Capitolo 2: Come in un sogno

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Pov's Jorge
Beh,sapete cosa? Al diavolo Peter,al diavolo tutti;non posso continuare a nascondermi,a trattenermi,tanto non potrà andare avanti a lungo questa storia,prima o poi dovrò trovare il coraggio di dirle quello che sento e di terminare con Stephie...non posso continuare a mentire a me stesso e agli altri sui miei sentimenti,al cuor non si comanda.
E allora niente,vado. Corro da Tini,le arrivo da dietro,l'affetto per i fianchi facendole il solletico e l'abbraccio.
Lei inizia a ridere divertita. Cazzo quanto amo il suo sorriso,il suono della sua risata,LEI.
Mentre l'abbraccio stringendola a me mi scappa un bacio sul collo,Peter ci guarda un po' male ma ne a me ne a Tini sembra importare più di tanto,in quel momento ci siamo solo io e lei e tutto il resto non conta.

Passiamo tutto il pomeriggio così: scherzando e giocherellando insieme. Ci facciamo mille foto ma non le pubblichiamo altrimenti a Stephie sale la gelosia e parte in quarta con tutte le nostre foto (del pleistocene) perché muore dalla gelosia...
Quando la sera ci troviamo a andare ognuno nelle proprie camere ci guardiamo intensamente mentre Ruggero da una parte e Mechi dall'altra ci prendono per il braccio cercando di farci entrare nelle rispettive camere.

Pov's Tini
Il giorno successivo abbiamo come sempre due spettacoli: uno alle 15:00 e uno alle 19:00.
Dopo i due spettacoli Damien,il francese del cast,ci invita a casa sua per una specie di "ritrovo".
La sua casa si trova poco distante dal nostro hotel e vicinissimo alla Tour Eiffel.
Ci siamo tutti e con grande sorpresa i miei mi lasciano andare mentre Peter non viene perché ha un aereo per l'Atgentina alle 22:00.
Entriamo in casa di Damien,è enorme : nel salotto c'è un grande divano bianco in pelle fatto a penisola e rivolto verso un tavolino in vetro che si trova fra divano e televisione.
Alle pareti ci sono vari quadri di artisti francesi e locandine di film stile primi del novecento,anch'esse francesi.
Da una porta-finestra in salotto è possibile raggiungere la terrazza che presenta una meravigliosa vista sulla Tour Eiffel.
Anche la cucina è molto grande e si trova subito accanto al salotto.
Quando arriviamo Damien prende i nostri giacchetti e li porta in camera.
Dopo la cena ci sediamo sul divano ed iniziamo a parlare del più e del meno dopodiché Damien decide di mettere un po' di musica per ballare.
Non mette musica disco,dance o di questo genere,mette musica un po' più tranquilla e lenta. Tutti raggiungono il centro del salotto iniziando a ballare: Ruggero in coppia con Cande,Facu con Alba,Diego,Samu e Mechi (i soliti pazzi) si divertono a simulare un ballo a tre ridendo fra loro. E poi ci siamo noi due. Io e Jorge. Gli unici in disparte io da un lato e lui dall'altro lato del divano.
Ogni tanto ci guardiamo ma nessuno dei due muove un muscolo.
Non capisco cosa ci trattenga,infondo tutti e due sappiamo benissimo che cosa vogliamo ma abbiamo paura,non so di cosa,forse semplicemente paura di essere LIBERI .
Le canzoni continuano ad andare avanti quando ad un certo punto parte "Thinking out loud" di Ed Sheeran.
Jorge,con mia sorpresa,si alza,si avvicina a me e mi porge la sua mano. Io lo guardo per poi accettare l'invito e raggiungere con lui il centro della stanza fra gli sguardi esterrefatti di tutti.
Iniziamo a ballare.
Inizialmente siamo entrambi abbastanza freddi l'uno con l'altra.
Io ho la testa rivolta verso il basso,non mi aspettavo un gesto simile,diciamo che mi vergogno un po' di ballare proprio con lui QUELLA canzone...
Le nostre mani sono appoggiate l'una all'altra.
Ad un tratto alzo la testa ed incrocio il suo sguardo,il verde dei suoi occhi. Quel verde protettivo,rassicurante,quel verde che significa amore.
Lui fa scivolare le sue mani sui miei fianchi ed io metto le mani sulle sue spalle,appoggiando delicatamente la testa al suo petto,mentre di sottofondo la canzone continua a scorrere

"people fall in love in mysterious ways,maybe just the touch of a hand.
Well,me-I fall in love with you every single day, and I just wanna tell you I am".

Io continuo a mantenere la testa appoggiata sul suo petto,mi sembra finalmente di poter superare tutto e tutti,quelle paure e quei temori che solitamente che mi tengono lontana da lui sembrano essere spariti,mi sento in paradiso; finalmente sto ballando con lui,il mio principe azzurro,la mia salvezza.
Ad un tratto però un pensiero terribile attraversa la mia mente riportandomi alla realtà.
Io e Jorge non potremo mai stare insieme,ci sarà sempre qualcuno che ci dividerà.
C'è una barriera insormontabile fra noi,no,non l'età,ma Stephie e Peter.
Probabilmente dovrei anche smetterla di fantasticare,so come stanno le cose ormai :Lui ama lei,Stephie,ed io per lui non sono altro che la sua "sorellina minore",è inutile illudermi.
La cosa che più mi fa star male è che forse non saprà mai cosa scatena in me ogni suo singolo sorriso,ogni suo singolo sguardo.
E allora niente,non ce la faccio,gli occhi iniziano ad inumidirsi,la vista si fa sempre più sfuocata e non riesco a non trattenere le lacrime. Lui percepisce il mio respiro che si è ormai fatto pesante per cercare di non scoppiare a piangere come una bambina. Solleva il mio mento con pollice ed indice e torno di nuovo a specchiarmi nei suoi occhi anche se la vista non è perfetta perché offuscata dalle lacrime che stanno rigando il mio volto.
No,non voglio farmi vedere così da lui,non voglio. Scappo in terrazza dove la Tour Eiffel,che appare proprio di fronte a me, sembra composta da tanti grossi puntini di luce. Tiro fuori un fazzoletto e cerco di asciugarmi le lacrime facendo attenzione a non sbavare il trucco.
Dopo poco vedo una figura avvicinarsi a me: è lui.
So di aver fatto una figuraccia anche perché lui non può sapere il motivo del mio pianto e ️se glielo dicessi probabilmente penserebbe che sia una cosa infantile.
Mi volto verso Jorge che prontamente mi prende tutte e due le mani e le unisce alla sua chiudendole tra l'una e l'altra.
«Non devi avere paura,niente e nessuno ci potrà separare. Io voglio stare con te Martina. Lo voglio. E niente e nessuno ce lo potrà impedire. Io Ti Amo».
Rimango senza parole. A lui è bastato uno sguardo per capire mille cose,è bastato uno sguardo per capire ciò che volevo e tutte le mie paure.
Non riesco a spiccicare parola. Vorrei tanto dirgli tutto ciò che provo per lui: vorrei dirgli quanto lo amo. Ma non ci riesco. Abbasso un istante lo sguardo ed arrossisco. Lui prende il mio mento sollevandolo ed accarezza la mia guancia..
Le nostre fronti si avvicinano,il battito del mio cuore accelera. Socchiudo gli occhi e lo vedo sorridere. Anche io inizio a sorridere,non mi importa più di niente e nessuno,un modo troveremo,non mi importa di Stephie e Peter,so che il nostro amore è più grande di qualsiasi ostacolo.
Ci baciamo. Le nostre labbra inizialmente si sfiorano dopodiché il bacio si fa più appassionato. Metto le mani fra i suoi morbidissimi capelli,lui mi avvicina ancora più a sé,posso sentire il suo profumo: una fragranza che sa leggermente di vaniglia mista a fragola,un profumo dolcissimo. I nostri cuori diventano uno solo e battono all'unisono.
Il nostro primo bacio,a Parigi,la città dell'amore,davanti alla Tour Eiffel,se è un sogno vi prego non svegliatemi.


*Angolo autrice*
holiiiiiii❤️ allora,vi piace? Questo capitolo è venuto molto più lungo degli altri eheh,mi è sfuggita un po' la mano🙈 però direi che ne è valsa la pena😌❤️ Adesso Jorge e Tini si sono finalmente "confessati",che cosa faranno e soprattutto come faranno per dirlo agli altri (in particolare a quei due che non nomino -" coloro che non devono essere nominati " ahahah-) beh,se vi va di scoprirlo continuate a seguire questa ff e fatemi sapere cosa ne pensate❤️

Baci baci Francesca❤️
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