Capitolo 15

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Kenma's POV
"Spero che sei pronto perché non ti aspetto."

"Sì, sono pronto." rispose con una smorfia divertita.

Durante il tragitto verso l'ufficio rimasi pensieroso per la serata precedente.

"Cos'hai gattino?"

"La pianti di chiamarmi 'gattino'?" chiesi un po' esasperato.

"E io ti ho già detto che ti si addice questo soprannome." rispose ghignante.

"Mi dai fastidio quando fai così."

"Non dire così... *ghigno* Comunque non mi hai ancora risposto alla domanda."

"Riguarda ieri sera." rispondo, diventando un po' imbarazzato.

"Riguarda il culo o il resto?" mi chiese, sussurrandomi al mio orecchio per far sentire solo me.

"Fatti miei."

"Non credo proprio..." disse, prendendomi dai fianchi.

"Riguarda entrambi, va bene?"

"Dal tuo tono immagino che non vuoi andare oltre, vero?"

"Vedo che qualcosa l'hai capita."

"In verità, di te, ho capito molte cose... E, in più, ho capito delle cose nuove di me quando si tratta di te, Kenma." disse con un sorriso quasi ghigno.

"A-Andiamo... Non mi pare il caso di fare certe scene in corridoio."

"Va bene, capo~."

"N-Non dirlo in quel modo!" dissi, irrigidendomi, mentre giro di scatto la testa verso di lui con un certo rossore. Lo sentii ridere. Offeso, mi avviai verso il mio ufficio.

"Dai, non arrabbiarti... Aspettami..." rispose, trattenendosi dalle risate, mentre cerca di raggiungermi.

Appena arrivati all'ufficio, sentiamo subito bussare.

"Avanti." risposi e vidi entrare la coppietta.

"Kenma-san! Kuroo!" ci saluta Lev.

"Vedi di non urlare troppo, grattacielo!!" lo sgrida Yaku.

"Ehi, guarda che non devi trovare dei nomignoli a quelli che sono molto più alti di te, solo perché tu sei un nanetto o perché hai dormito male." s'intromette Kuroo con un ghigno.

"Kuroo." lo richiamo, dandogli un pugno sul braccio.

"Ahi, Kenma."

"Piantala di stuzzicare la gente!"

"Ma così non c'è divertimento..." disse quasi sussurrando.

"Vai ad allenarti con Lev."

"Perché mi devo ancora allenare? L'ho già fatto ieri."

"Ti ricordo che sei stato fermo per poco più di una settimana. Devi riprendere un po' la mano. E ora vai." dissi, quasi come fosse un ordine, mentre lo spingo via.

"E va bene..." sbuffa, grattandosi la testa, mentre esce con Lev.

"Mentre tu, Yaku, prima che inizi a fare domande inopportune, mi devi aiutare con delle cose nell'archivio." ripresi, guardando poi Yaku.

"D'accordo." rispose in segno di resa.

Dopo aver finito, andiamo un attimo nel deposito per poi avviarci nella sala d'allenamento. 

"Ah, stavolta siete arrivati presto rispetto all'ultima volta..."

"Invece a te ti vedo sempre uguale all'ultima volta."

the Cat Boss & his BodyguardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora