Quindicesimo

800 57 16
                                    

La settimana passò e il periodo di calore giungeva ormai al termine, per la prima volta in vita sua, shigaraki poteva dire di aver trascorso un calore in tranquillità, dopo il primo giorno, dabi aveva fatto di tutto per soddisfare i suoi bisogni, dal semplice portargli da mangiare e aiutarlo a fare una doccia, al coccolarlo e aiutarlo durante incubi o momenti di pieno sconforto, mai una volta l'ha lasciato solo, mai una volta l'odore di bruciato é tornato ad espandersi nella stanza, nonostante più di una volta si siano risvegliati annodati e più di una volta l'alpha e L'omega si sono legati fra di loro.
Ormai shigaraki sapeva che neanche un miracolo sarebbe bastato per non farlo rimanere gravido, ma continuava a rifiutare l'idea di poter avere un cucciolo, ignorava l'odore differente che emanava lui stesso, ignorava gli improvvisi sbalzi d'umore senza un motivo apparente, ignorava le voglie assurde di cibo che solitamente lo disgustava, evitava di riferire quello che provava e soprattutto evitava come la peste l'argomento con Dabi, soprattutto nell'ultimo periodo, quando non appena svuotava la mente, l'immagine di dabi che lo abbandonava, dopo essersi divertito, al suo destino, per una gravidanza non voluta, lo teneva sveglio notte e giorno e per quanto l'alpha in realtà fosse sempre pronto a rassicurarlo e a consolarlo, ormai lui, aveva deciso, sarebbe stato lui a lasciarlo, prima che il suo cuore si spezzasse nuovamente.

Erano sul letto, si erano da poco svegliati dopo l'ultima ondata di calore e shigaraki era stretto fra le braccia del suo Alpha mentre gli accarezzava i capelli, ma shigaraki era tutto fuorché calmo, doveva farlo, doveva farlo adesso, si strinse maggiormente a lui e dopo avergli posato un dolce bacio sul petto e ispirato il suo odore a pieni polmoni, sì staccò girandogli la schiena

S: "bene, il calore è finito, puoi andartene ci vediamo fra un mese"

L'alpha rimase totalmente piazzato dal suo tono freddo e rude, cosa aveva sbagliato?

D: "cosa?"
S: "il calore, la settima, è tutto finito, vattene"

Il silenzio tornò a troneggiare nella stanza, mentre l'alpha cercava invano di riavvicinarsi al suo omega che però continuava a respingerlo, il maggiore cercò comunque di mantenere il controllo e la sua voce era più calma del solito quando tornò a parlargli

D: "tomura... Non voglio andarmene, te l'ho promesso, sei il mio compagno, affronteremo qualsiasi cosa insieme"
S: "gli accordi erano precisi, dopo il calore te ne saresti andato, io ho la mia missione da portare avanti"
D: " e lo faremo...insieme... Tomura... Ti prego"

Shigaraki si rannicchió in posizione fetale, si stava mordendo le labbra a sangue pur di non dare sfogo alle lacrime che avevano iniziato a formarsi nei suoi occhi.

S: "vattene"
D: "no, guardami"

Ma shigaraki rimase di spalle, non poteva affrontarlo... Lui non voleva.
Dabi lo afferrò per una spalla e fatto girare incastonó gli occhi nei suoi.

D: "guardami negli occhi e dimmi che vuoi che me ne vada... Se è davvero quello che vuoi... Lo farò... Ma... Tomura... Non hai bisogno di fuggire... Tomura, lasciati amare"

L'alpha poteva percepire la paura e la frustrazione nell'odore dell'omega, ma anche senza, poteva dire per certo solo guardandolo che era combattuto, però non voleva forzarlo, voleva che fosse lui a decidere di stare al suo fianco, voleva che fosse lui a rendersi conto che non doveva più scappare, non aveva bisogno di nascondersi o mentire e se per farglielo capire, avrebbe dovuto andarsene, l'avrebbe fatto.
Un groppo si formò in gola al minore e una morsa gli strinse lo stomaco, non riusciva a reggere quello sguardo, non riusciva a sopportare quel peso... Lui...lui voleva amarlo, avrebbe voluto con tutto sé stesso poter fregarsene di tutto e passare il resto della sua vita con il suo Alpha, ma, non poteva, uno come lui non avrebbe mai potuto concedersi una vita così fiabesca, uno come lui non avrebbe mai potuto riceve amore.
Prese un profondo respiro e andando contro tutto quello che il suo cuore gli stava urlando, Fissó gli occhi in quelli del maggiore e mentre le lacrime scorrevano copiose, disse l'unica parola che non avrebbe mai voluto pronunciare

S: "vattene"

A quel punto l'alpha sospirò, lo strinse un ultima volta fra le braccia e per l'ultima volta lo baciò con estrema dolcezza...

D: "é stato bello amarti Tomura... Ci vediamo fra un mese"

Detto questo, si alzò dal letto, si infilò la maglia e i pantaloni, diede un rapido sguardo alla sua giacca accantonata ai piedi del letto, ma decise di lasciarla e dopo aver guardato per un ultima volta il suo compagno uscì da quella stanza e in seguito dal portone d'ingresso.

Rimasto ormai solo, L'omega scaricó tutta la tensione accumulata, iniziò a dare libero sfogo alle lacrime e ai singhiozzi, mentre urli strazianti riempivano la stanza... Ormai aveva deciso, l'aveva fatto per il bene di tutti... Allora perché... Perché si sentiva come se nulla avesse più senso, perché si sentiva così vuoto, perché l'aveva lasciato andare via?
Affogato dalla disperazione shigaraki afferrò la giacca del compagno e dopo essersela avvolta addosso cercò di percepirne ogni traccia di lui, finché sfinito, dal dolore e dal pianto, non si addormentò nuovamente, stanco di tutto quello che lo circondava.

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Animal Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora