Peter parker's pov
Oggi è stata una giornata scolastica tranquilla, tralasciando qualche presa in giro da Flash, ormai ci sono abituato.
Alla fine delle lezioni io e Ned ci siamo incamminati verso le nostre case, fermandoci quando abbiamo sentito urlare una donna che gridava aiuto da uno dei tanti vicoli del Queens. Ovviamente lo spiderman che è in me non può fare finta di nulla.
"Ned devo aiutare quella ragazza!"
"Ma amico sei senza costume, se ti fai male?" ha chiesto il mio migliore amico, visibilmente preoccupato
"Non succederà" detto questo sono corso verso la donna, in quel vicolo buio, insieme a dei ladri che cercano di rubarle la borsa.
"Hey ragazzi, sapete che non si trattano così le signorine?" Sorrido
"Ragazzino vattene, possiamo farti del male se non te ne vai adesso" prende parola uno degli uomini, con tono minaccioso, puntandomi una stupida mazza da baseball in faccia
"Va bene, me ne andrò.. ma con la ragazza" tiro un pugno all'uomo con la mazza per poi spingerlo e farlo cadere per terra e ammanettarlo con le mie ragnatele. Passo a quello che teneva la ragazza per i polsi, gli tirai i capelli e poi gli diedi un calcio sulla schiena. Sono riuscito a fare fuori tutti e anche a portare la ragazza fuori di lì. Dopo aver ricevuto dei ringraziamenti da parte sua sono tornato da Ned che mi stava aspettando.
"Amico sei stato grande! gli hai fatti fuori tutti!"
"Sempre il solito Ned, adesso andiamo a casa" ma i miei sensi si sono spenti e prima di potermi girare sento un dolore insopportabile al petto. Guardo giù e vedo, non uno, ma ben due punti in cui mi esce sangue e dopo aver realizzato che mi hanno sparato ho sentito l'uomo correre verso un'altra direzione e un debole "Peter!".
Poi sono caduto nel buio più totale.Tony stark's pov
Ero tranquillo a fare le mie solite cose in laboratorio aspettando l'arrivo del ragazzo, già in ritardo di venti minuti, ma inizialmente non mi preoccupai sapendo quanto lui rimane fuori dalla scuola a parlare con il suo amico Ted, o Ned? Qualunque sia il suo nome.
Dopo mezz'ora di ritardo ho iniziato a preoccuparmi davvero tanto, stavo per rintracciare la posizione del bambino fino a quando non mi arriva una chiamata dal suo amico.
"Hey Ned, sai dirmi dov'è Peter? perché sto iniziando a preo-" vengo interrotto da lui totalmente nel panico
"Signor stark! è qui con me, ma stava fermando un criminale e ce l'ha fatta ma poi si è alzato e gli ha s-sparato due colpi, ti prego venga qui! veloce!". La paura e l'ansia di perdere Peter mi assale e ho chiesto immediatamente la loro posizione al ragazzo, mi sono infilato la tuta e mi sono buttato velocemente fuori dalla finestra per raggiungere Peter.
Arrivato al vicolo buio e puzzolente vidi subito una figura in carne inginocchiata vicino a qualcuno. Ned e Peter.
"Peter! Ned prendi il mio telefono e chiama Bruce, digli di preparare subito il meedbay che Peter è ferito gravemente" ho detto passandogli il mio nuovo stark phone "Hey, underoos rimani sveglio ok? non posso perderti, non posso, quindi svegliati"
"Signor stark? non mi sento molto bene.."
"Tranquillo Pete, tra poco ti sentirai molto meglio, ok? basta che rimani sveglio" inizia a scendermi qualche lacrima, spero che l'amico di Peter non se ne accorga.~skip time~
Adesso sono in infermeria che aspetto da almeno un ora che mio figlio esca da quella benedetta sala operatoria, con me ci sono anche gli avengers e Happy nella mia stessa situazione, mentre Ned l'ho portato a casa dicendogli di riposare e che quando peter si sveglierà lo chiameremo subito.
Natasha's pov
Sono passate ore da quando Tony è arrivato dentro la torre con il bambino tre le braccia e adesso è rinchiuso in laboratorio senza aver pranzato. Siamo tutti davvero molto preoccupati per il ragazzo. Abbiamo già avvisato la scuola che non sarebbe venuto per un po', nonostante la sua guarigione veloce abbiamo deciso di tenerlo d'occhio qua nella torre. Dobbiamo anche capire il perché questa volta non ha funzionato molto bene il Peter prurito. Bruce gli farà dei controlli."Bruce, come sta Pete?" Bruce stava per rispondere quando è stato interrotto dall'entrata dei fratelli Asgardiani.
"DOV'È IL BAMBINO? MI HANNO DETTO CHE LO HANNO FERITO" urla Thor seguito subito da Loki, anche lui lamentandosi.
"Se non volete spaccare i timpani di Peter vi consiglio di smettere di urlare, altrimenti ve la tappo io la bocca" ho detto con aria minacciosa, ricevendo delle smorfie da parte loro.
"Stavo per dire.. Peter sta un po' meglio e si è svegliato, gli ho somministrato un antidolorifico ma diciamo che non se la sta cavando molto bene, quindi fate in fretta perché deve riposare, vado ad avvertire Tony, il suo amico magari domani." E va verso il laboratorio. Io e i ragazzi abbiamo deciso di rimanere ancora sul divano, preferiamo fare andare prima Tony, altrimenti va di matto.Tony stark's pov
Sto lavorando su vecchi progetti, più inutili di Thanos, ma non ho altro da fare e questi mi tengono occupato prima che vado ad uccidere quelli che hanno ferito e osato sfiorare Peter.
"Tony ho buone notizie" Bruce fa il suo ingresso nella stanza, solo lui e Peter hanno il permesso di entrare nel laboratorio.
"Se è qualcosa che non riguarda Peter non mi interessa, puoi andartene" ho detto con fare secco senza mai voltarmi a guardarlo. "No Tony, Peter è sveglio." Sono letteralmente saltato in piedi e precipitato in infermeria a controllare il ragazzo.
"Peter!?" Ho urlato spalancando la porta.
"Hey s-signor Stark, mi ha fatto venire un colpo"
"Ragazzo tu mi hai fatto venire un colpo! non sai quanto sono stato in pensiero" ho sospirato incazzato ma felice che lui stia bene
"Mi dispiace.."
"No Peter è ok, mi sono un po' spaventato, devi stare più attento o ti toglierò il costume. Come mai è successo tutto questo?"
"Non lo so, è come se il mio Peter prurito si è ritardato di qualche secondo, devo fare dei controlli?"
"Magari più tardi ragazzo, ora vengono a vedere come stai gli altri e poi ti riposi. Vengo a svegliarti per cena" mi sono avvicinato e gli ho strofinato una mano tra i suoi capelli ricci.
"Ok Tony..." ha detto sbadigliando.
Ho sorriso per come mi ha chiamato "A dopo ragazzo"
Chiamarmi Tony è stato un enorme passo avanti,