Capitolo 3

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Io:" Come sta?"
Infermiera:" Ora sta meglio, sta notte lo riceveremo ancora qui ma domani mattina potrà tornare a casa, gli è entrata solo troppa acqua nei polmoni... Ora è sveglio, se vuoi andare a trovarlo è nella stanza 137 in fondo al corridoio!"
Io:" Grazie mille!"
Dissi con ancora in mano il mazzo di fiori che avevo comprato per John B.
Quella notte non avevo chiuso occhio.
Ora indossavo dei pantaloni della tuta grigi, un felpone bianco, un puciu smonco e i miei soliti occhiali da vista che indosso solo quando leggo o mi riposo.

Percorsi tutto il corridoio fino alla sua stanza. Poi entrai.
Io:" Eii!" Dissi sorridente entrando con i fiori e una scatola profumata.
Io:" Ti ho portato le migliori ciambelle appena sfornate dalla miglior pasticcieria degli Outer Banks!"
Dissi appoggiando la scatola sul comodino di fianco a lui.
JB:" Ecco da dove viene quel profumo!" Disse tirandosi su faticosamente dal dolore.
Mi sedetti sul letto di fianco a lui e lo guardai sorridendo.

JB:" Non hai dormito sta notte, giusto?"
Io:" Hai azzeccato!" Dissi prendendoli la mano dolcemente per poi avvicinarla alle mie labbra e baciarla.

Io:" Non vedo l'ora che tu possa uscire da queste 4 pareti bianche..."
John B si guardò attorno ridacchiando.
JB:" Già non sono molto nel mio stile, in stile Pogues!"
Io:" No assolutamente!" Dissi scoppiando a ridere.
JB:" Forse se ci fosse un po' di disordine e un JJ addormentato per terra ancora ubriaco dalla sera prima sarebbe meglio!"
Io:" Già... Ahahahah!"
Rimanemmo un attimo in silenzio a guardarci.

Io:" Tu non dovevi farlo..."
JB:" Abbie! Abbie! Ti prego, non ne parliamo..."
Disse interrompendomi.
Annuii con gli occhi lucidi e lo abbracciai forte.
Qualche minuto dopo uscii. Fuori dall'ospedale Pope, JJ e Kie mi stavano aspettando nel furgone.
Prima di salire mi asciugai una lacrima per non fargli vedere che avevo pianto.

Per il resto del viaggio non parlammo più.
Arrivati a casa, stavo per scendere quando JJ mi fermò.
JJ:" Ei!" Mi girai a guardarlo.
JJ:" Se hai bisogno sai che ci sono..."
Io:" Si... Lo so."
Feci un cenno di saluto anche agli altri ed entrai in casa.

Pope e Kie si girarono a guardare JJ ridendo.
JJ:" Cosa c'è!?"
Pope:" Se hai bisogno di me ci sono!" Disse cercando di imitare una sua voce.
K:" Se proprio ci provi con lei non farlo in questo modo!" Disse scoppiando a ridere.
JJ:" Non ci sto provando con lei!"
P:" Menomale perché non avresti la meglio!"
JJ:" In che senso?"
K:" Non hai notato che è fredda, apatica, insensibile?"

JJ:" Si ma-"
P:" È così per colpa di Rafe! Era un ragazzo tossico, non le permetteva neanche di uscire con noi per gelosia... Un giorno le ha chiesto di farlo e lei ha detto che non si sentiva pronta e si è arrabbiato molto..."
JJ tirò un pugno al volante dalla rabbia.
K:" E lui ci prova ancora con lei! Dopo che le ha fatto del male... Ora lei si è chiusa in se stessa!"
P:" Dice che l'amore non esiste.. Tutti ci provano con lei, e dico proprio TUTTI, lei li provoca, si diverte un po', ma poi li spezza il cuore..."

JJ:" Rimase in silenzio ad ascoltare.
M:" Qualsiasi cosa tu possa fare non funzionerebbe, ha,deciso di spegnere i propri sentimenti..."

P:" Sai, molti ci hanno provato con lei e sono tornati con qualcosa di rotto. È esattamente il tipo di persona a cui puoi dire tutto tanti non le importa più nulla..."
K:" È stronza, se le parli troppo le stai sul cazzo, e se le stai sul cazzo non si farà problemi a fartelo sapere..."

P:" Solo con noi è gentile! Lei ci vuole più bene della sua vita, siamo la sua unica famiglia è per questo che ci è rimasta davvero male quando ha saputo che John B è finito in ospedale per colpa sua..."
JJ:" Ma non è colpa sua!"
K:" Lei non pensa lo stesso..m"
Tutti fecero silenzio.

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