Capitolo 15

41 3 0
                                    

Chiusi la porta dietro di me e sospirai. Rifiutare Jun è stato più difficile del previsto. Sarebbe stato bello se ci fosse stato qualcuno per parlare ora. Andai in stanza pensando di scrivere a Soojung. Ma non volevo disturbarla quindi i miei occhi vagarono automaticamente fino alla finestra di Jungkook.

E quello che vidi mi spezzò il cuore. Stava baciando una ragazza senza aver chiuso le tende. Mi morsi il labbro inferiore e chiusi di fretta le tende per non vedere la scena.

I miei occhi erano colmi di lacrime e mi lasciai cadere sul pavimento. Non sapevo perché mi faceva così male guardarlo con un'altra ragazza. Forse pensavo che fosse cambiato. Per il mio bene. Perché dovrei pensare una cosa del genere? Perché gli interesserebbe una persona come me? Ero un'idiota.

Mi alzai asciugandomi le lacrime, dovevo sbarazzarmi dei miei sentimenti per Jungkook.
Non cambierà mai, rimarrà il solito playboy che interferisce con il mio cuore. Questa sarà l'ultima volta che piangerò per lui.

Quando mi sveglia mi sentii una persona nuova. Decisi di usare il weekend per rimettermi in sesto e pianificare alcuni progetti che avevo in mente. Ignorai Jungkook, lasciandolo da solo con i suoi studi, lui mi aspettava davanti alla porta.

"La smetti di ignorarmi, Y/N!" disse incrociando le braccia al petto mentre mi guardava arrivare verso di lui. "Sei per caso arrabbiata con me?" chiese in risposta al silenzio.

"Forse dovresti smetterla di darmi fastidio e tornare dalle tue tipe" risposi secca, lasciandolo sbalordito.

"Hey, che hai fatto?" chiese confuso seguendomi.

"Non voglio parlare con te" dissi freddamente camminando di fretta.

"Il tuo appuntamento non è andato bene?" continuò, cercando di capire cosa non andasse.

"Ho detto che NON VOGLIO PARLARE CON TE" sbottai uscendo per andare a scuola.

Lui smise di camminare e mi guardò sconcertato. Non riusciva minimamente a capire che cosa stesse succedendo. Nemmeno la connessione che c'era con quello che era successo tra lui e quella ragazza ieri.

A scuola riuscii a non incrociarlo e mi concentrai sulle lezioni. Taehyung e Soojung mi aiutarono molto a sorridere e divertirmi. Non mi chiesero nulla, volevano solo rallegrarmi. E ce l'hanno fatta.

Sulla via del ritorno, Jungkook si avvicinò a me, gli donai un piccolo sorriso.

"Posso parlarti ora?" chiese con una risata, notando che ero di buon umore.

"Dipende che cosa vuoi dire" risposi sfacciata.

"Y/N mi serve ancora il tuo aiuto per quel test. Per favore" io sospirai e aprii il cancello di casa.

"Ok, vieni a casa mia tra 15 minuti" mi arresi. E dopo ciò, passammo un altro pomeriggio a studiare e scherzare insieme.

Quasi mi dimenticai dell'incidente di venerdì sera, ma il suo telefono squillò e i brutti ricordi riaffiorarono ancora una volts. Lui aggrottò le sopracciglia guardando lo scherzo e sospirò.

"Scusa Y/N" si scusò alzandosi "Devo andare" annuii.

"Sai dov'è la porta"

Non gli sfuggì la leggera rabbia che trapelava dalle mie parole, ma si limitò ad annuire rassegnato andandosene.  Sentii le lacrime nascere dentro di me e scossi la testa con forza.

"No, no, no. Non piangerò. Non ne vale la pena" sussurrai. Dovevo trovare un modo di andare avanti, velocemente.

E trovai un modo, molto semplice. Lo aiutai con i suoi studi e riuscii a passare il test. Dopo l'esame continuammo ad essere buoni amici dato che comunque eravamo pur sempre vicini di casa e vi trovavamo bene in compagnia. Ma sapevo come sbarazzarmi dei miei sentimenti. Iniziai ad uscire con alcuni ragazzi che incontravo nelle discoteche.

All'inizio pensavo che fosse un'ottima idea ma nemmeno le relazioni mi aiutarono a dimenticare Jungkook. Passavo solo da una rottura ad un'altra. E Jungkook doveva affrontare le conseguenze. Proprio come questo venerdì sera.

Ero ad una festa con il mio ragazzo attuale Cho, che durante la stessa sera divenne mio ex. Quella notte non andò come pianificato, ma quando Cho me lo chiese io lo considerai.

Mentre stavo pensando ad unirmi, i miei occhi si fermarono automaticamente alla buia stanza di Jungkook. Appena notai di star pensando a lui, accettai subito l'invito. Farei di tutto per farmelo passare dalla testa.

Per dimenticare i miei problemi bevvi molto, troppo. Mi sentii molto male e volevo andare a casa con Cho, ma non riuscivo a trovarlo. Chiesi in giro e molti invitati dissero di averlo visto con un'altra ragazza. Decisi quindi di andare al piano di sopra a controllare e lo trovai lì a tradirmi. Come il mio ultimo ragazzo.

Ero troppo ubriaca per piangere ma sentii come il mio cuore stesse annaspando. Prima di andarmene feci un altro giro di shot, per essere sicura di estraniare tutta la sofferenza per un altro pò.

Inciampai balbettando qualche frase assurda e tornai a casa. Cercavo le chiavi ma non riuscivo proprio a trovarle a causa della visione poco chiara.

"Ah, dannazione" sbottai decidendo di suonare il citofono, ignorando cosa potrebbero pensare i miei genitori.

Nel momento in cui suonai il campanello, capii di aver fatto uno sbaglio enorme.

"Questa non è casa mia" mormorai confusa, per poi vedere Jungkook all'ingresso.

"No, non è la tua" disse scuotendo la testa "E sono le due di mattina"

"S-scusa" risposi, stavo gelando. Lui lo notò e mi invitò ad entrare.

"Perché l'hai fatto di nuovo?" chiese disperato, posizionando una ciocca di capelli dietro il mio orecchio.
"Perché ti stai facendo questo?"

Ma non risposi perché mi addormentai di colpo.

The boy next door | traduzione italiana |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora