Capitolo 4. (pt.1)

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Dopo il pomeriggio passato in giro per la città, arrivò presto l'orario della festa, per cui adesso ci trovavamo nel giardino di un'enorme casa, gremita di gente.
La musica era così forte che si mischiava tra i miei pensieri, anche l'omino triste seduto comodamente nella mia testa tra poco si mette a ballare... o a farmi perdere l'uso dei timpani per non sopportare questo chiasso... odio tutta questa confusione, tutta questa gente qui affollata. Già dal giardino si può notare gente ubriaca, che fuma erba, o che limona duro dietro gli alberi; mentre mio fratello non perde tempo ad entrare dentro, e Thomas lo segue, non prima d'avermi mandato un'occhiata d'avvertimento <ci vediamoin giro>.

Mi incamminai tra la folla, persone che ballavano, persone che bevevano, che si baciavano. Una forte puzza di alcool mi riempiva le narici e delle deboli nuvole di fumo riempivano la stanza; storcendo il naso andai verso il bancone a prendere qualcosa da bere e mi scolai uno shottino di tequila... ci vuole per iniziare la serata.
Mentre mi verso un drink e dimeno i fianchi a ritmo di musica, vedo all'angolo della stanza mio fratello che già si è dato da fare, con una biondina che palpeggia e a cui divora le labbra... ew, tra poco si riprodurranno davanti a tutti, e infatti poco dopo li vedo dirigersi per mano verso le scale per andare al piano superiore, già immagino per fare cosa. Nel frattempo sorseggio il mio drink, e ne lecco dalle labbra il sapore dolce, ma il mio sguardo si ferma su una persona in particolare, che conosco molto bene, nella stessa visuale di dove avevo adocchiato Kyle.

Vedevo Thomas, che si baciava con Tiffany... e la baciava come chi di quel bacio ne avesse bisogno, con foga, stringendo con le mani le sue natiche, quasi a volersi dimenticare qualcosa sostituendola con qualcos'altro; spostai lo sguardo, certa che presto avrebbero fatto la stessa fine di mio fratello con quella ragazza, scolai il mio drink e mi buttai in pista. So che siamo così amici da essere quasi fratelli, e che non dovrei essere gelosa delle ragazze che si scopa, ma non pensavo che avesse significato meno di niente quella volta sul divano. Comunque gettai Thomas in fondo ai pensieri e cominciai a ballare, a strusciarmi su qualche corpo... mi lasciai andare, mentre l'alcool girava sul mio corpo facendomi sentire sempre più leggera.
Purtroppo è quello che fa la mia mente quando c'è qualcosa che non va: ignora il problema, fa finta di niente, fino a trovare il momento adatto per affrontarlo.
Sentì delle grandi mani sui miei fianchi, un respiro che sbatteva sul mio collo e un'evidente erezione che spingeva sul mio culo, mi girai e mi trovai davanti ad un ragazzo davvero molto attraente, con dei riccioli castani che gli ricadevano sugli occhi scuri, quasi di un nero pece, così profondi che mi fece sospirare; sorrise <ciao!> si avvicinò al mio orecchio per farsi sentire, a causa della musica forte <sono Blake> lasciò tra le sue labbra carnose, sfiorandomi la pelle <io sono Rose> risposi a questo ragazzo carinissimo, forse non sarebbe stato male passare la notte con lui <sei qui da sola?> mi chiese, mentre continuavamo a ballare, sempre più vicini, i nostri corpi si accarezzavano, si toccavano, si strusciavano l'uno contro l'altro facendo trasudare quest'attrazione sessuale che era evidente provassimo l'una per l'altro <no, sono qui con mio fratello e un suo amico, ma già mi hanno lasciata da sola> accenna un sorriso sghembo <perfetto, adesso ci sono io a farti compagnia> <si... perfetto> risposi in un sussurro osservandogli le labbra e avvicinandomi in punta di piedi ad esse, lui non perse tempo, con una mano mi afferrò per i capelli e fece scontrare le nostre labbra, e mentre mi stringeva possessivamente il fianco, io mi divertivo a giocare con i suoi riccioli; le nostre labbra si accarezzavano, le lingue esploravano, con così tanta foga da morderci. Ci staccammo dopo un tempo indefinito, con il fiatone, mi presi di coraggio con l'intento di distrarmi da altro e gli chiesi <ti va se beviamo qualcosa e ci spostiamo a casa tua?> sorrise, aveva un sorriso bellissimo <certo piccola, vieni> mi prese per mano e si incamminò verso l'uscita <scusa non prendiamo prima qualcosa da bere al bancone?> lo fermai <no, possiamo bere qualcosa a casa mia, tu pensa ad avvisare con chi sei venuta che non ti troverà almeno fino a domani mattina> ammiccò, continuando a camminare con la mia mano sulla sua.

Arrivati in macchina, lo guardai di sfuggita mentre metteva in moto e mi affrettai a scrivere un messaggio veloce a mio fratello, dicendogli che ero con un'amica e che sarei tornata l'indomani. Gli avrei raccontato la verità quando ci saremmo rivisti, tanto è molto apprensivo su queste cose, però per farlo stare tranquillo preferisco nasconderglielo per questa sera. Posai il telefono e spostai lo sguardo su Blake, il suo profilo si confondeva con la notte, la mascella squadrata lo rendeva così virile che fremevo tra le gambe. Il suo nome lo rispecchiava proprio, nell'aspetto e nell'animo. <quanti anni hai?> gli chiesi <25, tu?> ricambiò dopo avermi guardata per un attimo, con le mani ferme sul volante <21>, mi piaceva che fosse più grande di me, inoltre era così alto rispetto a me, mi superava sicuramente di almeno 20cm; sembrava un ragazzo molto maturo, non un ragazzino, e forse anche un po' introverso e tenebroso. Certamente catturava la mia attenzione.

La macchina rallentò <eccoci, siamo arrivati> sentenziò spegnendo il motore, si strofinò le mani sui jeans e scese, invitandomi a fare lo stesso, mi venne incontro, e mi poggiò una mano dietro la schiena per condurmi verso il suo appartamento, dovevamo salire al terzo piano. Ci trovavamo in una bella zona, un condominio carino dipinto di bianco e grigio, ma con delle accoglienti illuminazioni.
Mentre entravamo dentro l'ascensore, improvvisamnete mi venne addosso, sovrastandomi mi sbattè al muro prendendomi in braccio, mi baciò con così tanto bisogno e ardore che dovetti reggermi alle sue spalle ampie, e gli circondai la vita con le gambe, ricambiai il bacio accarezzando la sua lingua, sapeva di buono; non appena sentimmo il "tin" dell'ascensore, mi fece scendere, e lo seguì fino al suo appartamento, mentre io frastornata lo seguivo, girò la chiave e mi fece entrare per prima <prego, poggia pure le tue cose sulla panca e raggiungimi in cucina, puoi accomodarti sulla penisola>.
Posai la borsetta sulla panca e poi lo raggiunsi, sedendomi su una sedia sulla penisola <vino rosso o bianco?> mi chiede <rosso, se per te va bene> <e rosso sia> disse prendendo una bottiglia e due calici, versandone all'interno un'abbondante quantità, mi porse il bicchiere <a questa nuova conoscenza> esordì per un brindisi alzando il bicchiere <a questa nuova conoscenza> copiai facendo scontrare i bicchieri e poi bevendo un sorso del contenuto, ne assaporai il gusto fruttato e poi spostai la mia attenzione su Blake, era così attraente... mentre deglutiva il liquido scuro io osservavo il suo pomo d'adamo fare su e giù; poi mi venne incontro. Posò il bicchiere sul ripiano e mi divaricò le cosce con le mani, mettendosi con il corpo tra le mie gambe, e facendomi sentire sull'intimità la sua erezione così dura, sospirai guardandolo negli occhi, si abbassò al livello del mio viso e cominciò a baciarmi e mordicchiarmi il collo, mentre ansimavo debolmente sul suo orecchio e accarezzavo il suo petto; mi afferrò per i fianchi stringendoli tra le sue mani e mi alzò fino a farmi sedere sulla penisola, gemetti appena a contatto con il marmo freddo sulle mie cosce e gli strinsi i capelli tra le dita, mentre si spingeva verso di me con il suo corpo possente, continuando a baciarmi, a farmi ansimare con la sua bocca che non lasciava libero un lembo di pelle accaldato dal suo tocco. Gli tolsi la maglia facendola scorrere verso l'alto e poi lentamente ci spogliammo di tutto...

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Angolo autrice:
Ciao lettori e lettrici, scusate se mi prendo questo spazio, ma volevo solamente consigliarvi di aspettare il prossimo capitolo, perché Rose e Blake passeranno veramente una bellissima notte insieme... e chissà se il giorno dopo Thomas sarà contento.

Al limite dell'ignoto piacereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora