19 Marzo

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Mi sveglio intontita da quella notte insonne passata a pensare a Rob. Mi maledico per il fatto di averci pensato troppo a lungo, dopo tutto oggi è una giornata abbastanza impegnativa con due ore di filosofia e una di matematica nonostante l'assemblea sindacale che ci regala 2 ore di libertà. Ma non mi va di andare a casa: uscirò con Rob, Simone, Sara e Sasy, magari potremmo prendere un gelato così mi rinfrescherò un pò le idee, anzi meglio di no, sono a dieta. A spezzare i miei pensieri è Rob che come ogni mattina mi accoglie in classe con un sorriso gigantesco che mi mette allegria: anche per questo che gli voglio tanto bene!
:- Dormito bene Giò ? Ti vedo un po spenta
Ecco...ma come fa?
:-Ho letto fino a tardi- mento a malincuore ma almeno ci crede: è fatta
- Io invece ho pensato a noi: sai è strana questa situazione
Mi faccio rossa come un peperone, non per l'imbarazzo, ma in attesa di quello che può uscire da quella boccuccia.
-Ma quale situazione? Siamo due normalissimi amici anzi migliori amici che si vogliono bene e si aiutano a vicenda, che c'è che non va?
-Giorgia, non capisci: siamo un ragazzo ed una ragazza.
-Siamo un'eccezione, Rob: nulla può rovinare la nostra amicizia
- Ho il presentimento che se qualcosa non cambia si rovinerà da sola
- Non dirmi questo, tu..ecco...sei ormai troppo importante per andartene via, per sparire dalla mia vita
- Non metterlo mai in dubbio, non ti lascerò mai- mi abbraccia ma non riesco più a capirlo: ha paura che non saremo più amici ma allo stesso tempo mi rassicira e mi dice che non mi lascerà mai. Cambiamo argomento e nel frattempo che il prof arriva, ascoltiamo un po di musica. Siamo uno di fronte all'altro, come sempre, lui seduto sul banco vuoto vicino alla finestra, io esattamente di fronte. Lui si avvicina per darmi un bacio sulla guancia ma poi diventa un bacio sulle labbra, anzi su metà bocca ma non riesco a capire: lui non si è mosso ed io non ho dato il comando al mio cervello di spostarmi eppure credo proprio di essere stata io a muovermi e a provocare quel mezzo bacio rubato.
- Giorgia non capiterà mai più vero?- la sua voce non era arrabbiata ma imperativa non per ammonirmi ma per avvertire.

Giò e RobDove le storie prendono vita. Scoprilo ora