[Akaashi]
Oggi, dovrò trasferirmi nella magione con Kouataro, non mi piace dover lasciare il mio castello per una casa che non ho nemmeno mai visto, con una persona che non fa parte della mia famiglia.
"Sei pronto Keiji?" Mi chiede mia madre con calma.
"So che non ti diamo molte attenzioni, ma sei nostro figlio, e puoi non crederci ma ci mancherai." È la prima volta che vedo una lacrima scendere sul volto di mia madre, di solito è molto distaccata, con tutti. Così istintivamente le asciugo la lacrima e la abbraccio.
"Keiji, mentre darsi nella magione con Koutaro, ti verranno presentate delle ragazze, come pretendenti. In più le serve e le cameriere sono a vostra disposizione, non fatevi scrupoli." Disse mio padre tutto d'un tratto, con un sorriso malizioso sul viso. "Siete giovani, potete ancora divertirvi. Sai, io alla tua età-"

"Grazie del consiglio padre, mi mancherete, ma adesso devo proprio andare, Koutaro mi aspetta." Lui annuì e mi lasciò andare, così io imbarazzato presi i miei bagagli e li portai sulla carrozza di Koutaro, mai stato così felice di vederlo prima d'ora.

"BUONGIORNO KEIJI! FELICE DI VEDERMI?"

"Buongiorno Koutaro. Si, in questo momento si."

"COOOSA? STAI MALE?"

"No. Mio padre che si mette a fare discorsi, su... cose..."

"Ah, cose tipo: "le schiave e le cameriere sono a vostra completa disposizione, non fatevi scrupoli, siete giovani."?

"Esatto."

"HAHAH, poveri illusi." Disse in fine lui ridendo, e io feci un lieve sorriso, e dopo partimmo.

Il viaggio era abbastanza lungo, la casa era fuori dal paese dei Bokuto, in un pezzo di terra neutrale, ma comunque dopo qualche oretta arrivammo. Davanti a noi si presentava una casa enorme, non aveva niente da invidiare ad un castello.
Gli interni era ben arredati, e tutto era perfettamente pulito.
C'era un tappeto ricamato color porpora, vari quadri, e delle colonne d'oro.

"Sai Keiji, questa casa è stata un dono di mia nonna e mio nonno, i vecchi sovrani.
Prima di morire usarono gran parte del loro denaro per farla."

"È davvero bellissima." Dissi un po' estasiato, in fin dei conti, non sarebbe stato così male stare qua.

Subito dopo ci fecero fare un giro della casa, la mia camera, e quella di Koutaro erano consecutive, in ognuna c'era un bagno, e anche un piccolo "salotto", con dei divani, un camino ed una libreria.

"E io che me ne faccio di una camera così grande se sono solo!?" Disse Koutaro, lamentandosi.

"E cosa ne so io. Chiama una cameriera no?" Dissi per stuzzicarlo.

"Ma come sei spiritoso Keiji. Ah Ah Ah."

"Oh? Non te ne piace nessuna?"

"Perché non la chiami tu, eh Keiji?"

"Mi spiace, i miei gusti sono ben diversi."

"Ah si? Beh, anche i miei.

"E quali sarebbero i tuoi gusti? Magari nel mio palazzo c'è n'è una che potrebbe interessarti."

"Come prima cosa non deve essere una ragazza."

"Si, lo so."

"Allora perché mi hai detto di chiamare una cameriera scusa?"

"Perché avevo voglia di prenderti in giro." Dissi guardano il soffitto con uno sguardo perso.

"Beh Keiji, nemmeno tu sei interessato alle ragazze no?"

"Ma sta' zitto per una buona volta"

"Oh Oh Oh! Adesso è il mio turno caro. A quanto pare quest'argomento ti infastidisce eh?"

"Affatto!"

"Vediamo, che tipo di ragazzi potrebbero piacerti..."

"Smettila Koutaro."

"Mhhhhh, secondo me tu staresti sotto. Sisi ne sono sicuro."

"Koutaro. Basta così."

"Però anche sopra. Guarda, nel mio castello ho un cuoco, alto tipo 1.90cm, con i capelli biondi e gli occhi neri, se vuoi lo faccio portare."

"Ti ho detto di smetterla." Adesso mi sta irritando abbastanza.

"Secondo me ti potrebbe soddisfare sai? Penso sarebbe la tua prima volta, una cameriera ci è andata a letto, sai, ha detto che è molto-"

"Koutaro." Dissi interrompendolo, tirandogli uno schiaffo.
"Ti odio." Dissi infine, e me ne andai in camera mia. E pensare che ho pure sospettato che mi potesse piacere... Bah.
[...]

Passò qualche ora, e mi sentii bussare alla porta.
"Che vuoi Koutaro?"

"Posso entrare...?"

"Si."

"Mi dispiace molto per prima... io stavo solo scherzando"

"Ah si?"

"Cioè, il cuoco c'è- Ahhhh niente dimentica. Mi dispiace e basta."

"Sai... potresti portarlo veramente."

"NO."

"Scherzavo, adesso siamo circa pari. Mi dispiace per aver detto di odiarti, in realtà non è vero."

"Lo so!" Disse infine, e poi uscì, per poi far riaffacciare la sua testa da un angolo della porta.

"Domani sera... ti va di fare un pigiama party? Sarebbe tipo una specie di serata in cui si dorme insieme e si parla, e poi si mangia, e-e si gioca si."

"È solo una scusa per non dormire da solo?"

"Esatto."

"Allora va bene Koutaro. Ma ora vai a dormire."

"Agli ordini!"

Scherzo, forse un po' mi interessa.




Ciao a tutti!💝
Spero che il capitolo vi sia piaciuto💗
Scusate eventuali errori di battitura💘

[𝐁𝐨𝐤𝐮𝐀𝐤𝐚]𝓛𝓲𝓴𝓮 𝓽𝓱𝓮 𝓼𝓽𝓪𝓻𝓼☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora