Capitolo 7

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POV GRACE

Appena finito il film, sia io che Gulf ci siamo dati la buonanotte e poi separati: il mio piccolo uomo era un pò assonnato ma era restio a lasciare la mia stanza...proprio come faceva da piccolo quando un film terminava; e ripensando a questo momento che la mia mente fa qualche passo indietro, alla nostra vita passata.

FLASHBACK

"Gulf ti va di vedere un film insieme a tua sorella?" chiede la mamma a mio fratello mentre io aspetto la sua risposta "siii" risponde urlando Gulf "allora su, andate nella tua stanza Grace e mettete un film che vi piace tanto" dice la mamma per poi salutarci dandoci un bacio sulla fronte ad entrambi. Mentre stringo nella mia mano quella di mio fratello, insieme corriamo nella mia stanza...non vogliamo perdere nemmeno un minuto: la scelta del film non ci ha rubato tantissimo tempo, anche perchè Gulf era già sicuro di cosa vedere. Sistemato il letto, la luce invito il mio fratellino al mio fianco sul letto e insieme iniziamo a vedere il film. Vengo svegliata da un rumore in sottofondo e sento una voce dirmi "buonanotte tesoro mio" ed è la mia mamma mentre mi accarezza i capelli ed io con la coda dell'occhio vedo papà che prende in braccio Gulf che si lamenta "Grace...con...te...papà" sussurra mentre si riaddormenta sulla spalla di papà e la mia mamma mi rimbocca le coperte.

PRESENTE

Uno strano e lancinante lamento mi riporta alla reltà "Gulf!" sussurro per poi sedermi sulla sedia a rotelle e dirigermi verso la stanza di mio fratello: con delicatezza e lentezza apro la porta e un'aria cupa e triste mi avvolge completamente "aiuto!" si lamenta mio fratello mentre si dimena sul letto attorcigliandosi nelle lenzuola. In fretta e furia mi porto di fianco al letto e inizio ad accarezzare Gulf, senza svegliarlo, per cercare di calmarlo. Mi si spezza il cuore vederlo così, il fiato mi viene a mancare...vorrei poter prendere tutto il suo dolore e farlo mio; "ssh tesoro mio, va tutto bene...ci sono io qui...ssh" sussurro mentre continuo ad accarezzargli e spostargli dalla fronte i capelli impregnati di sudore. 

Dopo interminabili minuto, finalmente si calma e inizia a respirare con un ritmo alquanto regolare "mi dispiace tu soffra in questo modo...ti prometto che tutto questo finirà piccolo Gulf" sussurro per poi uscire dalla stanza: appena la porta si chiude alle mie spalle, mi dirigo in camera mia e prendo il cellulare; so che è tardi ma questa situazione non può più andare avanti...così decido di chiamarlo, è l'unico che può aiutarmi, anzi aiutarci, in questo momento con questa situazione "Grace è successo qualcosa a Gulf? A te?" dice agitata la persona all'altro capo del telefono "non proprio, ma non possiamo più aspettare...domani mattina dobbiamo assolutamente parlare con i miei genitori e metterli al corrente di tutto. Gulf sta ricordando qualcosa di quel giorno ed io...Mew aiutami per favore" dico trattenendo le lacrime che vorrebbero uscire prepotenti dai miei occhi "tranquilla Grace, ci sono io con voi...facciamolo...quando vuoi" risponde l'uomo all'altro capo del telefono "al più presto, prima della mia partenza per la Cina...domani mattina quando lui va a scuola" rispondo "va benissimo...ora riposa tranquilla...a domani" dice Mew per poi chiudere la telefonata.

Con un grande sospiro di sollievo, poso il cellulare e osservo il cielo scuro della notte "mi spiace tanto fratellino mio...spero mi perdonerai per averti tenuto nascosto tutto" penso per poi chiudere gli occhi e scoppiare a piangere. La notte è passata così in fretta, come un battito di ciglia: ora sono in cucina e noto che sono già le 7 del mattino, Gulf si sta preparando per andare al conservatorio mentre i miei sono di sopra a controllare i documenti per la mia imminente partenza "hey vai piano, arriverai in orario a scuola" gli dico sorridendo mentre vedo ogni suo goffo gesto "Mild mi viene a prendere prima per fare colazione insieme" risponde mio fratello mentre depone le ultime cose nel suo zaino "mamma, papà...io vado!!" urla per poi sorridermi, salutarmi con la mano e scomparire dietro la porta d'ingresso: faccio un sospiro di sollievo e aspetto che i miei genitori scendono per fare colazione insieme; appena le loro figure oltrepassano la soglia della cucina, faccio un ultimo respiro, e inizio a raccontargli quello che è successo stanotte "ed è per questo che stamattina arriverà Mew e insieme a voi cercheremo di capire come agire" dico per poi osservare l'orologio che scandisce i minuti.

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