Capitolo 3.

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Ormai era ora di pranzo, e visto che avevamo fatto una colazione abbastanza abbondante, abbiamo deciso di uscire un po' più tardi per mangiare fuori; infatti adesso c'eravamo cambiati tutti: io indossavo una gonna nera aderente e un top rosa, Kyle dei jeans e una maglietta azzurra e Thomas dei jeans neri con una maglietta aderente bianca.
Decidemmo di prendere la macchina di Thomas, io nei sedili posteriori, mentre i due amici davanti non fecero altro che chiacchierare e ridere rumorosamente per tutto il tragitto; abitavamo in periferia, per questo ci stavamo un po' di tempo per arrivare in città, circa una mezz'oretta. Abbiamo deciso di andare direttamente lì perché poi sulla sera ci sarebbe stata una festa a casa di un amica di Kyle. Non ero molto una ragazza da feste, ma ogni tanto anche io avevo bisogno di bere, di un po' di svago... e poi con loro due ero sicura che sarei stata al sicuro.
Ogni tanto durante il tragitto mi sentivo addosso gli occhi di Thomas, che mi osservavano dallo specchietto, ma decisi di ignorarlo e volgere lo sguardo fuori dal finestrino, chiudendomi in me stessa come accadeva ormai più abitualmente.

Arrivammo in un locale carino e accogliente, ci andavamo spesso. Dopo aver parcheggiato ci siamo direttu al suo interno, venendo inondati da un odore dolce di caramello; mi guardai intorno, per poi seguire mio fratello a un tavolo in fondo, mentre sentivo la presenza di Thomas dietro di me. Ci accomodammo in un tavolo a tre <c'è un odore così buono di caramello qui dentro... se come dolce non hanno la crème brûlée mi incazzo> mormorò Thomas di fronte a me... sorrisi e lui inarcò un sopracciglio <cosa ridi? vedi che sono serio. vorrà dire che non te ne farò assaggiare nemmeno un cucchiaino> <sei veramente un bambino Thomas> dissi sorridendo <... e comunque ho i soldi per prenderne una porzione solo per me> continuai, facendolo zittire. Presto arrivò il cameriere per prendere le ordinazioni <allora... avete deciso cosa prendere?> chiese con il taquino e la penna in mano <per me un cheesburger con extra formaggio> ordinò Kyle <anche per me... con contorno di patatine> riprese Thomas <per me un panino con pollo e contorno di patatine> decisi <e da bere?> <per noi due birre> ordinarono i ragazzi <per me una limonata> <perfetto grazie, presto arriva il beveraggio> si dileguò il cameriere <e poi sarei io il bambino...> mi derise Thomas alla mia scelta sulla bibita <gnegnegne>.
<siete così noiosi...> sbuffò Kyle <non vedo l'ora di andare a quella festa stasera e ubriacarmi... magari farmi qualche ragazza> <qualche?> storsi il naso; ammiccò un sorriso.
<e tu amico?> si rivolse a Thomas dandogli una pacca sulla spalla <sei pronto a rimorchiare qualche ragazza? è da un po' che non ti vedo con qualcuna> <strano...> risposi io al posto suo <... non si fa perdere mai un'occasione del genere>. Thomas mi guardò intensamente, senza dire niente, e nel frattempo arrivarono le bibite e il cibo... così l'argomento finì lì.

Avevamo appena ordinato il dolce quando sentimmo una voce squillante esclamare <Tommy!> Tommy? corrucciai la fronte e presto venni invasa da una massa di capelli biondi che si fiondavano su Thomas. Ma cosa...
<ciao, da quanto non ci si vede> ammiccò la ragazza sedendosi sulle sue gambe, non dopo avergli lasciato due baci sulle guance <ciao Tiffany> rispose quasi... imbarazzato? Mi presi qualche secondo per osservarla, rendendomi conto che nemmeno si era accorta della presenza mia e di mio fratello. Indossava una magliettina aderente che le risaltava l'abbondante taglia di seno e una gonna rosa fin troppo corta, che si alzava sempre di più quando si muoveva sulle gambe di Thomas; mentre lui non accennava a fare il minimo sforzo per togliersela dalle gambe... forse gli piaceva.
<che ci fai qui?> riprese Thomas mentre si muoveva a disagio sotto di lei <ero qui con le mie amiche...> inizia indicando un gruppetto di ragazze fuori dal locale ad aspettarla <e ti ho visto qui, perciò con l'occasione volevo chiederti se ci sarai alla festa di stasera a casa di Cassie> sorrise giocando con i suoi capelli biondi <ehm si... ci eravamo già organizzati per venire con Kyle e Rose> disse mandandoci un'occhiata, al che la bionda si girò nella nostra direzione finalmente rendendosi conto della nostra presenza, quasi con una finta espressione sorpresa <oh ciao scusate... che sbadata non vi avevo visti> <ciao Kyle> si alzò dalle gambe di Thomas e si sbilanciò verso mio fratello dandogli un bacio sulla guancia <ciao Tiffany, come stai? non preoccuparti che stasera ci penso io a portare Thomas alla festa> le fece un occhiolino ammiccando un sorriso di chi la sapeva lunga, poi la ragazza si girò verso di me <ehm ciao...?> <Rose, la sorella di Kyle> risposi con un finto sorriso stringendole la mano curata, con delle ungie laccate di rosa <oh, ciao io sono Tiffany... non sapevo che Kyle avesse una sorella> <ora lo sai> risposi infastidita <comunque...> continuò girandosi e sbattendomi la sua lunga chioma di capelli sulla faccia <... adesso devo andare che ci sono le mie amiche ad aspettarmi fuori, quindi ci vediamo stasera ok?> sorrise smagliatamente salutando Thomas con un bacio sull'angolo delle labbra.

Se ne andò sculettando verso l'uscita, su degli stivali dello stesso colore della gonna.
Abbassai lo sguardo sulla mia crème brûlée, che era arrivata mentre Tiffany si intratteneva con noi, e iniziai a pilucchiarla con il cucchiaino, mangiandola lentamente... ormai nemmeno mi andava più, mentre mio fratello ci si fiondò praticamente, divorandola in poco tempo; gettai un'occhiata a Thomas, che adesso si era ricomposto e seduto correttamente verso la tavola, mangiando tranquillamente la sua crème brûlée.
<Tommy, eh?> lo provocai senza guardarlo, mi osservò a lungo <è solo una che vuole portarmi a letto...> sbuffò <e le rode che ancora non me la sono scopata> <beh che aspetti?> interviene Kyle <è una bellissima ragazza, che hai da perdere? anzi, ci guadagni> sghignazza; Thomas accenna un sorriso. <che hai Rose? nonfinisci il tuo dolce?> mi chiede stranito mio fratello guardando la mia crème brûlée quasi intera <no... non mi va più> <woo la cosa è grave... tu che lasci un dolce? pf> continua prendendosi la mia porzione per mangiarla <sei proprio un pozzo senza fondo> <beh questi muscoli non si mettono sù solo andando in palestra> sorrise sfoggiando il suo bicipite muscoloso> alzai gli occhi al cielo <sei proprio montato, a volte mi verrebbe voglia di prenderti a schiaffi> <tanto non mi faresti niente> risponde con la bocca piena; e in tutto ciò Thomas con la testa altrove nemmeno stava seguendo il nostro battibecco, se ne stava lì, sulla sedia forse un po' troppo piccola per lui, e pensava... sentivo i suoi pensieri affollarsi fino a qui.

Al limite dell'ignoto piacereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora