CAPITOLO 13

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La pioggia novembrina tamburellava sulla finestra dell'ufficio di Beau. Gli faceva sempre male la gamba, quando pioveva, e quel giorno non rappresentava un'eccezione.

Diverse relazioni attendevano la sua revisione, ma lui prese in mano la fotografia che lo ritraeva insieme a Natasha e il castello di sabbia. L'aveva toccata tanto spesso, negli ultimi tempi, che i bordi avevano incominciato a deteriorarsi, così l'aveva sistemata nel plexiglas.

E se chiudeva gli occhi, gli sembrava di sentire il profumo del mare, la risata di lei.

"Beau?"
Una voce maschile interruppe il suo viaggio immaginario verso le spiagge della Carolina del Sud. Con un sospiro, sollevò gli occhi verso la porta. Aveva riconosciuto quella voce come quella dell'assistente del suo socio.

"Dimmi, Mark."

"Il signor Stenson vuole il suo parere su questo... Ovviamente, quando potrà dare un'occhiata."

Mark depose un dossier piuttosto voluminoso sulla scrivania e guardò la foto.

"Che bella donna," mormorò. "Non sapevo che fosse sposato."

Beau posò la foto sullo scrittoio.

"Non lo sono."

"È la sua dolce metà? La sua fidanzata?"

Mark fece una pausa.

"Sua sorella? No, non le assomiglia molto."

"No, non è mia sorella," replicò lui irritato. "È una donna che conosco."

"Una conoscente," aggiunse Mark annuendo.

"Già."

Beau sapeva bene che quella definizione non era corretta.

"È..."

"Ho capito... Qualcosa di più," proseguì il ragazzo. "Diciamo un'amica... molto speciale."

"Perché tante sciarade, Mark?"

Il ragazzo si strinse nelle spalle.

"Non avevo mai notato la foto, prima d'ora."

Soltanto perché Beau l'aveva tenuta nel cassetto.

"Di' al signor Stenson che sbrigherò questa pratica entro domani."

Mark si massaggiò la nuca.

"Se non ha legami," gli disse, "c'è una donna a cui piacerebbe incontrarla per bere qualcosa con lei."

Lui respinse immediatamente l'idea. Non gli interessava. In verità non sapeva se sarebbe mai stato più interessato ad una donna. Tanto valeva farsi monaco.

"Ho molto lavoro da sbrigare e..."

"Prima che mi dica di no," lo interruppe il giovane, "si ricordi che si tratta soltanto di un drink. Offro io."

Lui aggrottò la fronte, confuso.

"Come mai?"

Mark trasse un sospiro e si guardò alle spalle per assicurarsi che nessuno lo stesse ascoltando.

"Perché vorrei tanto uscire con Linda della ragioneria, ma lei ha detto che avrebbe accettato soltanto se fossi riuscito a convincere lei ad uscire con Lizzie. Potremmo andare a bere qualcosa tutti e quattro."

Beau aveva già incontrato qualche volta Lizzie. Era il tipo di donna che gli avrebbe fatto perdere la testa prima di Natasha. Un corpo da favola, di sicura esperienza, pronta a tutto. Non suscitava affatto il suo interesse. Scosse la testa.

VOGLIA DI RICOMINCIAREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora