Capitolo due.

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Ritorno a casa con la testa che mi scoppia,non ho ascoltato nulla di cosa ha detto quella professoressa,ma mi fa male forse perché Niall mi é entrato dentro. Non credo di essere innamorata,ma mi trasmette un qualcosa di bello eppure non ci ho mai parlato. É tutto cosí strano.

Poso la borsa sul salotto di casa mia,prendo una tazza e mi ci riempio un po di latte. Avevo giá preparato la pasta,ma siccome abito con mia zia e lei oggi deve lavorare,mi é passata la fame.
Bevo facendo dei piccoli sorsi gustandomi quel sapore di cioccolato. Quando ho finito lavo la tazza e li rimetto dentro al mobile.

Vado nella mia camera,mi spoglio rimanendo in intimo. Mi metto dinnanzi allo specchio e mi osservo. Ho sedici anni,ma sembra che io sia vissuta per secoli e decenni. "Sono un disastro"mi ripeto continuandomi a guardare. Guardo i miei tagli e piango ancora una volta in quella giornata.

Bussano al campanello,in fretta e furia mi vesto. Asciugo le lacrime e mi avvio.
-"Chi é?"chiedo.
-"Zayn."dicono dall'altra parte.
-"Vattene."dico impaurita.
Zayn é il ragazzo che mi voleva stuprare,era quel ragazzo che odiavo. Era quel ragazzo che per anni mi ha cercata. Era ritornato.
-"Non fare la bambina,voglio solo parlarti e magari fare qualcosina."
Si sentiva malizia nella sua voce,il sangue mi scorreva tra le vene.
-"Non voglio né parlarti,né fare niente."
Sbatté un pugno sulla porta.
-"Ellie,apri la porta."
Mi diedi coraggio ed impaurita aprii lentamente la porta.
Prima di entrare mi guardó da cima a fondo,era da tanto che non lo vedevo. Il cuore mi batté forte. Sono sempre stata innamorata di lui,ora ne ho la conferma. Era sempre piú bello.
-"E-entra."dissi.
Annuii ed entró.
-"V-vuoi darmi la giacca?"chiesi.
-"Se posso.."
Se la tolse e l'appesi all'attaccapanni sotto i suoi occhi che sulla mia pelle bruciavano.
-"É da tanto che non ci vediamo."disse mordendosi il labbro.
-"Lo so,é un anno."dissi.
-"Posso sedermi?"indicó il divano.
Annuii e mi sedetti accanto a lui.
-"Cosa vuoi,Zayn?"chiesi.
-"Te."
Mi buttó sul divano e il suo corpo premeva sopra il mio.
-"Sono stato un coglione quella notte."disse.
Mi scese una lacrima che lui con un bacio asciugó prima che potesse scendere.
-"Ellie,perdonami."disse.
-"Per colpa tua,i miei genitori e mio fratello sono morti."dissi togliendomelo di dosso.
-"Mi dispiace."si mise la mani tra i capelli.
-"Tu non mi amavi veramente."
-"Ti amavo,solo che volevo anche fare qualcosa con la mia ragazza,no?"
-"Hai sempre messo il sesso al primo posto."dissi.
-"Ed allora perché sarei qui?"disse.
Mi alzai dal divano e mi misi vicino al bancone della cucina.
-"Non saprei,per terminare quello che non avevi concluso un anno fa?"dissi.
Le lacrime scesero e si alzó venendomi ad abbracciare. Lo strinsi piú forte che potevo. Era solo di un abbraccio che avevo bisogno,non di parole sprecate.
-"Scusami."gli dissi vedendo il suo petto bagnato e sporco di trucco.
-"Non mi importa di questa."si indicó la maglia.
-"Io,non posso perdonarti. Ho sofferto molto."dissi.
-"Ellie,perdonami. Possiamo ricominciare tutto d'accapo. Sei fidanzata,ora?"degludí.
-"Dopo di te,non ho avuto nessuno. Con quale coraggio mi sarei fidata?"dissi.
-"Hai ragione,perdonami. Anch'io sono stato male."rispose.
Mi accarezzó una guancia in modo dolce,poi scese con la mano fino alle labbra.
-"Vorrei baciarle."le toccó.
-"Smettila."dissi togliendogli la mano.
Sorrise.
-"Sei sempre la solita."disse facendomi la linguaccia.
Sorrisi. Dopo tutto questo tempo,sorrisi.
-"Zayn..."dissi.
-"Dimmi."
-"Vuoi ancora baciarmi?"chiesi.
Si avvicinó ed eliminó le distanze. Le sue labbra si muovettero calme sopra le mie,era bellissimo baciarlo. Gli misi le braccia dietro al collo. Mi fece mettere la gambe attorno al suo bacino,prendendomi dal sedere e mi portó sul divano. Si riposizionó sopra di me,toccandomi la guancia. Gli tirai i capelli leggermente e gemette. Si staccó leggermente e sorrise.
-"Piccola,voglio passare la mia vita con te.
Non ne ero proprio sicura,ma il passato si chiama cosí per essere dimenticato.
-"Mi perdoni?"continuó.
-"Sí."
Mi ribació,lo feci staccare.
-"...come amici,vediamo prima cosí. Poi se ne vale la pena come qualcosa in piú."disse.
-"Mi va benissimo."disse e mi ribació a stampo.
-"Zayn."lo fulminai con lo sguardo.
-"Scusa,scusa."sorrise.
Si alzò,prese la giacca e mi lasció il suo numero andandosene.

La sera,chattammo per molto tempo e ricevetti una nuova richiesta di amicizia 'Niall Horan'.
Era lui. Il cuore mi batté forte.

Storm. |Niall Horan|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora