Capitolo 8: Notizie inaspettate

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Guardo l'ora sullo schermo del mio telefono,sono le 12:45,si è fatto tardi,così decido di tornare a casa.
Appena entro in camera mia mi butto sul letto dopodiché mi alzo per andremo a fare una doccia,mi cambio e vado in salotto a guardare un po' di TV mentre mamma sta preparando il pranzo. Ah,quanto mi piacciono le vacanze!
Subito dopo pranzo decido di andare in camera mia a chattare un po' con le mia amiche che non sentivo da gennaio perché il fuso orario non lo permetteva e poi ero piena di impegni...già.
Ad un tratto mi arriva un messaggio da Ruggero "ehy Tini,io Cande e gli altri andiamo in spiaggia perché fa veramente caldo,ti va di venire?"
Non me lo faccio ripetere due volte e preparo subito costume,asciugamano,crema solare e vestiti di ricambio;avverato mamma e papà di questa "gita" dell'ultimo momento e mi metto alla guida della mia Fiat 500.
Accanto a me si siede mio fratello Francisco che ha deciso di venire con noi.
Quando arriviamo ci sono tutti a parte Diego e Alba che si trovano in Spagna e Clara che si trova in Italia per un set fotografico e Jorge che...che non ho la più pallida idea di dove sia per cui decido di chiamarlo-«Ehy,Jorge,tutto apposto?»-«si-si,sto arrivando,ho avuto un po' da fare,dopo ti spiego»-«Mmh....oookay,si,si,ci vediamo dopo ciao»-«ciao amore mio,sto per arrivare»-informo gli altri dopodiché,una volta arrivato Jorge,corriamo tutti verso la spiaggia.
Tutti quanti si tuffano in mare prendendo la rincorsa,Jorge e Ruggero non la smettono di schizzarsi e giocherellare,Cande con i suoi capelli rossi assomiglia proprio ad Ariel e beh...io...io ovviamente sono sempre a riva perché per l'acqua mi sembra fin troppo ghiaccia-«Oh,andiamo Tini,,cosa stai aspettando?»-dice Ruggero ridendo-«Dai sorellina buttati!»-mi grida Fran. Scuoto la testa e avanzo nell'acqua piano piano cercando di bagnarmi la pancia il meno possibile. Sento qualcuno alle mie spalle,non faccio in tempo a voltarmi che subito mi trovo immersa sotto l'acqua del mare. Quando spunto fuori trovo Jorge davanti a me-«Hola mi amorr»-dice afferrandomi i fianchi sott'acqua-«perché hai fatto così tardi?»-«Ehm...te lo dice più tardi in privato,okay?»-annuisco capendo di cosa si tratta e poi ci tuffiamo di nuovo raggiungendo gli altri a nuoto.
Alle cinque del pomeriggio ce ne andiamo dalla spiaggia e prenotiamo un tavolo per le 19:30 ad una pizzeria non poco distante dal mare.
Io e Fran torniamo a casa per farci la doccia e con noi viene anche Mechi.
Dopo esserci lavati e pettinate Mechi inizia il suo tour per il mio armadio: Lei adora abbinare i vestiti,disegnarli e anche creare nuovi outfit e ha deciso che dopo l'esperienza con Violetta ha deciso che farà un lavoro a contatto con il mondo della moda,oppure ha detto che le piacerebbe aprire una scuola di danza,teatro e canto.
Mechi si veste mi passa dei vestiti anche a me: un paio di pantaloni di jeans lunghi ,una camicia bianca a spalline lunga con una giacchetta nera di pelle sopra ed un paio Vans nere.
Ci sistemiamo entrambe i capelli: lei li lascia sciolti mentre io li lego in una coda bassa lasciando liberi due ciuffetti davanti,uno a destra e uno a sinistra;Mechi invece opta per un vestito di seta fuxia lungo fino al ginocchio. Per quanto riguarda il make-up io punto su un rossetto chiaro mentre Mechi utilizza un rossetto rosso per far risaltare le sue labbra;per quanto riguarda gli occhi entrambe utilizziamo eyeliner e un ombretto chiaro.
Alle sei e mezzo usciamo di casa e Mechi si mette alla guida.
«Mmh stavo pensando Tini»-esordisce la bionda al mio fianco guardandomi con la coda dello occhi-«a-a cosa?»-«non è che per caso ti sei fatta bella per qualcuno in particolare...»-«Ma cos-? Ahahah dai Mechi smettila»-«Uuuy pare che qualcuno qua sia innamorata pazza di un messicano»-«ahahah dai basta per favore,meglio accendere la radio così la smetti do farti strani pensieri...».
Quando arriviamo ci sono Rugg,Cande,Jorge e Facu che stanno parlando fra loro -«Ehyyyy»-saluta Mechi e tutti ricambiano il saluto-«Sentite,sono le sette e venti,il tavolo lo abbiamo fissato per le sette e mezza,va bene se io e Tini arriviamo un po' più tardi?»-dice afferrandomi la mano e facendola intrecciare con la sua-«certo,non c'è problema,noi vi aspettiamo dentro»-acconsente Ruggero,dopodiché tutti ci lasciano soli mentre io e Jorge ci avviamo verso la spiaggia .
«Allora Jorge,cos'hai da dirmi di tanto importante?»-chiedo incuriosita-«Ecco io....in realtà non so nemmeno da dove cominciare...»-«hai qualche problema? Non so,qualcosa che non va........ah no...Mmh....forse ho capito»-lo vedo abbassare la testa-«si tratta di Stephie?»-domando io e lui annuisce senza alzare la testa-«Ehy,Jorge,che cos'è è successo,che cosa ha detto?»-chiedo accarezzandogli i capelli come per farlo stare più tranquillo-«non che cosa ha detto...ma bensì che cosa ha fatto...»-«non-non capisco....in che senso?»-domando stavolta più preoccupata mentre lui congiunge le sue mani facendole intrecciare per poi alzare la testa e spostare lo sguardo su di me-«Beh ecco...lei ha...ha preso due biglietti per Los Angeles Martina,ha già programmato una vacanza là...e...ed io non ho potuto dirle niente perché appena sono tornato mi ha fatto trovare i biglietti sul tavolino,non ne sapevo nulla. Avrei voluto dirle come stanno le cose e invece...sono stato un vigliacco. Mi dispiace ..io...»-«No,no,shh,davvero Jorge,non devi preoccuparti...ti capisco,anche io non so come fare per dirlo a Peter ma fidati,un modo troveremo»-dico accarezzandogli la spalla mentre lui mi guarda sorridendo-«non so come tu faccia ma hai sempre la parola giusta al momento giusto,ti amo amore mio»-«anche io ti amo,tanto,tantissimo».
Jorge si avvicina lentamente al mio collo e fa in modo che io mi avvicini a lui -«Ragazzi a mangiareeeeeee!»-la voce di Ruggero ci interrompe-«Sempre puntuale come un orologio svizzero eh Rugg!»- gli urla Jorge ridendo.

Dopo cena facciamo una passeggiata per le vie della città parlando un po' fra noi.
Le parole di Jorge mi risuonano nella testa,so che ho detto che non doveva assolutamente preoccuparsi ma vorrei tenerlo qua con me,vorrei che Stephie e Peter non esistessero,vorrei gridare al mondo che lo amo.
«Jorge-lo chiamo e lui viene immediatamente verso di me-quando partirai?»-«fra due giorni»-risponde con un tono abbastanza triste,mi attira a sé,stringendomi fra le sue braccia come se finché non arriviamo ognuno alla propria macchina.
Sto per salire in macchina con Mechi quando Jorge mi prende per mano e mi trascina verso la sua auto per poi aprirmi la portiera-«Mmh...pare che tu sia richiesta da qualcun'altro»-dice la bionda con un sorrisino malizioso e tutti ci mettiamo a ridere.
Salgo in macchina mentre Jorge inserisce un CD di Ludovico Einaudi,un pianista europeo molto famoso,ed inizia a dirigersi verso casa mia.
Adoro quelle melodie suonate da Einaudi: sono così rilassanti,semplici ma allo stesso tempo trasmettono un sacco di emozioni.
Non parliamo per tutto il tragitto ma io non smetto di osservarlo con la coda dell'occhio,sembra molto pensieroso e preoccupato.
Quando arriviamo davanti a casa mia gli schiocco un bacio sulla guancia augurandogli la buonanotte e lui fa lo stesso.

«Tini aspetta»-lo sento chiamarmi proprio mentre sono sul punto di uscire-«Jorge? Jorge che c'è? »-rispondo in tono preoccupato-«lo...devo dirti una cosa».....

*Angolo Autrice*
Holiiiii❤️ volevo ringraziarvi per tutte le visualizzazioni alla mia storia,davvero grazie
e colgo l'occasione per dirvi che in questi giorni sarò in vacanza in Sardegna e non so se potrò aggiornare.

Jortini- Ascolta il tuo cuoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora