Prologo

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Gulf Kanawut è un bambino thailandese che è cresciuto a pane musica: suo nonno è stato un importante pianista e insegnate del più importante conservatorio di Bangkok mentre il padre è il principale maestro d'orchestra della città. Gulf è un bambino perfetto, se non fosse per quella cicatrice che ha sulla sua mano destra e che prosegue per buona parte lungo il suo avambraccio: a provocarla è stata un piccolo incidente con i suoi amici, all'età di 5 anni mentre giocavano in un piccolo casale abbandonato, pericolante e pieno di lamiere.

Un gioco di acchiapparello finito male, e qualche asta di lamiera cade e finisce contro Gulf che per proteggersi, alza istintivamente il braccio destro: per pochi centimetri il piccolo non perde l'uso del braccio e della mano...e con loro anche la sua capacità di poter suonare la musica. Quindi Gulf è il così detto "miracolato" ma questa brutta esperienza, agli occhi degli altri bambini, lo fa sembrare strano, brutto, un mostro e per questo il piccolo per tutti i suoi anni scolastici viene completamente emarginato, messo da parte.

Tutto questo succede fino a quando il papà di Gulf, riceve un'ottima offerta di lavoro che lo condurrà, nel Paese dove la musica la fa da padrone: l'America. Qui, tutta la famiglia Kanawut si rifà una nuova vita dove però comunque il piccolo non riesce a socializzare con i suoi coetanei: ogni giorno a scuola, soprattutto in estate, è una tortura per Gulf che viene continuamente preso di mira e bullizzato. Nonostante i suoi 10 anni ormai, Gulf si tiene sempre tutto dentro, non una singola parola con la mamma oppure con la sorella...preferisce esprimere tutte le sue emozioni suonando il grande pianoforte che si trova nella veranda di casa. Ogni volta che Gulf preme i tasti del piano, si abbandona completamente ad esso, il mondo esterno è solamente un lontano ricordo.

Un giorno di mezza estate, la famiglia viene invitata ad un grande evento che si tiene in Italia dove i principali direttori d'orchestra si incontrano, insieme ai migliori musicisti del mondo: ed è qui, dove Gulf incontrerà la persona che gli cambierà per sempre la vita. Mentre la famiglia Kanawut è intenta a risalire nella loro piccola suite, di un noto Hotel italiano, Gulf chiama il papà in disparte "papà qui c'è una piccola sala della musica, posso andarci un po'?" chiede "ma certo tesoro mio, più tardi scendo, ti chiamo e andiamo a cenare...mi raccomando stai attento" risponde l'uomo mentre accarezza la testa di suo figlio.

Appena Gulf entra nella piccola stanza, una strana sensazione si fa strada dentro di lui: quel pianoforte posto al centro, illuminato solo da un piccolo led, è come una calamita per il piccolo Gulf che appena si siede, chiude gli occhi e inizia a suonare una melodia a caso. È talmente assorto nel riprodurre la melodia che, appena la conclude, aprendo gli occhi incontra un ragazzo all'ingresso della stanza: immediatamente si alza, ha paura, non riesce a vedere bene chi sia quella persona fino a quando quest'ultima, premendo un interruttore, fa risplendere la stanza.

Gulf sta per andarsene, non ha mai avuto interazioni con altre persone, non è abituato e tantomeno pronto ma il ragazzo lo ferma "non andare per favore, continua a suonare per me...io sono Mew ed ho 15 anni" dice il ragazzo mentre tiene ancora il piccolo per un braccio: Gulf continua ad esitare, stranamente non ha paura di questo ragazzo anzi "mi..mi...chiamo Gulf e ho...9 anni" balbetta il piccolo "ti va di essere amici? io sono sempre solo.." sussurra il più grande "anche io...gli altri bambini dicono che sono...strano, brutto e non vogliono giocare con me" risponde con tranquillità Gulf.

"allora da oggi io e te saremo amici...dai suonami qualche altra cosa e ti prometto che dopo andremo a giocare alla console in camera mia" risponde Mew, incitando Gulf e trasmettendogli tranquillità. Da questo momento in poi Gulf passerà un mese intero insieme a me, scoprendo che quest'ultimo è un bravissimo violinista e che ha anche seguito le lezioni del padre mentre soggiornavano in Italia. Il piccolo Gulf non riesce a crederci che finalmente qualcuno sia suo amico, qualcuno passi il suo tempo insieme a lui ma le cose belle, come tali, sono destinate a finire.

Il papà di Gulf viene richiamato di nuovo in America, dove deve continuare le sue lezioni in conservatorio e questo costringe i due ragazzi a separarsi, ma con la promessa che si sentiranno appena potranno grazie all'aiuto dei loro genitori che, nel frattempo hanno fatto anche amicizia durante il soggiorno.

Ma il ritorno in America sarà il peggior incubo in cui andrà incontro Gulf insieme a sua sorella Grace: appena atterrati l'intera famiglia è in attesa di un taxi "che ne dite se andiamo al Mc Donald stasera?" chiede Kanawut senior ai due bambini "siii" urlano mentre saltellano dalla gioia. Appena il mezzo arriva, in quest'ultimo la famiglia Kanawut troverà la morte, o meglio i genitori dei ragazzi moriranno per proteggere i loro preziosi bambini in seguito ad un brutto incidente stradale. I due bambini si sveglieranno in ospedale con Grace paralizzata, in seguito ad una lesione fatale alle vertebre lombari, che la costringeranno a vivere per sempre sulla sedia a rotelle mentre il piccolo Gulf subisce una piccola commozione celebrale che gli provoca una amnesia.

Poiché i due ragazzi non hanno altri parenti in vita che li cercano, vengono trasferiti in una casa famiglia dove Gulf, quasi tutti i giorni e tutta la giornata, resta chiuso nella piccola saletta dove è presente un piccolo pianoforte: il bambino non ricorda nulla del suo passato ma l'unica cosa che non ha perso è la sua amata musica e la sua abilità nel suonare il piano: ed è proprio grazie alla sua musica che una coppia italo-americana, mentre fa visita alla casa famiglia per fare beneficenza, si innamora della melodia e di conseguenza del bambino che la produce.

Così dopo pochi mesi di permanenza, i due bambini lasciano per sempre la casa-famiglia e insieme ai nuovi genitori si trasferiscono in Italia, dove frequenteranno le migliori scuole medie e superiori, fino al fatidico traguardo dell'università "papà, mamma posso parlarvi?" chiede Gulf ai suoi genitori mentre questi ultimi sono impegnati a sorseggiare un caffè in veranda insieme a Grace "successo qualcosa tesoro?" chiede la mamma preoccupata mentre fa spazio a Gulf sulla piccola panchina "vedete...io...io...non voglio frequentare l'università come Grace ma vorrei...ecco" dice il ragazzo mentre balbetta "vuoi iscriverti in conservatorio vero?" dice suo padre interrompendolo.

"come...come lo sai?" continua a chiedere Gulf "tesoro, tu sei bravissimo a suonare il piano, ogni volta che le tue mani si posano sui tasti crei una melodia che ci fa incantare ogni volta, ci porta in un mondo fatto di amore, tristezza, rabbia e malinconia...se fai provare tutte queste emozioni a noi, siamo sicuri che anche altre persone che ascolteranno proveranno tutto ciò. Sarebbe un peccato sprecare questo talento...quindi vai, hai la nostra approvazione se così si può dire" esordisce il papà di Gulf.

Finalmente il sogno di Gulf si realizza: entra con il massimo dei voti dei test al conservatorio più importante d'Italia dove qui, una sera assiste ad un concerto solista di un importante violinista thailandese...Mew Suppasit. Una strana ma al tempo stesso piacevole curiosità il violinista crea in Gulf tanto che quest'ultimo inizia a seguirlo su tutti i social: ne è affascinato, ogni qual volta che lo sente suonare un vortice di emozioni si fa strada dentro di lui, è come se la musica del violinista lo conduca in un mondo tutto suo...anzi tutto loro, dove a parlare per loro sono le note dei loro strumenti.

E questa strana sensazione, mescolata all'attrazione verso quell'uomo, porterà Gulf ad avere un sogno nel cassetto...poter incontrare e suona insieme al suo idolo Mew Suppasit. 

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