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Che ansia.
Stringo la mano di Matteo prima di scendere in campo contro l'Inghilterra.
Noi due oggi non siamo tra i titolari, ma staremo in panchina insieme agli altri nostri compagni.
I tifosi inglesi fischiano il nostro inno, sono tantissimi, lo stadio è una bolgia, ma nessuno di noi ha paura.
So che giocheremo una finale difficile e l'Inghilterra è una squadra forte, ma sono in un certo senso convinto che andrà bene.
A pochi minuti arriva il primo goal, ma è degli inglesi.
Matteo porta una mano ai capelli sconsolato, ma i ragazzi in campo non sembrano voler mollare.
Si conclude il primo tempo, uno a zero per l'Inghilterra.
Torniamo nello spogliatoio e il mister si mette in mezzo a noi.
-Ragazzi, state giocando meglio di loro-
Tutti lo guardano.
-Fatemi dire una parolaccia per una volta, hanno avuto un gran culo- dice facendoci ridere -dovete solo concludere, giocate come avete sempre fatto, va bene?-
Io e i miei compagni annuiamo.
-Dai, vinciamo sto europeo-

L'arbitro fischia l'inizio del secondo tempo.
Finalmente arriva il goal per l'Italia.
Tutti ci abbracciamo. Si sente un boato dalla curva.
Matteo mi chiama.
-Se stasera vinciamo lo diciamo, va bene? A tutti quanti-
Io sorrido e lo abbraccio.
So che stasera vinceremo, me lo sento.

Il mister effettua alcuni cambi e mi fa entrare in campo.
Manuel, calmati, è tutto a posto, pensa a quello che ti ha detto Ciro "tu stai troppo ansioso, t'a dda rilassà".

Il secondo tempo finisce con un pareggio, si faranno i supplementari, che iniziano in pochi minuti.
Anche questi restano sull'uno a uno, quindi si andrà ai rigori.

Il primo è per Berardi, che la manda a segno.
Parte Kane per l'Inghilterra e Gigio non riesce a contenerlo.
Poi è il turno del gallo che viene contrastato da Pickford.
Maguire segna per l'Inghilterra.
Leo ci regala un altro punto e Rushford, dopo di lui, sbaglia.
Berna si posiziona davanti al dischetto e segna, poi è il turno di Sancho, che viene contenuto da Gigio.
L'ansia m'invade le mebra, non capisco più niente, so solo che se Jorgigho segna vinciamo.
Purtroppo Pickford lo contrasta, quindi ora sta tutto nelle mani di Gigio, se para questa siamo campioni d'Europa.
Saka parte e Gigio vince il duello.
Tutti corriamo verso di lui per abbracciarlo, all'inizio non si rende conto di ciò che ha fatto, ma poi realizza e si mette a festeggiare insieme a noi.
Matteo mi raggiunge, lo prendo in braccio e lo faccio girare, appoggiando la fronte alla sua.
-Bravo- mi dice, e io non riesco a sentirlo, ma leggo il suo labiale.
Aspettiamo che gli inglesi prendano le loro medaglie per poi iniziare ad essere premiati.
Stringo in mano la medaglia e mi posiziono tra i miei compagni che festeggiano.
Giorgio prende la coppa e la porta in mezzo a noi.
La alziamo tutti insieme, come una famiglia.
Matteo mi prende il viso tra le mani e mi bacia, senza preavviso, finalmente davanti a tutti.
Sorrido sulle sue labbra, era da tanto che aspettavo questo momento.
Dopo qualche foto, andiamo ad alzare la coppa sotto la curva italiana, accompagnati dalle urla dei tifosi.
Matteo mi salta addosso e mi butta praticamente a terra, baciandomi.
Un fotografo cattura il momento e ci fa un sorriso.
-Can I keep it?- ci chiede, con gentilezza.
-Sure, publish it, please- rispondo molto semplicemente.
Lui annuisce e se ne va.
-Ma come siamo bravi in inglese- mi prende per il culo Matteo.
-Perché tu saresti stato capace a dirglielo?-
-Il grande Pessina sa fare tutto-
-Mamma quanto te la meni, ora non è che perché stai con un figo come me te la puoi tirare così eh-
-Non posso? Il grande Pessina fa quello che vuole-
Entrambi ridiamo e torniamo a festeggiare coi nostri compagni.

_Run_Pesina&Locatelli_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora