Peter's pov
"Ciao Ned! ciao MJ! ci vediamo domani" salutai stringendo lo zaino sulle mie spalle e dirigendomi verso casa sentendo dei saluti da parte dei miei amici.
È stata una giornata stancante, iniziare di prima mattina con due ore di educazione fisica non è mai bello, soprattutto per me che devo far finta di essere il vecchio e debole peter parker, per di più con flash che mi ha dato fastidio tutto il tempo. L'unico momento di pace è stato andare in mensa a mangiare con Ned e MJ.
In questo momento voglio solo andare a casa e buttarmi sul letto a dormire.
Dopo qualche minuto di strada, vedo sfrecciare camion dei pompieri verso la via di casa mia
💭Ok peter, che sta succedendo? 💭
Ma andando più vicino capii subito.
Il mio palazzo sta andando a fuoco.
Ci sono pompieri ovunque, polizia che portava le persone al sicuro, persone con i telefoni in mano pronti a filmare e tantissimi giornalisti. Probabilmente siamo già in diretta sui telegiornali, ma è l'ultima cosa di cui mi devo preoccupare. La prima cosa invece è proprio zia May.
Cercai tra la folla delle persone evacuate dall'edificio, ma di lei non c'è traccia, cosa che mi fa venire i brividi solo al pensiero di poter perdere anche lei, se dovesse succedere? Incontrai la nostra vicina di casa vicino al figlio più piccolo Jeremy "Jenna, ti prego hai visto May?" ho chiesto con le lacrime agli occhi preoccupato "no mi dispiace, l'ultima v-volta che l'ho vista è stata circa due ore fa nell'appartamento" mi ha risposto con uno sguardo perso, deve aver notato le mie lacrime visto che mi ha appoggiato delicatamente una mano sulla guancia "andrà tutto bene peter, ok?" non le risposi ma sorrisi e basta cercando di essere il più convincente possibile
💭oh, lo spero anche io Jenna, lo spero💭
Cercai ancora un po' in giro tra la folla ma nulla, "qualcuno a visto May? qualcuno ha visto MAY PARKER?!" Ho finalmente attirato l'attenzione visto che ora i giornalisti hanno puntato tutte le telecamere verso di me.
"Donna, sulla quarantina di anni, capelli lisci castano chiaro e occhi marroni, porta gli occhiali, fisico magrolino?" urlo guardandomi intorno, ma continuo a non ricevere risposta. Bene, vuol dire che la troverò da solo.
Entrerò dentro l'edificio, con la speranza di trovare zia May sana e salva.
Sentii un urlo provenire dall'interno, ma non uno qualsiasi, quello di May. Riconoscerei la sua voce ovunque.
Ottimo, se dovevo morire l'avrei fatto per una giusta causa: salvare zia May.Tony e gli avengers, dall'altra parte della città, sono seduti tutti sul divano a parlare delle solite cose stupide o semplicemente ad ascoltare Bucky e Sam litigare come al solito. Questo prima che friday interrompesse.
"Signor stark le consiglio di accendere il televisore e guardare il telegiornale in diretta"
"No Friday, non mi interessa, smettila" dice Tony infastidito, perché dovrebbe accendere la tv quando il telecomando è dall'altra parte della stanza, ovviamente lui non si sarebbe alzato.
"Signor stark, si tratta di un'emergenza del prontocollo baby Peter"
A quel punto Tony spalancò gli occhi "Steve accendi la tv, ora." continua lui sedendosi immediatamente sul divano con occhi spalancati."Siamo in diretta ora per un emergenza nel quartiere del queens, Newyork. C'è un grave incendio, le persone sono state portate tutte fuori dal condominio, o almeno quello che speravamo. I pompieri stanno cercando di entrare.." Tony stava ascoltando attentamente ma si rese conto solo alla fine che quello è l'appartamento del suo Peter, il che lo fa sussultare richiamando l'attenzione degli Avengers affianco a lui "Peter.." sussurrò.
"..C'è un ragazzo disperato in cerca di un parente, nota come May Parker, si suppone sia dentro l'edificio senza vita- hey ragazzo cosa fai!" Tony capisce subito che è peter il ragazzo di cui sta parlando la giornalista prima di urlare e di riprendere un ragazzo che è corso dentro l'edificio. Peter Parker. Non spiderman, ma Peter, senza la tuta, dove era stato creato apposta una maschera per il fumo in caso peter durante le sue pattuglie dovesse andare incontro ad un incendio. "Merda!" urla Tony alzandosi dal divano e infilandosi rapidamente l'armatura per poi uscire dalla finestra diretto al queens. Gli Avengers erano shockati e preoccupati per il ragazzo, lo avevano conosciuto circa tre anni fa quando si sono scontrati con lui, nei panni di spiderman. Si sono affezionati tutti subito al ragazzino e sono tutti contenti quando viene tutti i weekend a dormire, quando sua zia fa viaggi di lavoro o riunioni importanti e lo lasciava alla torre per paura di farlo stare a casa da solo, quando viene in laboratorio ad aiutare Bruce e Tony con dei nuovi progetti strani che sono abituati a fare loro. È stato parecchie volte alla torre e gli avengers non potevano essere più felici di vederlo in giro per l'enorme torre. Ma adesso sono davvero preoccupati per lui, è da pazzi buttarsi in un incendio senza la tuta.
Dall'altra parte Tony sta volando nei cieli di newyork verso l'indirizzo di Peter per tirarlo fuori da quello schifo."aiuto! q-qualcuno mi aiuti, sono qui!" May è incastrata sotto un asse in bilico, se si dovesse muovere probabilmente verrebbe schiacciata e il palazzo crollerebbe "zia May! hey zia may sono qua, c-ci sono io ora" urla il quindicenne portandosi la mano a coprire il viso. Ha i polmoni in fiamme e dopo quella corsa per salire le scale si faceva sempre più difficile respirare "Peter? No Peter esci di qua, sei senza tuta, non voglio che ti succeda nulla" "anche a te potrebbe succederti qualcosa May!" Peter continua ad avvicinarsi cautamente alla zia per non fare muovere la trave, quando ad un certo punto cede facendo crollare il pavimento sotto "No! May!" urlò prendendogli la mano, ora lei è a penzoloni nel vuoto "Peter, tesoro guardami, qualcunque cosa succeda non è colpa tua, ok? ti amo Peter, ti amo più della mia vita" parlò velocemente "n-no May cosa stai dicendo" "Peter, è tutto ok" sorride per poi lasciarsi cadere giù "NO!" le lacrime appannarono la vista e il respiro iniziò a diventare difficile per tutti i singhiozzi.
lascia un urlo per sfogarsi e l'edificio intanto continua a crollare, ma a Peter non importa, non importa perché aveva appena perso una delle persone più importanti della sua vita. Si lascia cadere per terra, ferito da una delle assi cadute dal soffitto perché non si è nemmeno preoccupato di schivarla.Tony appena arrivato si butta subito dentro l'edificio. Si sentono urla e singhiozzi da una voce che conosce fin troppo bene e seguendoli arriva a Peter, con un asse di metallo infilzata nella gamba, le mani sporche di sangue, dei tagli sul viso e poi c'è un buco, praticamente affianco a lui, sul pavimento.
"Peter! Peter, stai bene? ti porto fuori da qui ragazzo" sbiancai subito alla vista del ragazzo ferito, desidero solo di stringerlo fra le mie braccia e tenerlo al sicuro da tutti e tutto. "Signor Stark.. lei-io non.." continua a singhiozzare il ragazzo aggrappandosi a me, come se stessi per andarmene anche io "mi dispiace Pete.. andiamo via da qui."
Lo presi in braccio cercando di non fargli male alla gamba e lo portai più veloce possibile alla torre trovando bruce già pronto."Sta dormendo?" chiedo
"Si, per ora si. La ferita non è grave, gliel'ho pulita e disinfettata e tra qualche ora dovrebbe iniziare a guarire".
Annuisco. "May?" chiede Natasha appoggiata alla porta mentre guardava Peter. Io in risposta abbasso la testa. Ha perso anche lei, il mio underoos..
"povero Pete.." continua tristemente.
"Già" dice Clint dandomi una pacca sulla spalla "Non si riprenderà facilmente"
"Probabilmente hai ragione" e con sguardi tristi usciamo dalla stanza e lasciamo Peter riposare fino al suo risveglio.