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17 aprile 2021.

<<quindi adesso dimmi cosa preferisci fra thé alla pesca e thé al limone>> dice lia a vinnie mentre sta sul letto di quest ultimo
<<mh e se ti dicessi che non te lo voglio dire? >>risponde
<<me lo dici oppure vado via>>
<<allora intanto tu non ti muovi>>dice lui fiondandosi sopra la ragazza e immobilizzandola
<<rispondi>> continua lia piazzando un ginocchio proprio in mezzo alle gambe del ragazzo pronta a lanciargli un calcio
<<thé al limone>> risponde il ragazzo
<< vai a fanculo e rimanici grazie>> esclama lei, mentre vinnie si avvicina per lasciarle un bacio sulle labbra ma lei intercetta i suoi movimenti e si sposta,il ragazzo la guarda e mette il broncio
<<no no, non provarci nemmeno, 1 ti piace il thé al limone, 2 ti ho detto che non voglio correre, perche credo che sia stato solo.. >>dice lei alzandosi dal letto ma si blocca quando vede l'espressione di vinnie cambiare
<<quindi per te é stato un errore? >> chiede lui, le vene del suo collo iniziano a gonfiarsi, le sue mani si stringono a pugno e i muscoli sono tesi
<<i-insomma credo di si>> continua a voce piu bassa
<<ah va bene! >> dice vinnie alzandosi a sua volta per mettersi davanti alla ragazza
<<eravamo ubriachi! non eravamo a conoscenza di quello che stavamo facendo! >> esclama lia
<<peró vedo che la seconda volta non ti é dispiaciuta!>>

silenzio.

<<okay ho capito... >> dice la ragazza mentre prende la borsa <<ciao>> continua chiudendosi la porta della camera di vinnie alle sue spalle.
non aveva idea di sarebbe potuta andare, aveva bisogno di conforto, di un abbraccio o forse due quindi svolta l'angolo dirigendosi verso la casa di effie.

le lacrime iniziano a rigare le gote rossicce delle ragazza mentre continua a camminare tremando a causa dell'aria gelata che le sbatte addosso.

non avrei mai dovuto dire una cosa del genere, se lo avesse detto a me sarei scoppiata a piangere davanti a lui senza pensarci due volte, o forse mi sarei fatta frenare dall'orgoglio?, pensa la ragazza, fino a quando, poco dopo, alza lo sguardo e si rende conto di essere finita tutt'altro che davanti a casa della sua amica bensì davanti ad un enorme giardino, o forse un parco, circondato da una staccionata rovinata.

lia alza lo sguardo e nota che si é fatta notte, cosi, non sapendo minimamente dove lei sia finita, decide di stendersi su una panchina per prendere sonno e per riposarsi un po.

Vinnie
sono ore che vince si aggira per los angeles per riportare a casa lia, ha guardato in tutti i posti immaginabili: a casa delle sue migliori amiche, a casa sua, al parco e allo skatepark, ma di lei nessuna traccia.

il ragazzo gira, per l'ennesima volta, la strada per mulholland drive continuando a digitare frettolosamente il numero della ragazza sulla tastiera del suo cellulare, ma, come le ultime centoventi volte, il telefono risulta irraggiungibile.

il contachilometri sfiora i cento kilometri orari ed ad un certo punto il suo cellulare inizia a squillare cosi vinnie accosta e risponde immediatamente alla chiamata.

<<lia,dove diamine sei?! >> dice tutto d'un fiato
<<ei amico, non sono lia>> risponde una voce maschile dall'altra parte del telefono così da far rendere conto a vince che non aveva nemmeno letto il nome del contatto prima di rispondere alla chiamata
<<merda! >> risponde sbattendo il pugno destro sul volante mentre con l'altra mano si regge la fronte sudata per la paura e per la tensione
<<ma che succede? lia non era lì con te? >> chiede a sua volta jordan preoccupato
<<stavamo insieme fino a quattro ore fa, abbiamo litigato, mi sono incazzato e lei é andata via, ed ora la sto cercando>>
<<non le hai fatto nulla vero? cioè, le hai messo le mani addosso? >> chiede il ragazzo dall'altra parte del telefono dubbioso
<<non lo farei mai a nessuna ragazza, lo sai,soprattutto se é lei. che ti passa per la testa?! >> urla vinnie al suo amico, riattaccandogli il telefono in faccia mentre mette in moto e parte andando piu veloce di prima.

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