CAPITOLO UNO

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LISA

La sveglia suona, precisamente RIMBOMBA nelle mie povere orecchie. <<Okaaayyy.... !!!!! Mi svegliooo >> dico spazientita e un po' arrabbiata alla sveglia e la spengo. Sono le 6.45 e io mi devo preparare per andare a scuola come sempre. Da poco sto iniziando a usare la sveglia, precisamente da quando ho iniziato ad andare al liceo. << Che noia...>> borbotto.

Una parte della mia famiglia sta facendo colazione in cucina, mio padre sta uscendo di casa per andare al "manicomio" come voglio suol dire (a dire il vero sta andando a lavorare all' ospedale, fa il medico).

Dopo essermi preparata scendo veloce di casa. E' tardi. Sono le 7.35 e per andare a scuola ci vogliono circa 20 minuti camminando al mio passo quindi mi infilo le cuffiette nelle orecchie, metto la musica e vado a scuola.

Arrivo fuori al cancello grigio del liceo e tutto intorno ci sono milioni di ragazze e ragazzi. Fuori scuola, e dentro, si creano sempre i soliti gruppi che si ramificano in altri sempre più piccoli. A grandi linee sono (ovviamente): i gruppi degli isolati, sfigati, gente comune, bulli e per finire non può mancare quello più IN cioè... beh quello dei fighi e ammirati e perfetti e soprattutto IDIOTI e STRONZI e COGLIONI e ROMPIBALLE e SNOB ecc... Credo che avete capito il genere(?). Ora voi vi chiederete e questa ragazza chi è e a quale gruppo appartiene? La risposta arriva subito <<LISAAAAAAA!!!!!!!!>urla la mia M.A.P.S. venendomi incontro e abbracciandomi fortissimissimo. Sorrido e la guardo ricordandole che un "ciao" è sempre gradito. <<Ma ciao anche a te.>> io la guardo in tralice e lei subito dice: << Ciaaaooo.... Okay fatto ciò vieni che gli altri ci aspettano!>> ci avviamo verso il nostro gruppetto di "amici". Ricordando, ricordando... ah si giusto faccio parte del gruppo della gente comune, più precisamente sono brava a scuola ma non sono una sfigata, perché esco con i miei amici (mi piace uscire con i miei "amici") infatti non rimango intrappolata in casa, ciò che non farei mai. Io non considero propriamente "amici" la gente che frequento, poiché so che prima o poi tutti se ne vanno e farò nuove amicizie; diciamo che non mi aspetto molto dalle persone a meno che non siano " speciali". <<LISAAAAAAA!!!!!!Ma che fai dormi??!??!??>> mi urla nell' orecchio Carol e mi scrolla come se avessi della farina addosso. << NON URLARE!!!!! Mi pare normale che sono tra la veglia e il sonno. Sono le 8.00 del mattino! Ma che pretendi... Bah...>> le sorrido beffarda e l ' abbraccio così non si arrabbia. Lei mi guarda sbigottita, anzi tutti i miei "amici" mi fissano alla stessa maniera. Si avviano verso l ' entrata e mi lasciano sola, mentre Carol va dal suo fidanzato.

<< Ma la campanella deve ancora suonare?>> borbotto tra me e me. << Grazie al cielo forse si sarà rotta...! >> dice qualcuno alle mie spalle con una voce profonda e un po' roca, una voce che mi ha fatto destare e ha fatto sciogliere qualcosa dentro di me. Non pensavo che qualcuno mi avesse sentito. Mi volto curiosa e sgrano gli occhi. Una grande figura mi crea ombra e io apro la bocca per parlare.

Ma non riesco a dire niente perché la folla di ragazzi mi travolge e così anche la persona misteriosa scompare.

Il resto della giornata passa veloce e indisturbata. Solo quando arriva l'ora della pausa mensa sento di nuovo quella voce. Mi giro e rigiro intorno per cercare di capire da dove potrebbe provenire la voce, ma non riesco a individuare le labbra che diffondono il canto, il quale mi ha colpito.

Carol mi desta bruscamente dai miei pensieri:<< Forza. Andiamo a sederci al tavolo vicino alla finestra che dà sul cortile! Che ne pensi Lisa???>>. <<Per me è okay.>> esprimo a riflesso il mio pensiero. Lei mi sorride felice e come sospettavo ci andiamo a sedere al tavolo con il suo ragazzo e i suoi amici, loro fanno parte del gruppo degli IN quindi è come dire che ci siamo "intrufolate" al loro tavolo. Tra i soliti idioti che pensano sempre alle stesse cose, c'è un ragazzo che non ho mai visto seduto vicino a Andy (il ragazzo di Carol), è alto credo 185 cm circa, con un fisico da dio greco messo in risalto dal jeans a vita bassa nero, maglietta a mezze maniche bianca leggera, giubbotto di pelle nera e scarpe All Star rigorosamente nere e consumate. Capelli marrone scuro quasi neri scompigliati e occhi blu oceano.

Carol sorride a tutti e saluta, invece io dico solo un flebile ciao. I ragazzi ricambiano ed il ragazzo vicino a Andy mi indirizza uno splendido bianchissimo sorriso a trentadue denti, imbarazzata ricambio con molta meno splendidità e mi vado a sedere in un angolino del tavolo.

Quando un improvviso pensiero mi balenò in mente "e se fosse come tutti gli altri?" all' improvviso mi preoccupo, ma poi mi chiedo come si chiamerà e come mai non l'ho mai visto prima (il che è scientificamente e umanamente impossibile).

SAM

L' amica della ragazza di Andy è la stessa di stamattina, l'ho riconosciuta dall' odore di vaniglia e muschio. Ha i capelli molto lunghi, color biondo miele fino al sedere, dei bellissimi occhi verde smeraldo coperti da una frangia che fa l'effetto vedo-non vedo. E' alta, slanciata e proporzionata con le curve al punto giusto, insomma per me è perfetta. Indossa un jeans chiaro stretto che mette in risalto le sue gambe lunghe e atletiche, canotta a stampe di cotone e sopra una felpa extra large rossa, i suoi piedi calzano Nike nere un po' consumate dal tempo.

Tutti i ragazzi del tavolo e non, la guardano ma non le si avvicinano minimamente, forse ha qualche disturbo mentale ma quel bel visino non me ne dà la certezza.

Mi avvicino lentamente a lei, le sorrido e lei ricambia. Curioso le chiedo:<<Come ti chiami?>> e lei indugia sul mio viso e poi dice con la voce flebile:<< Annalisa Handerson...E tu?>>. Svelo il mio bel sorriso e le rispondo:<<Sam Freeday.>>. Restiamo per un minuto in un silenzio imbarazzante fino a quando non suona la campanella di fine ricreazione e Angel (Annalisa) e Carol si avviano lontano da noi dopo averci salutati con la mano. All' improvviso una marea di ragazze ci circondano e cercano di provarci, con me NON ci possono riuscire, perché nella mia testa c'è solo la mia Angel, anche se non è mia presto lo diventerà, spero che non sia già di qualcun altro perché non potrei sopportarlo. Questo che provo per lei direi che è "l'amore a prima vista" o "colpo di fulmine", poiché la prima volta che ci siamo visti lei mi ha fulminato e intrappolato nei suoi magnifici occhi color smeraldo, ma non è possibile, Sam Freeday non si è mai innamorato e mai accadrà, perché l'amore non fa per lui.

LA SUA VOCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora