Eravamo in macchina, Luke continuava a parlare ma nemmeno lo stavo ascoltando.
-Luke smettila. Glielo devo dire, non possiamo andare avanti così!- gli urlai.
Spostai lo sguardo su di lui, il suo respiro era pesante, muoveva su e giù velocemente il petto.
-Guarda la strada, l'ultima cosa che voglio è morire.- mi ammonii.
Sbuffai, girando lo sguardo verso la strada. Luke mi aveva portato a cena in un ristorante la sera prima e poi ci eravamo fermati a dormire nell'hotel a qualche isolato del locale.
-Ti prego, parliamone.- parlò frustrato.
-Eh va bene, parliamone!- quasi gridai, fermandomi in mezzo ad un incrocio.
-Spero tu stia scherzando.- disse. -è pericoloso, spostiamoci da qua.--Luke è un paese fantasma, probabilmente qua ci siamo solo noi.- affermai spegnendo il motore.
Sbuffò rumorosamente, prima di guardarmi. -Perché glielo vuoi dire? Sai che non la prenderà bene.-
-Vedi il fatto è che stiamo insieme da sei mesi, va bene? Sei mesi di bugie, sei mesi di "stasera vado a studiare da Maggie e poi sto a dormire da lei, tranquillo Josh." quando invece stavo con te. Non possiamo andare avanti così, so che non gli andrà giù sta cosa ma io non ce la faccio più a nascondermi, Luke.-
Rimase zitto. Mi guardava con uno sguardo colpevole, anche se dopotutto non aveva fatto nulla di male.
-Poi non sappiamo nemmeno se questa cosa è sicura, cioè insomma..-
-Quindi pur di non dirlo a Josh, stai rompendo con me?-
-No, non è così. Io non voglio che tu te ne vada.- Affermai.
-Nemmeno io.- disse in un sussurro. -Tu sei troppo importante per me, davvero. L'ultima cosa che voglio è che ci lasciamo. Perché con chi poi mi farei la canna pomeridiana? A chi darei "ripetizioni di scienze"? Dopo non saprei con chi fare queste cose perché tu sei unica nella tua semplicità. È stato proprio quello che mi ha colpito di te, la tua ingenua semplicità.- continuò. E io stavo lì a fissarlo come un'ebete, incapace di formulare una qualsiasi frase di senso compiuto. -Tu puoi anche dirglielo, ma almeno sappi che ti amo.-
E lì cominciai a piangere, lui mi amava, mi amava davvero. Anche io ero convinta di ciò, anche io lo amavo. Ma dopotutto fui io ad ammazzarlo.
Perché quando vidi quei fari bianchi farsi sempre più vicini non riuscì più a mettere in moto la macchina.
E il destino ha voluto che fosse Luke a morire e non io.
Lui muore.
Io vivo.Il vero amore esiste, ma il mio l'ho perso per sempre.
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Bloodstream. - Michael Clifford [slow updates.]
Teen FictionNon ricordo molto di quella notte, le immagini nella mia mente sono sfocate e le voci soffuse. Mi ricordo quanta paura stavo provando, tanta. Ricordo le lacrime che scorrevano senza sosta sulle mie guance. Ricordo le fiamme che avvolgevano la casa...