Capitolo ventuno.

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Heather si alzò dal divano per andare in cucina a prendere un bicchiere d'acqua. Mentre passava dall'entrata notò fuori dalla porta Jamie in compagnia di Sarah. Vide Jamie dirle qualcosa per poi baciarla. Heather sentì un groppo in gola. Poi distolse lo sguardo e andò in cucina.
"Tutto bene?" Domandò Jamie che era appena rientrato. Aveva notato lo stato della ragazza e non era dei migliori.
Heather posò il bicchiere sul tavolo prima di rispondere.
"Credo di aver esagerato ieri. Non reggo molto bene l'alcol."
Jamie annuì in imbarazzo.
"Senti.. Per quello che è successo.." Sussurrò in difficoltà.
"Stai tranquillo. Farò finta che non sia successo nulla." Cercò di tranquillizzarlo lei con un sorriso.
"Perché non vai a riposarti? Mi occupo io di Chris." Non ci fu bisogno di insistere. Heather si staccò dal mobile dove era poggiata per poi andare in camera da letto.

Heather guardò l'ora sul telefono prima di sbuffare. Come al solito Hollie era in ritardo. Si abbandonò sulla panchina avvicinando la carrozzina a se e controllò Christian. Ormai da poco aveva iniziato a non piangere più la notte e di meno durante la giornata.
"Hollie lo so che sei te." Sbuffò leggermente divertita quando due mani le coprirono gli occhi.
"Sbagliato." Rispose una voce maschile che Heather conosceva benissimo.
Scostò le mani del ragazzo sorridendo quando lo vide.
"Matt.." Urlò abbracciando il ragazzo che non vedeva da quasi un'anno. Si erano visti all'inizio di giugno dello scorso anno e ormai erano a metà marzo.
In tutto questi mesi erano rimasti in contatto ed ora, forse, erano ancora più legati di prima. Più di quando stavano insieme.
"Che ci fai qui?" Domandò sciogliendo l'abbraccio.
"Vacanze di primavera. Sono venuto con degli amici." Spiegò in un sorriso.
"Poi volevo vedere il piccolo." Aggiunse facendo un cenno della testa per indicare la carrozzina. Heather sorrise aprendo il paravento della carrozzina e prendendo il piccolo in braccio.
"Matt lui è Christian. Chris lui è un amico di mamma. Salutalo." Sussurrò prendendo la manina del bambino e muovendola a destra e sinistra in cenno di saluto.
Il ragazzo sorrise sfiorando il nasino al piccolo.
"Ti assomiglia."
"No. Somiglia molto a Jamie. È la sua fotocopia."
"Come va tra di voi?" Chiese poi essendo al corrente delle litigate continue dei due ragazzi.
"Abbiamo fatto una tregua qualche mese fa."
"E?" La spronò lui a parlare.
"E niente. Non so cosa siamo io e lui, ma il rapporto che stavamo avendo ultimamente funziona e mi sta bene." Disse in un'alzata di spalle.
"Tu? Dove hai lasciato la tua ragazza?"
Domandò cambiando argomento.
"È lì insieme agli altri." Disse indicando un gruppetto alle sue spalle.
"E l'hai lasciata sola?" Scherzò lei.
"Non è sola. Poi ti ho visto qui e sono venuto a salutarti."
Spiegò Matt. Lei gli sorrise per poi rispondere al telefono che aveva iniziato a squillare.
"Ok arrivo." Sussurrò dopo aver sentito quello che le dicevano dall'altra parte del telefono.
"Devo andare, a Hollie si è fermata l'auto.- spiegò mentre metteva il bambino nella carrozzina.- uno di questi giorni ci dobbiamo vedere. Devo presentarmi la tua ragazza." Concluse lasciando un bacio sulla guancia del ragazzo e andando verso l'auto.

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