6.

66 7 15
                                    

Zulema's pov

"Non pensavo vi conosceste già"

Sapessi in che circostanze l'ho
conosciuta sorellina.
Mi fucileresti.

"Ci siamo conosciute in un bar"

È lei a dare spiegazioni a mia sorella, come se fosse necessario.
Per me non lo è.

Non mi è mai piaciuto dare spiegazioni, chiarire il perché di una determinata cosa, giustificare le mie scelte.
Non è da me.

Mezz'ora dopo ci ritroviamo sedute ad un tavolino in un ristorante italiano molto frequentato a Madrid.

"Bel posto, è la prima volta che vengo qui.
Tu invece Macarena?"

Il suo nome sembra fatto apposta per essere pronunciato dalle mie labbra.
Ed i miei occhi sembrano fatti apposta per ardere ogni centimetro della sua pelle.

"No, è la prima volta anche per me"
Le sorrido e basta.

Durante il pranzo scopro che non è di Madrid ma di Málaga, si è trasferita 6 mesi fa per prendere servizio qui.
È figlia unica ed i suoi genitori vivono a Málaga.
È fidanzata con un ricco imprenditore Newyorchese che,  a quanto pare, passa più tempo in viaggio che a casa.

"Deve essere stancante avere una relazione così... come dire, fantasma. Ecco.
Non ti godi niente, vi vedete poche volte al mese, vero?
Scommetto che nemmeno scopate quelle poche volte perché lui è stanco.
Probabilmente ti tradisce pure, ci hai mai pensato?
Vivi come come se fossi un soprammobile da mettere in mostra principalmente nelle cene aziendali importanti o nei cocktail party, giusto? si dice così?"

"Zulema!"

Alicia sembra voglia strangolarmi qui, davanti a tutti i clienti ed il personale, davanti a lei.

"Che c'è? Ho detto ciò che penso.
Non mi dici sempre di dirti la verità e di non nasconderti niente? Ecco, l'ho fatto.
Te la sei presa Macarena?
Sono sicura che la pensi come me"

La sfido con lo sguardo, che lei stranamente riesce a reggere.

"Non penso che tu mi conosca abbastanza da permetterti di dirmi quelle cose.
È della mia relazione che stiamo parlando, dei miei sentimenti.
Parli come se tu non li avessi"

"Oh ma io non li ho"
Faccio spallucce e mi alzo facendo un cenno verso i bagni

"Vado a fumare"

"È così che fai? Sganci delle bombe e poi te ne vai come se non avessi appena smosso un maremoto?"

Rimango un attimo interdetta dalla sua fermezza.
Pensavo fosse una di quelle persone che si lasciano scorrere tutto addosso, come se dessero peso solo alle proprie parole.

"Ho smosso un maremoto dentro di te, bionda?"

Le soffio il fumo in faccia sorridendo.

"Ti stai prendendo gioco di me.
A me non piace giocare Zulema, non sono una bambina"

"Nemmeno io sto giocando, ero seria lì fuori"

Le indico la porta dei bagni con la mano che regge la sigaretta, leccandomi il labbro inferiore.
Resta ipnotizzata da questo gesto.

"Hai gli occhi tristi bionda"

I suoi, incatenati ai miei.

"I tuoi non sono da meno"

Sciolgo quel contatto visivo solo per prendere il cellulare che sta vibrando incessantemente per i tanti messaggi da parte di Josh.
Dev'essere successo qualcosa.

"Alicia mi ha detto che sei stata in comunità"

Alzo velocemente lo sguardo dal telefono, fulminandola.

"Alicia parla troppo, devo andare"

E prima che possa ribattere, sono già fuori, senza salutare nemmeno mia sorella.

HERMANADove le storie prendono vita. Scoprilo ora