Ad un tratto una nebbia gialla si vide nel bosco e quando Atom la tocca per testarla urla -È NEBBIA ACIDA! SCAPPATE- io presi Charlotte per mano ed iniziai a correre verso l'accampamento, ogni tanto Charlotte si girava per vedere quanto fosse vicina la nebbia ma questo non faceva altro che rallentare lei e me ed inoltre Bellamy ci affiancava -venite, quì c'è una caverna- e così seguimmo Bellamy verso la caverna, subito dopo che Charlotte entrò io e Bell chiudemmo il passaggio assicurandoci che non entri altra di quella nebbia tossica nel nostro nascondiglio. -Atom...- sussurra Bellamy -lo avevo visto, era caduto e mi chiedeva aiuto- continuò sedendosi -non l'ho aiutato- finí ed io mi sedetti di fianco a lui -non potevi tornare indietro, sareste morti entrambi- gli dissi io, non avrebbe potuto aiutarlo ma si sentiva comunque in colpa per averlo lasciato lì -se è morto sarà- -no, non sarà colpa tua. Nessuno è tornato indietro per aiutare gli altri, in queste occasioni si deve pensare ognuno per se.- lo rassicurai -Charlotte vieni, dormi un po', torneremo all'accampamento domani mattina.- così la feci stendere e gli misi la mia giacca appallottolata come cuscino sotto la testa, mentre la sua gli fece da "coperta". Così Charlotte si mise a dormire e io e Bellamy ci addormentammo accanto a lei.
———————
All'improvviso sentii un urlo, mi svegliai di botto e capii che era solo Charlotte che non riusciva a dormire tormentata dagli incubi ma ci stava già pensando Bell allora mi limitai a guardarli mentre parlando, sembravano fratelli. Bellamy se la cavava bene con i bambini, sarà perché ha avuto una sorella più piccola e ha sempre dato tutto per lei, beato lui che almeno l'ha avuta. Mia madre era incinta di un maschietto quando io avevo cinque anni, quando è nato però l'anno ucciso ed hanno eiettato mia madre perché era colpevole di essere incinta; era colpevole di aver messo su un secondo figlio perché l'aria non poteva permettersi di nutrire e garantire abbastanza persone quindi solo un figlio era concesso e, ovviamente, era preferibile maschio, così la madre di Bellamy nascose sua figlia e si fece aiutare nel parto proprio da Bellamy che era ancora un bambino.
———————————
Mi svegliai prima di tutti quella mattina e, dopo aver controllato cautamente se ci fosse ancora la nebbia acida in giro, provai a svegliare Bellamy. "Hey buongiorno" gli sussurrai mentre lui piano si svegliava, era così stanco la notte precedente che forse non si era accorto che si era addormentato abbracciato ad una pietra..."buongiorno.." disse lui alzandosi; "forza Bell, dobbiamo andare. Sveglia Charlotte" gli dissi sorridendo, ma proprio mentre mi giravo per guardare il posto in cui la bambina sarebbe dovuta stare a riposare sentii un urlo proveniente da fuori. Charlotte non era a dormire.

STAI LEGGENDO
The 100- Speranza.
FanfictionUn altra protagonista nella serie the 100: sangue nero, avventurosa e spericolata ma soprattutto, odia essere sempre al centro dell'attenzione anche quando non c'è ne è bisogno. Aiuta gli altri, sempre e comunque, ma si mostra forte e menefreghista...