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Quando i due principi ebbero finalmente pace da quelle melodiche note Anna non stava più nella pelle e neppure nel suo vestito rosa.

Ho bisogno di riavere la mia borsa!

Intima Anna a suo fratello.
Timothée non sembrava dare peso alla borsa della sorella.

Anna voleva dedicarsi alla pittura quel pomeriggio ma non avrebbe potuto senza le sue pietre quindi ne aveva un forte bisogno.

Timothée,devi nascondermi,reggimi il gioco devo andare a prendere la mia borsa.

Disse Anna prendendo velocità mentre i due andavano verso le loro camere.
Timothée la afferrò per il gomito fermando la sua corsa.

No Anna,non peggiorare le cose.

Disse Timothée abbastanza serio,tanto da far risaltare i muscoli della mascella.

Se c'era qualcosa da dire riguardo i due principini era sicuramente il fatto che si somigliassero tanto quanto non lo facessero.
Se la carnagione era chiara e lasciava intravedere dei volti puliti con occhi che illuminavano il volto invece d'altra parte erano totalmente diverse,Anna aveva dei capelli liscissimi mentre Timothée aveva la chioma di un riccio selvaggio.
E così anche nel carattere.

Anna si libera dalla presa del fratello e va in camera sua in silenzio non più seguita da Timothée.

Peggiorare le cose...È ciò che mi riesce meglio.

Sussurra tra sé e sé la principessa entrando in camera.
Si specchia di passaggio e poi lancia un'occhiata al paese dalla sua finestra.
Una grande nuvola di color grigiastro sembrava avvicinarsi al regno.
Anna non poteva rovinare il vestito rosa quindi colta dai rimorsi che la sopragiungevano al disobbedire a suo fratello tenta di resistere.

L'ora di pranzare era imminente e il vento cominciava a soffiare forte contro le mura del palazzo.

In un certo senso Rose in cuor suo era felice della punizione o chissà dove si sarebbero trovati i suoi figli con questo temporale.

Anna tenta di resistere più che può e riesce fino a quando non si accorge che a causa del temporale le consegne di merci nel regno erano ritardate e adesso a causa della pioggia la strada si stava trasformando in una vallata di fango dove i cavalli seguiti dai calessi sprofondavano l'uno dopo l'altro.

Timothée assisteva alla stessa scena dalla visuale della finestra di camera sua che si trovava al piano terra quindi riusciva a vedere tutto molto più confusionario.

Anna prende il suo mantello nero e corre verso la porta sul retro della cucina,nessuna domestica la vede per fortuna erano tutte impegnate ad assicurarsi che le finestre del castello fossero tutte chiuse.

Esce,corre,ignorando il vestito.
Si trova in mezzo a questa folla di uomini che tentavano di spostare il cavallo in modo poco calmo,mentre la pioggia batteva spinosa con il freddo vento.

Anna si sentiva impotente,come avrebbe potuto lei una principessa dal vestito troppo lungo e una costosa coroncina sul capo riportare l'ordine?

Cassandra arriva a cavallo lei riuscì a ristabilire l'ordine liberando il cavallo dal calesse e permettendogli di liberarsi dal fango,lasciando il calesse al suo destino con lo scopo di recuperarlo quando la tempesta si sarebbe fermata.

Purtroppo il cavallo era ancora molto agitato e non rispondeva agli ordini di nessuno e finì per infastidire anche il cavallo che Cassandra aveva usato per arrivare.

La stessa Cassandra aveva qualche difficoltà mentre i cavalli torreggiavano su tutti gli uomini presenti.

Il cavallo che era stato liberato dal calesse tenta di ribellarsi a Cassandra pericolosamente.
Timothée la afferra per i fianchi e con un movimento rapido la allontana dal cavallo che nitrisce autoritevole.
Anna riesce a vedere il salvataggio del fratello che adesso si stava assicurando che Lady Nash stesse bene.
Perché suo fratello era lì?

Principessa Harvey??

Anna viene richiamata da una voce familiare che tenta di farsi udire fra i rumori del temporale.

Anna si volta e davanti a sé nota Lord Nash.

Vi ammalerete,seguitemi.

Anna non aveva intenzione di esitare o rifiutare le parole invitanti di Theodore così lo segue,la stava solo allontanando dalla folla in modo da ridarle la sua borsetta.

Questa è vostra...

Gliela porge con un lieve sorriso mentre sposta i capelli bagnati dalla fronte.

Ovviamente non ho frugato all'interno..

Non che Anna ne avesse dubbi,prende tra le mani la borsetta.

Vi ringrazio tanto!

Lasciatevi accompagnare al castello,è mio dovere in quanto principessa e anche per quello che vostro fratello ha fatto.

Spiega Lord Nash.

Vi riferite all'incidente con i cavalli?

Chiede Anna mentre espone la testa al vento per capire come andava la situazione.

Mio padre è sopraggiunto sul posto!

Pensò la principessa notando il re.

Si mi riferisco a quello...

No...Preferisco andare da sola...Ma vi ringrazio soprattutto per aver avuto cura della mia borsetta"

Alla principessa non dispiaceva la compagnia di Lord Nash ma dovette farne a meno poiché sentiva fosse necessario correre a casa dalla madre che era in solitudine al castello e lei doveva essere pronta a coprire Timothée.

Theodore accettò con sconforto la decisione della principessa che non appena svoltò la casa si inoltrò nell'erba cercando di raggiungere il suo sentiero come fece.

Senza fiato,si accorse che la borsetta si era bucata a causa di un ramo troppo sporgente e si era accovacciata per raccoglierle.
Un'altra mano la aiuta a raccogliere le pietre.
Era Timothée,Anna aveva alzato lo sguardo e aveva notato i suoi occhi pieni di luce verde che si facevano strada tra i ricci scuri bagnati.

Andiamo bimba

Timothée e Anna riuscirono ad arrivare al castello e ripulirsi senza lasciare traccia dell'accaduto prima che Rose se ne accorgesse.

Nostro padre mi ha visto ma lui non dirà niente a mamma...
...spero

Dice il principe mentre con sua sorella si recavano alla sala pranzo dove Rose li stava attendendo per pranzare.


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