Dopo la morte di Fred gli Allen vogliono voltare pagina, Jack e Claire vanno a lavorare a New Orleans città nuova e vita nuova pensano. Il giovane Tim di nascosto gioca a basket nei campetti allenandosi con i suoi amici all'insaputa dei genitori ma non delle sorelle che mantengono il segreto e spronano il ragazzo a continuare. Durante la permanenza di Tim nella International high school fa parte della squadra della scuola in segreto e oltre in campo ha ottimi voti anche nelle materie scolastiche, quando gioca si ispira a Fred amava il modo in cui il fratello giocava in attacco e in difesa e lui domina le partite alla high school grazie ai suoi 2.01 metri è un playmaker con grande visione e doti balistiche. Tim trascina la sua squadra alla finale per il titolo statale con una media di 23.4 punti e 12.8 assist ma a 2 giorni dalla finale Jack scopre che il figlio gioca a basket e insieme alla moglie vogliono impedire il proseguo della carriera. I toni si alzano in casa Allen, Claire piange per tutto il tempo a cena mentre Jack reagisce gridando al figlio che non è un buon giocatore, pensano che scoraggiarlo lo porti a rinunciare ma Tim sa che lui è diverso, loro non lo hanno mai visto giocare, Fred era dominante ma Tim non era da meno e non si lasciava intimorire dalle parole di Jack. La discussione si placa quando Emma e Ashley si schierano a favore del fratellino, la vita vale la pena viverla con i sogni ed era ingiusto che Tim fosse privato della propria passione, Jack e Claire con riluttanza cedono ma dichiarando che non andranno mai a vedere una partita del loro figlio difatti da li in poi i rapporti tra Tim e i suoi si inclinò parecchio. Il giorno della finale sugli spalti ci sono Emma ed Ashley a fare il tifo per Tim, nella stessa squadra di Tim c'è Alan Edwards un grandissimo tiratore in catch and shot con cui Tim si trova benissimo quando gioca, ma quella non è una partita qualunque Tim ha in testa le parole di Jack che lo snobba "su Fred avevo fiducia, era dominante ovunque sia in attacco che in difesa tu invece difendi male e non hai il carattere per trascinare altre persone tu hai bisogno di essere trascinato sei mediocre". La partita inizia e forse nemmeno si può definire una partita, 67 punti di Tim 12 su 14 da 3 segna in qualsiasi maniera da sotto in schiacciata è incontenibile. Anche se gli avrebbe fatto piacere la presenza dei suoi genitori l'assenza di essi non lo rattrista sa che avranno tutto il tempo per vedere il loro figlio diventare uno dei più grandi. Nella sua incoscienza vorrebbe dichiararsi eleggibile ma non può deve per forza andare al college, vorrebbe giocare solo per un college ma anche se Duke e Kentucky hanno fatto offerte allettanti a lui non interessano, quando ha finito di farsi la doccia lo chiamano fuori dagli spogliatoio li lo aspetta un signore sulla sessantina con un'aspetto familiare, "Ciao Tim sono coach Riley e vorrei allenarti ad UCLA".
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The Dream
General FictionTim Allen coltiva il sogno di diventare un giocatore Nba, a 6 anni un grave lutto sembra sbarrargli la strada ma è solo l'inizio della scalata che lo porterà dalla high school alla Nba.