CAPITOLO 6

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Di te posso fidarmi... Me lo lasci fare con te?'

Beau deglutì a fatica e soffocò tutte le imprecazioni che gli salirono alle labbra. Fidarsi di lui? Avrebbe fatto bene a non fidarsi affatto di lui. In quel momento si sentiva come il lupo cattivo pronto a mangiare la piccola Cappuccetto Rosso a colazione, pranzo e cena.

Ricorrendo a tutta la forza di volontà di cui disponeva, si preparò a dirle di no, ma proprio in quel momento gli cadde lo sguardo sulle labbra di lei e il desiderio si fece intollerabile.

"Come vuoi..." si ritrovò a replicare. "Fa' pure."

Un lampo le accese il viso mentre gli sorrideva.

"Benissimo. Proverò sulla tua mano."

Detto questo, si versò un altro bicchiere di tequila, prese la saliera e gli versò del sale sulla mano. Il sale scivolò subito.

"Aspetta," disse lei, "ho un idea..."

Natasha prese di nuovo la mano di Beau e leccò un piccolo punto vicino al suo pollice. Poi versò di nuovo del sale che stavolta rimase lì. Lui si sentì morire dal piacere che gli aveva provocato quel tocco tanto innocente quanto fortemente erotico.

"Oh, mio, Dio! Questa è la cosa più folle che io abbia mai fatto," commentò Natasha ridendo.

La sua risata era seducente come ogni altra cosa in lei. Beau ne fu divertito ed eccitato al tempo stesso. Natasha si portò un dito alle labbra, quasi volesse trattenersi dal ridere.

Poi abbassò la testa, leccandogli la mano con la lingua un'altra volta. La sensazione che avvolse Beau a quel contatto gli tolse il fiato di nuovo. Fu come se all'improvviso gli fosse salita la temperatura corporea. E gli stava soltanto leccando la mano! Gli sfuggì un gemito quando lei si ritrasse, tracannò d'un colpo la tequila e poi succhiò la fetta di lime.

"Be', è stata senza dubbio un'esperienza interessante," commentò lei leccandosi le labbra.

"Però adesso penso che basti. Hai bevuto a sufficienza."

"Quanti bicchieri?"

"Se non ti ricordi quanti ne hai bevuti, è segno che è arrivato il momento di smettere."

"E tu non vuoi fare la stessa cosa con me?"

Incapace di resistere a quell'invito, Beau si versò un altro bicchiere, tagliò una fetta di lime, poi leccò velocemente la sua pelle, e versò del sale sulla mano di Natasha. Mentre chinava la testa, lei incominciò a ridere.

"Fa il solletico."

Intrappolato tra il divertimento e un'eccitazione da agonia, Beau scoppiò a ridere.

"Dammi la mano," le ingiunse, quindi le rigirò la mano, la tenne ferma e toccò di nuovo la sua pelle.

Il lieve sussulto che le salì alle labbra quando chinò la testa per leccare il sale, lo fece quasi impazzire.

"Oh, Dio!" bisbigliò Natasha.

A malincuore, Beau si ritrasse, mandò giù la tequila e succhiò il lime. Il tutto sotto lo sguardo curioso e al tempo stesso, sensuale di Natasha, che lo guardava come fosse un animale selvatico, pericoloso, ma ugualmente affascinante.

"Hmm... Che drink!" esclamò infine. "Adesso, però, sarà meglio che vada a bere un sorso d'acqua."

Nel dire questo si alzò e subito si portò una mano alla testa.

VOGLIA DI RICOMINCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora