Capitolo 2

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«Melody!»
Una voce alle mie spalle mi chiamò.
Mi voltai lentamente.
Questo non è reale, pensai socchiudendo gli occhi.
Riaprì gli occhi. Non potevo credere a cosa stavo vedendo.
«Sebastian!» urlai gettandomi tra le sue braccia. Lo conoscevo da molto tempo.
Come me,lui era orfano.Viveva con sua zia,che era molto amica di mia nonna.
Lui mi guardò e sorrise.«Sono ancora più alto io!»,disse scherzando. Io risi,pensando che quella era la prima cosa buona che mi accadeva in quella strana mattina.
«Come ti trovi nella tua nuova classe?»,mi chiese dolcemente.Io e lui avevamo fatto scuola materna,elementari e medie insieme,e ora,al primo anno di liceo,eravamo divisi,noi che ne avevamo passate mille insieme.
«Bene»mentii.«Tu invece? Quante ragazze sono cadute ai tuoi piedi per ora?»
Non mi ero accorta che non ci eravamo del tutto sciolti dall'abbraccio,e con un timido sorriso lo lasciai.
«Non vorrai farmi credere che con quei bei capelli rossicci e con quegli occhioni verdi nessuna sia caduta tra le tue braccia!» continuai scherzando.
Non era un brutto ragazzo,anzi.
Se solo fosse stato più sicuro di sè e meno timido sarebbe potuto diventare uno dei più popolari della scuola.
Lui iniò a guardarmi serio.
«Melody,non è questo il momento di scherzare». Non l'avevo mai visto così serio,se non al funerale dei suoi genitori.C'ero anchio.Era una giornata ventosa.Tutto il paese era venuto per sostenere moralmente Sebastian,che,come me,aveva 5 anni.Io non sapevo cosa fosse un funerale o  a cosa servisse.Tutti conoscevano i suoi genitori in paese.
Fin dal primo momento che l'avevo visto era rimasta affascinata: mi sembrava un ragazzo forte,che non avrebbe mai pianto.
E cosi è. Non avevo mai visto Sebastian piangere.
Scoppiò a piangere.Riemersi dai miei flashback e lo guardai allibita.
Mugolò qualcosa come «Rimarrò solo,perchè tutte le persone che amo moriranno»
«Sebastian!Cos'hai?». Ero spaventata: lui non aveva mai pianto,e in quel momento iniziava a piangere? Per cosa? Perchè?
«Melody,tu devi sapere una cosa.Una cosa molto importante.Una cosa che nessuno ti ha mai detto.»
Arrossii. Forse...vuole dichiararmi il suo amore. Sorrisi. Poi tutta quella felicità svanì: Sebastian aveva gli occhi lucidi.
«Non.....non ora.». Disse. Quasi come se avesse letto il mio pensiero.
«Esattamente.».Disse lui calmandosi.«So cosa stai pensando».   O mio Dio.
«Non ci posso credere.È impossibile.Tu..»
«Lasciami spiegare.»,mi interruppe lui.
«I tuoi genitori non sono morti per un semplice incidente stradale.La loro morte non fu casuale.Neanche la morte dei miei.
E sai perchè?»
Lo guardai.Lui aveva smesso di piangere.
Rimasi seria.Poi qualcosa si mosse in me.Qualcosa di forte,di nuovo.Mi piaceva questa sensazione.
«Ti prego,non ora» mormorò lui spaventato.
Alzai la mia mano per vederla meglio.Era da lì che proveniva tutta l'energia.
Avevo come una sfera di fuoco.
Chiusi gli occhi.Mi concentrai su una cosa.
Mamma.Papà.
Alzai l'altra mano curiosa.C'era una specie di sfera.All'interno della sfera c'era una scena.Una scena che io ricordavo molto bene.

«Mamma!Mamma!Ancola!Fallo ancola!».Sono io da piccola.
«Okay Melody» Ride.
Rido anch'io.Mi avvicino a mia madre.
La mia mano affonda....Poi lei si trasforma in un mostro.Mi può vedere e mi può toccare.
È diventata più alta e più robusta.Somiglia ad un incrocio tra un orso e un pipistrello.
Poi lei mi tocca.
Io le metto una mano sul torace.Si trasforma in Sebastian.Mi sta dicendo qualcosa ma io non lo sento.

«Melody!»
«Cosa...? Come..?»
«Come hai fatto a fare quella cosa?»
«Quale cosa?»
Lui mi guarda.Sta per mettersi a piangere.
«Non puoi essere tu.Non tu. Chiunque ma non tu»

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 29, 2015 ⏰

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