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Alicia's pov

"Ti ho detto milioni di volte che tutto questo deve finire Zulema, non posso coprirti le spalle per sempre, hai capito?
Arriverà il giorno in cui non potrò più farlo e tu ti ritroverai con il tuo bellissimo sedere al fresco o peggio!"

La vedo sorridere appena alla mia ultima affermazione ma poi mi rivolge uno sguardo serio, come solo lei sa fare.

"Non ti ho mai chiesto nulla Alicia, eppure tu ti ostini a pararmi sempre il culo, perché?
Lo faccio per vivere, non so fare altro hai capito? Io sono questa."
dice indicandosi.

Inizia a stancarmi questa situazione, sono anni ormai che va avanti di furti e rapine.
Le ho detto tantissime volte che le avrei trovato un buon lavoro, magari le sarebbe piaciuto.
Ma ogni volta che le organizzavo un colloquio lei non si presentava.

"Perché l'ho promesso a mamma e a papà!
Come fai a non capirmi?
Io ci tengo a te Zulema, ed ho paura che ti possa succedere qualcosa di brutto... come- 5 anni fa"

Dico quest'ultima frase in un sussurro.
So che questo è un tasto dolente per lei, come lo è per me.
Voglio solo evitare che ricada in quel tunnel oscuro dove la luce non esiste.
Dipendi solo dall'oscurità che ti penetra l'anima e non ti da nemmeno il tempo di respirare.

Serra la mascella, si sta trattenendo.
So che vorrebbe urlarmi in faccia le peggiori cose perché mi sono permessa di sfiorare il passato.
Ma non lo fa.
Sono sua sorella infondo.
Chi può capirla più di me?

"Non mi accadrà nulla...lei pensi ai suoi casi, ispettrice."

Mi sorride smorzando la tensione.
E per quanto io voglia crederle, non dormirò mai sogni tranquilli sapendo che ogni giorno rischia tutto per vivere.

"Quando la finirai di fare così Zule?"

"Di fare cosa Hermana?"
Sorride, ancora.
Questa volta si avvicina e mi fissa.
L'abbraccio e me lo lascia fare.

"Mamma e papà sarebbero fieri di te Ali, sei la più matura tra le due"
Ridiamo insieme immaginando i nostri genitori in questo momento.

"Dovresti esserlo anche tu stronza"
Si stacca dalle mie braccia sbuffando.

"Ma io lo sono... a modo mio"
fa anche finta di pensarci.

"Comunque, io devo andare... ci vediamo a cena okay?"

"Zule non-"
Mi blocca ancora prima che finisca la frase.

"Tranquilla, stasera non ho nulla in programma"
Alza le mani in segno di resa allontanandosi all'indietro per poi uscire dalla porta del mio ufficio.
La sento rientrare ed avvicinarsi come se avesse dimenticato qualcosa di importante.

Si abbassa all'altezza della mia pancia e la bacia per poi sussurrare quattro semplici parole
"zia ti ama tanto"

Si alza, mi sorride e se ne va, chiudendo la porta.

Mi siedo alla mia scrivania e appoggio entrambe le mani sulla pancia ripensando a tutto quello che ci siamo dette.
Le darei tutto quello di cui ha bisogno, se solo me lo permettesse.
Ma è di Zulema che stiamo parlando.
Un'ex anima nera, tornata da un limbo da cui mai avrei pensato potesse scappare.

Angolo autrice.
È da mesi che penso a questa storia, spero che vi piaccia e che possa avere un continuo.❤️

HERMANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora