Capitolo 13

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Feci una giravolta e mi guardai allo specchio. Ero molto soddisfatta con il vestito che avevo scelto. Non vedo l'ora di andare all'appuntamento. Non sono mai stata piena di appuntamenti quindi ero molto felice. Ho un buon presentimento per quanto riguarda Jun, mi sembra un ragazzo per bene.

Alle 19 in punto suonò il campanello e mi precipitai verso l'entrata per aprire la porta. Sorrisi gioiosa salutandolo. "Hey, da quanto tempo" disse offrendomi un suo braccio.

"Già," risposi allacciando il mio braccio con il suo. "Dove stiamo andando?", chiesi curiosa.

"Pensavo che sarebbe stato carino cenare ad un ristorante qui vicino. Così possiamo camminare", suggerì lui guardandomi dolcemente.

"Certo", esclamai felice. Aveva scelto una pizzeria a pochi minuti dalla mia casa.

"Sei mai stata qui prima d'ora?", chiese mentre ci sedevano ad un piccolo tavolo all'angolo del ristorante.

"No, mi sono trasferita qui qualche settimana fa. Quindi non ho visto molto" spiegai e lui sembrò sorpreso.

"Oh, dobbiamo fare qualcosa a riguardo. Posso mostrarti i dintorni, se vuoi" sorrise.

"Si, mi piacerebbe molto" concordai pensando ai momenti che passeremo insieme.

Mi guardai intorno e notai i dettagli del posto. Era molto carino e i mobili erano perfettamente adatti al tipo di pizzeria. Era un luogo perfetto per un appuntamento romantico. E non sapevo come o perché, ma continuavo a pensare come sarebbe stato andare qui con Jungkook. Perché stai pensando ancora a lui. Toglitelo dalla testa. Mi sgridai da sola, devo smetterla.

Scossi la testa e mi concentrai completamente su Jun. "Volevo chiederti perché ti sei trasferita qui, se non ti dispiace" disse veramente interessato.

"Ah, non è un segreto" risposi apertamente e gli raccontai tutto.
Spendemmo il resto della serata a parlare e a ridere in compagnia uno dell'altro.

Ma c'era qualcosa nella mia testa. E non riuscivo a scacciarla via. Non sentivo nulla. Non provavo nulla quando mi sfiorava il braccio, non avevo le farfalle nello stomaco quando mi guardava negli occhi. Riuscivo a vederlo solo come amico. Cercai di negarlo nella mia testa ma, in fondo, sapevo che non avremmo avuto speranze insieme.

Stavamo camminando fianco a fianco e non volevo che questo momento finisse mai. Mi sono divertita molto con lui ed ero a mio agio. Faceva freddo e cominciai ad avere un pò di brividi, dato che avevo solo una giacca leggera con me.

Lui lo notò e si tolse immediatamente la giacca. "Ecco, prendi questa", disse passandomela.

"No, no. Tu morirai di freddo" rifiutai.

"Dai sù, mettila", protestò sorridendo mettendomi la giacca intorno alle spalle. Sorrisi tra me e me. Era così dolce con me, ma sapevo che non sarei mai stata in grado di dargli quello che si meritava veramente.

Arrivammo davanti alla mia casa in silenzio. Non sapevo cosa dire ma non volevo lasciarlo così.

"Allora, vorresti ripetere questa uscita?", chiese con fare timido, grattandosi il retro del collo. Annuii sorridendo.

"Forse puoi farmi vedere i dintorni. Mi piacerebbe vedere i tuoi posti preferiti" suggerii togliendomi la sua giacca.

"Si, buona idea" disse guardandomi.

"Grazie" sussurrai ridandogli il cappotto.

"Vai dentro ora, prima di congelarti" esclamò ridendo.

"Ok, ciao allora" dissi ma prima di andarmene lo abbracciai velocemente.

"Ciao, Y/N"

Arrivai al piano di sopra e mi sdraiai comodamente sul letto. Non sapevo come, ma lui mi aveva fatto sentire bene con me stessa. Sorrisi come una ragazzina che aveva appena ricevuto un lecca-lecca. all'improvviso però sentii un bussare persistente alla mia finestra.

"Jungkook!" sussultai scioccata quando lo vidi sul mio balcone.

"Sei impazzito?" chiesi aprendo la porta-finestra e facendolo entrare, "Mi hai fatto prendere un colpo"

Lui alzò le spalle e si accomodò sul letto.
"E, come è andato il tuo appuntamento?" chiese sarcasticamente guardandomi con miseria.

"Sei arrabbiato perché non sono riuscita a studiare con te?" risposi, cercando di trattenermi.

Lui mise il broncio e alzò gli occhi al cielo. "Non importa, lascia stare" disse lasciandosi cadere sul letto.

"Aspetta, Jungkook. Che stai facendo?", chiesi confusa dato che avevo intenzione di andare a letto presto.

"Mi sto sdraiando", rispose innocentemente.

"Non puoi stare qui", dissi ridacchiando, "Io devo andare a dormire, è già tardi"

Lui sbuffò e si spostò sul lato. "Se vuoi che me ne vada, devi promettermi una cosa" esclamò guardandomi.

"Ok.." esitai ricambiando lo sguardo.

"Devi studiare con me domani" era molto serio.

"Si, te lo prometto" dissi sorridendogli, nessun problema per me.

"Ora vai via" continuai spingendolo verso la finestra. I miei genitori non si erano accorti di nulla, ma sono sicura che a loro non piacerebbe sapere che dei ragazzi siano nella mia stanza a quest'ora.

"E ricordati, non puoi apparire dal nulla solo perché i nostri balconi sono a due metri di distanza"

Lui ridacchiò in risposta e mi sorrise divertito. I suoi occhi brillarono e saltò sul suo balcone.
"Dormi bene" disse facendo l'occhiolino, lasciandomi agitata.

Guardai il cielo notturno. Che cosa dovrei fare con lui?

[Angolo Traduttrice: Hey! Per farvi rimanere sempre aggiornatx con eventuali aggiornamenti delle mie storie/traduzioni, ho deciso di aprire un account su twitter dove pubblicherò le date ed alcuni pezzi presenti nelle storie :) Inoltre potrete scrivermi per qualsiasi cosa, mi piacerebbe conoscervi meglio <3 (twt: @/bbenedettax) Inoltre, se avete qualche storia in inglese che vorreste tradotta, scrivetemi il titolo e contatterò l'autrice!]

The boy next door | traduzione italiana |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora