Il Crollo

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Se ad East la forza nascente erano gli Indiana Pacers ad Ovest la nuova squadra destinata a dominare sono i San Antonio Spurs, da 8 anni hanno uno tra i migliori 3 centri della lega che risponde al nome di Dino Petrovic, Dino è alto 2,22 domina dentro e fuori dal pitturato, è capace di servire chiunque con una precisione incredibile ed essendo a San Antonio in molti lo reputano l'erede di Tim Duncan, durante questi 8 anni di permanenza il croato raggiunge 2 volte le finals perdendo entrambe le volte, vincendo 2 Mvp, un dpoy(difensive player of the year) e viene convocato 6 volte per l'all-star game. La stagione 36-37 vede Dino ritornare in finale ma perdere contro i Knicks 4-1, è stanco vuole vincere ma San Antonio non vuole accontentarlo con gli acquisti, chiede la cessione ma gli Spurs non vogliono mandarlo a Ovest preferiscono mandarlo ad Est, Indiana offre 4 prime scelte e 3 giocatori di rotazione discreti(Trae Jerome, Alberto Castagnoli e Harrison Stafford) per arrivare al centro. 28 Agosto 2037 Dino Petrovic è un nuovo giocatore di Indiana, i tifosi sono in festa tutti sono pronti e sono fiduciosi Indiana ha l'ultimo tassello del puzzle, chiunque è convinto che sarà la stagione di Dino ma invece è Tim a rubare la scena, segna e distribuisce assist mentre Dino difende e quando si ha bisogno di punti semplici palla al croato in post e già si può scrivere più due oppure più tre dipende se commettono fallo. È una stagione magica che vede la consacrazione di tutti i Pacers, Tim e Dino vengono convocati per l'all-star game e sono co-mvp della partita delle stelle(prima convocazione per Tim), mentre la sera prima Jingle vince lo Slam dunk contest.
A fine anno il record della squadra è di 63-19(miglior record della lega), Chris paul è l'allenatore dell'anno, Atkinson è il sesto uomo dell'anno, Dino Petrovic con 4.7 stoppate e 2.5 recuperi a partita è il difensore dell'anno e infine Tim Allen viene nominato Mvp grazie a 33.6 punti a partita conditi da 6.6 assist e 7.2 rimbalzi finisce la stagione con il 52% dal campo, il 41% da 3 e il 96% ai liberi. Tutti hanno paura dei Pacers che al primo turno mandano a casa per 4-1 gli Heat con una prestazione mostruosa di Jingle e Robertson in gara 5 che dimostra che Indiana non è li solo perché ha la migliore coppia lungo-guardia della lega. Il secondo turno con Charlotte finisce ancora 4-1 Charlotte vince gara uno ma viene spazzata via da Tim che nella serie mette di media 31.8 punti a partita grazie a Petrovic che però finisce la serie con 11 assist di media. Le finali di Conference vedono affrontarsi ad Ovest i Lakers contro i Kings e ad Est i giovani Pacers contro gli eterni (vecchi e perdenti) Chicago Bulls di Mcdermott che hanno vinto in gara 7 contro gli altrettanto eterni(e altrettanto vecchi e perdenti) Brooklyn Nets di Aleksandar Dzubasic. Per Aaron e Dzubasic una vita in cerca di un'anello piena di delusioni ormai vecchi e dopo aver dato tutto alle loro franchigie a trentotto anni avevano  poco tempo per vincere in quanto erano vecchi e acciaccati sopratutto Aaron, Chicago per la prima volta dopo anni è la sfavorita sulla carta ma incredibilmente vince le prime due ad Indiana, lo United Center è rimasto inespugnato in regular season e sembra che un'altra brutta uscita dei Pacers stia arrivando, quando in gara 3 e 4 Tim Allen segna 52 e 47 punti, in gara 5 e 6 ne mette 38 e 51 mettendo a referto 188 punti in 4 gare, l'incubo è finito sono alle finals dopo che hanno superato lo scoglio Chicago. In finale da ovest arrivano i Lakers di Jayson Barnes che hanno avuto un record di 58-24, ogni serie è finita a gara 7 compresa la finale con Sacramento, Jayson rispetto ai suoi colleghi della sua classe draft a Los Angeles ha l'aiuto di alcuni giovani come L'ala piccola James Boozer e il centro Mark Bradley colui che si divide con Petrovic e Makelelè lo scettro di miglior centro della lega. Barnes si presenta in gara 1 guidando i suoi Lakers alla vittoria, i Lakers hanno un grande aiuto in campo grazie all'esperienza del capitano cosa che i Pacers non hanno, però compensano con la rabbia di Tim che con 2 triple doppie in gara 2 e 3 porta la serie in vantaggio per la sua squadra, gara 4 una brutta prestazione al tiro di Robertson e Jingle è fatale per Indiana(1-7 il primo 0-8 il secondo), nella quinta gara della serie Petrovic mette 27 punti davanti a un Bradley che non può nulla se non ammirare le incredibili movenze del centro europeo. Si arriva a gara 6 allo Staples center di Los Angeles, i Pacers guidano 88-86 quando Barnes chiama l'isolamento contro Tim, Allen contro Barnes il ragazzo di Indiana si prepara ad accompagnare la probabile penetrazione di Jayson tra le grinfie di Dino ed effettivamente sembra andare così fino a quando..."Jayson Barnes prova a penetrare accompagna Tim Allen, CROSSOVER DI BARNES, JUMPSHOT DALLA MEDIA, BANNNNG 88 PARI ALLO STAPLES CON ANCORA 6 SECONDI SUL CRONOMETRO". Coach Chris Paul chiama il timeout e vuole che Tim prenda  l'ultimo tiro ma il ragazzo di Indianapolis non è d'accordo inizia a respirare affannosamente, si sente le gambe molli non vuole tirare...tutti sono increduli e provano a convincerlo, è il suo fottuto tiro e il coach gli vuole dare la palla sulla sua mattonella ne ha fatti tanti in regular season da dietro l'arco sulla sirena, Tim però pensa che quella palla non è una palla qualsiasi data in regular season, ne una palla che vale un primo o un secondo turno oppure una finale di conference, se segna vince...ma se non segna? Il ricordo di Fred lo blocca, alza lo sguardo per vedere Emma e Ashley sugli spalti dopo abbassa lo sguardo e dice." Coach non voglio prendere io il tiro diamo la palla a Dino lui può farci vincere io...io...io non me la sento di tirare", Atkinson si alza dalla panchina scaglia il contenitore del Gatorade in campo e prende la via degli spogliatoi dopo aver dato della "fighetta" a Tim, Jingle e Robertson guardano il coach anche loro increduli al suono delle parole di Tim. Il più nervoso di tutti è Dino, era un grande giocatore, un giocatore clutch su cui puoi appoggiarti nell'arco di una serie o di una partita ma non era certo il giocatore ideale da ultimo tiro soprattutto in quella partita dove Bradley lo stava marcando come nessuno lo ha mai marcato tenendolo a 2-16. "Non ce niente da fare se Tim non se la sente non tirerà" il coach incarica Jingle di battere la rimessa, Dino riceve spalle a canestro palleggia uno, due volte e lascia partire un tiro..."STOPPATA,STOPPATA BRADLEY RIMANDA AL MITTENTE IL TIRO DI PETROVIC SARÀ OVERTIIIIIIMEEEEE".
Nell'overtime i Lakers sono soli in campo la partita finisce 88-97 e tra 2 giorni ci sarà gara 7 ad Indianapolis.
14 Luglio 2038 al Bankers Life Fieldhouse i Pacers non si presentano in campo, Tim sembra un ragazzetto delle superiori che prende di continuo cazzotti in faccia dal bullo Barnes che finisce con 27 punti e 12 assist con 0 palle perse e 7 palle recuperate(Tim ha perso tutti e 7 i palloni), Indiana vede festeggiare sul proprio campo i Lakers, Tim vede Barnes prendersi il quarto anello insieme al quarto mvp delle finals...lui si è tirato indietro, ha avuto paura forse suo padre aveva ragione, forse non è ciò che pensa e deve essere lui ad essere trascinato...rientra negli spogliatoio con le lacrime agli occhi e con i propri tifosi che gli lanciano addosso di tutto dopo aver visto il proprio uomo giocare una gara 7 mettendo a referto 2 punti frutto di un 0-18 e con 2 liberi su 10, la paura si è impadronita di lui ha avuto paura del fallimento ed è quello che è successo.

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