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Era una festa bellissima, era presente tutta la scuola, i così detti, in e out. Quella sera tutti si stavano divertendo. Anche Harry, per una volta. Certo, era il classico sfigato studioso che nessuno calcola di striscio, ma questo a lui non importava questo, quella sera era un ragazzo qualunque. Lui è il suo migliore amico Niall erano stati invitati, da qualcuno, e si stavano divertendo. Finché Louis Tomlinson, uno dei più popolari della scuola, non venne nella loro direzione, e iniziò a provarci con Niall,il quale, troppo brillo e cotto per opporsi alle sue avance. Harry, stanco del continuo flirt, dei due, e del, non essere considerato affatto, andò a prendersi da bere. Fu proprio questa la sua rovina. Un'altro bicchiere, e ancora un'altro e un'altro ancora, e dopo il quinto bicchiere, nero. Vari immagini, ma mai un ricordo completo. Un ragazzo gentile che gli tende la mano, un bacio bagnato e poi, corpi che si uniscono, labbra che si toccano, mani che si sfiorano e una verginità tolta. Il mattino dopo, Harry era dolorante, pieno di morsi e lividi e sangue su di un letto vuoto e sporco, non ricordando nulla di ciò che era accaduto la sera prima. Accanto a lui c'era, solo un bigliettino, con su scritto

"Forse sei troppo ubriaco per ricordarti di me, e della nostra serata. Sono Liam James Payne, e ieri sera è stato una vera goduria. Se ti va di riprovare, questo è il mio numero. Chiamami"

Sotto allegato un numero di telefono e una faccina con occhiolino disegnata a penna, affianco una banconota da 20. Quella volta, Harry si sentí una puttana. Scopato, pagato e lasciato solo, dopo aver preso la sua verginità, con uno sconosciuto. Fu in quel momento che si lasciò sfuggire ad un pianto disperato e liberatorio

Dopo una notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora