parlare con te." , Dico in silenzio. "Possiamo saltare alcune lezioni?" "Vuoi saltare?" Chiede. Annuisco a lui. "Questo deve essere importante."

Afferra la mia mano e sorridiamo entrambi. Iniziamo a camminare verso il vecchio edificio abbandonato.
Carl pov.
Laci raramente vuole saltare le lezioni. Inizio a preoccuparmi. Spero che non romperà con me o altro. Entriamo e ci sediamo sulle scale. "Fiona mi ha obbligato a farlo." dice nervosamente. Oh merda, penso. Fiona si è assicurata che quando abbiamo iniziato a frequentarci io sapessi che Laci era migliore di me e l'unico motivo per cui uscivamo è perché rendeva Laci felice. Mi disse anche che se le avessi fatto del male mi avrebbe strappato le palle. Laci tirò fuori una busta dalla borsa e me la passò. Comincio a guardarla. Si legge "Junior Language Camps". Inizio a leggere realizzando che Laci ha ricevuto un viaggio per questo campo.

"Quindi in pratica sono stato invitata a questo campo di tedesco." , dice mentre leggo i giornali. "Non credo che andrò però." , aggiunge velocemente. "Perché non ci vai?", chiesi confuso. "È per nove settimane." rispose lei. "Allora?", dico guardando la sua faccia triste. "Carl... Non posso lasciarti così a lungo. Non voglio lasciarti affatto." dice quasi in lacrime che mi sconvolge. Mi piego e tiro il suo corpo verso il mio. "Non voglio che tu te ne vada.... ma non dovresti mai permettermi di trattenerti da una decisione." Rispondo cercando di non crollare.

Le bacio la testa e dico quello che sento... "Laci ti amerò se sarai qui o dall'altra parte del mondo, cazzo. Ti amerò anche se mi odi. Ti amerò oggi e tutti i giorni, ora e per sempre." dico anche se forse era un po' esagerato. Si allontana dalla mia presa e mi bacia dolcemente sulle labbra e poi mi tira in un abbraccio che non voglio mai finire.

lei non ha paura//Carl Gallagher Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora