Capitolo quattordici.

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"Vorrei che venissi a vivere qui." Heather alzò lo sguardo dalla tazza iniziando a tossire.
"Stai scherzando vero?" Domandò poi voltandosi a guardarlo, ma lo sguardo di Jamie era serio.
"Perché dovrei farlo? Ci conosciamo a malapena." Disse infine la ragazza.
"Perché quello che porti in grembo è mio figlio e tu vivi in un college. Non voglio che mio figlio viva in un college e poi voglio essere più partecipe alla gravidanza. Se starai qui sarà più facile e sarei meno preoccupato."
Heather non rispose non sapendo cosa dire.
"Lo so che può sembrare affrettato..ma è la cosa migliore da fare. È tutta la settimana che ci penso. Starai nella camera degli ospiti e non ti darò fastidio, ma vorrei che venissi a vivere qui, almeno finché non troviamo una soluzione migliore."
"Non so.. Devo pensarci Jamie.. " disse in un sospiro dopo qualche minuto di silenzio Heather.
"Ok, appena decidi qualcosa sai dove trovarmi. Ti accompagno al dormitorio." Concluse Jamie alzandosi dal divano e andando verso la porta. Lei lo imitò e in poco tempo arrivarono a destinazione.
Quando Jamie tornò a casa, era ormai sera tardi, quasi le dieci. Posò le chiavi sul mobile all'ingresso e notò di aver lasciato il telefonino li. Lo prese e notò che si era spento. Andò in camera, si stese sul letto e mise il telefono sotto carica. Dopo qualche minuto si riaccese. Jamie spalancò gli occhi quando vide dieci messaggi dalla sua ragazza e altrettante chiamate. Si era completamente dimenticato dell'appuntamento. Si passò una mano trai i capelli, si alzò dal letto, infilò la giacca, prese le chiavi di casa e della macchina e parti a razzo verso il ristorante ma ormai di Sarah non c'era più traccia.
Una volta tornato a casa provò a chiamarla, ma ogni tentativo fu inutile.

"Sarah so che sei a casa." Urlò Jamie per farsi sentire dalla ragazza chiusa New quattro mura. Erano dieci minuti che era fuori casa della sua ragazza a bussare tentando di farsi aprire.
"Aprimi per favore." Urlò ancora dopo aver sentito dei passi dall'altra parte della porta. Sospirò poggiando la testa sulla porta quando non sentì alcun rumore.
"Non mi muovo di qui finché non mi aprirai." Disse ancora allontanandosi dalla porta e sedendosi accanto con la spalla sul muro. Solo dopo venti minuti la porta di casa si aprì. Jamie scatto in piedi e fissò la sua ragazza.
"Che vuoi Jamie?" Chiese duramente la ragazza. Jamie aprì la bocca per parlare ma non sapeva cosa dire.
"Non so cosa hai Jamie. È tutta la settimana che sei strano. Mi eviti e ieri mi hai anche dato buca."
"Lo so, mi dispiace. Non era mia intenzione darti buca, davvero."
"Perché dovrei crederti?"
"Perché sto dicendo la verità. Ho avuto delle cose da fare e ho dimenticato l'appuntamento, avevo lasciato il telefono a casa per questo non ti ho risposto."
Spiegò Jamie senza specificare cosa avesse fatto la sera prima.
"Perché ho la sensazione che non sarà più niente come prima?" Domandò Sarah fissando il suo ragazzo negli occhi.
Jamie deglutì. Niente sarebbe stato più come prima, lui stava per diventare padre.
"Non cambierà niente tra di noi Sarah. Non ho mai provato niente del genere prima d'ora per una ragazza." Deviò il discorso Jamie. Sapeva che doveva parlare con Sarah. Sapeva che doveva dirle di Heather. Ma non trovava il coraggio per dirle una cosa del genere.
"Io credo di amarti Sarah.. Non sono sicuro di cosa sia l'amore, ma quello che provo per te è ciò che si avvicina di più." Aggiunse Jamie con lo sguardo fisso in quello della ragazza.
"Jamie.. Ti amo anche io." Disse con gli occhi lucidi Sarah abbracciando il suo ragazzo. Improvvisamente tutta la rabbia, la delusione e la tristezza che Sarah provava sembravano essere spariti. Jamie l'abbracciò stringendola a se. Allentò la presa soltanto quando sentì il suo telefono squillare.
Lo sfilò dalla tasca e lesse il messaggio ricevuto.
'Ho pensato tutta la notte a quello che mi hai detto e ho deciso di accettare. Tra quanto dovrò trasferirmi da te?'

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