IN SEGRETO

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Corro verso di Nico abbracciandolo ma immediatamente mi stacco perché mi ha sfiorato il braccio colpendo uno dei frammenti di vetro incastrato sul mio braccio

"che ti è successo pulce?" mi domanda Nico accorgendosi della smorfia di dolore che ho fatto

"niente, papà posso rimanere qui con voi?"

"certo, tua madre sa che sei qui?"

"si" mento

"scusate, non mi sono presentata, sono Veronica Mancini, ho 19 anni, sono una studentessa. Vivo a Monza e non penso ci sia altro da dire"

"allora, in che stanza sono?"

"vai nella stanza 122"

"AHHH" urla Nico che mi fa sobbalzare dallo spavento

"ma ti sei rincoglionito?!" dico calcando l'aggettivo

"siamo in stanza insieme!"

"OH MIO DIO, ti prego abbi pietà di me!" dico quasi urlando facendo scoppiare tutti i ragazzi in una risata generale

Questo momento viene interrotto dallo squillo del mio telefono che fa zittire tutti, guardo il display e appena noto chi è attacco. Dopo 5 chiamate consecutive da mia madre, decido di prendere il telefono e dirigermi fuori lanciandolo nella strada e giusto in tempo una macchina lo schiaccia.

"Vero, ma sei impazzita?" dice mio padre

"no, posso andare nella mia stanza?"

"certo, Nico accompagnala"

Mi dirigo con Nico in camera e appena dentro mi dice

"Pulce, che è successo? Non dirmi niente perché non ti credo"

"Nico, prometti di non dirlo a mio padre e nessun altro?"

"certo pulce"

"Nico... mia madre è tornata dopo che papà se n'è andato per l'Europeo ed è andata su tutte le furie quando le ho detto che volevo andare all'università di canto qui di fronte, così mi ha picchiato, minacciato e ha cominciato a lanciarmi degli oggetti di vetro che mi si sono scagliati sul braccio, poi mi ha detto che domani mi avrebbe spedito in collegio" quando finì di parlare mi accorsi che avevo il viso rigato dalle lacrime e Nicolò istintivamente mi strinse in un abbraccio

"Pulce...dovresti dirlo a tuo padre, ha tutto il diritto di saperlo in modo che possa anche intervenire"

"Prima o poi forse glielo dirò" dissi calcando il -forse-

Dopo questa lunga chiacchierata scendiamo di sotto per l'ora di pranzo. Siamo tutti seduti al tavolo, difronte a me c'è Nico e alla sua sinistra c'è Matteo che continua a fissarmi. Devo dire che quel ragazzo è veramente bellissimo i suoi occhi sono ipnotizzanti e dopo essersi accorto che lo sto fissando mi sorride timidamente. Dopo l'ennesimo discorso di mio padre, il suo telefono squilla ed è proprio quest'ultimo a riportarmi alla realtà.

"chi è?" dico con un po' di timore

"tua madre"

Istintivamente guardo Nico e subito lui si alza di scatto dicendo

"Mister io avrei una domanda urgentissima, magari Veronica può rispondere al telefono"

"No, Nico dimmi pure, più tardi la richiamerò"

"ecco..." Nico mi continuava a guardare per chiedermi aiuto e se ne uscì con una frase del genere

"Mister, glielo dico in tutta sincerità, io vorrei diventare il ragazzo di Veronica, perché la amo alla follia" immediatamente sputai l'acqua che avevo nella bocca difronte a me dove era Nico che intanto aspettava una risposta dal mister e alcuni ragazzi erano increduli mentre altri ridevano per la mia scenata.

"Beh, oddio non me lo aspettavo, però se Veronica è felice per me va bene"

"grazie per la comprensione mister" rispose Nico prima che mio padre se ne andasse in camera

Nella sala era calato il silenzio che io interruppi ridendo come una pazza

"Vero ti senti bene?" domando Ciro

"Si, ora se non vi dispiace vorrei tantissimo, visto che non avete gli allenamenti andare in piscina con tutti voi e il mio dolce fidanzatino" calcai l'ultima parola ridendo

"ma come ti è venuto in mente di dire che eri innamorato di me e che volevi essere il mio fidanzato?" domandai aumentando la mia risata che contagiò anche gli altri

"ma cosa ne so io, è la prima cosa che mi è venuta in mente"

"quindi se ho capito bene, per un motivo a noi sconosciuto, Nico ha distratto Mancini per non fargli rispondere al telefono dicendo che è innamorato di Very, quando in realtà non è vero?" chiese conferma Chiesa e io annuì

Dopo esserci messi il costume scendemmo tutti di sotto quando un ragazzo mi si avvicinò e.....

Ciao a tutti, scusate per il ritardo con cui ho aggiornato, ribadisco che non so se qualcuno legge la storia ma cq io l'aggiorno quando vedo che qualcuno è interessato. È quasi mezzanotte e scusate, pubblicherò un altro capitolo domani ma FATEMI SAPERE SE VI PIACE O NO LA STORIA, COSÌ SAPRÒ SE CONTINUARLA O MENO.

Grazie, notte a tutti 😊

"NON SO COME DIRTI TI AMO!" // Matteo PessinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora