O3. charlene

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Charlene era nell'hospitality Ferrari con il suo ragazzo Antonio e Charles, il suo migliore amico.

«oi, George ce l'ha fatta» disse Charles ad Antonio. Charlene alzò un sopracciglio. «a fare cosa?» chiese lei alzandosi e guardando nel cellulare del ferrarista. «a invitare una ragazza ai test» spiegò Charles.

Charlene guardando quella ragazza venne in mente qualcuno, ma non sapeva chi. «come si chiama?» chiese lei, giusto per avere un indizio.

«Sasha Merlino» La mente della francese viaggiò indietro.

Una Charlene di 4 anni era in braccio al fratello nella pista di kart del padre. Sarebbe arrivata una ragazzina a provare i kart.

«si chiama Sasha, viene dall'Inghilterra» il padre stava parlando con Jules, che aveva 16 anni ormai, perché lei non era neanche a conoscenza ci fossero altri luoghi al di fuori della Francia. "Sha Sha" pensò la piccola.

Sasha era una bambina di 7 anni coi capelli biondi che le arrivavano praticamente alla fine della schiena. Portava l'apparecchio e teneva tra le mani una bandana azzurra.

Jules mise a terra Charlene e la prese per mano, per poi dirigersi a presentarsi alla bambina. «Ciao Sasha» la bambina alzò lo sguardo e guardò il ragazzo, per poi riabbassarlo verso Charlene. «ciao» mormorò lei.

Si palpava la timidezza da lontani un miglio, ma si sa che le persone timide hanno sempre un asso nella manica e Sasha ne ha due: la pista e il palco, dove cambia totalmente carattere e recita parti differenti, ma come se dicesse sempre "oi, sono qui, non mi staccherai gli occhi di dosso".

«oi Char, tutto ok?» non si era neanche accorta che Charles se n'era andato via e non poteva mentire.

«Anto, non lo so, non saprei come comportarmi. Vedrò Sasha dopo 7 anni, forse un po' di più, che non ci vediamo, non so veramente cosa diavolo fare»

L'italiano le si sedette accanto e lei si accoccolò a lui. «prova a parlarle, poi ci penserai. Te conosci lei da adolescente, magari è cambiata»

«si, hai ragione» gli diede un bacio a stampo.

........

«Verstappen, Verstappen, Verstappen» continuò a ripetere Charlene alla ricerca dell'olandese.

«sono io, piacere. Cosa volevi dirmi?» chiese ridendo Max, che l'aveva affiancata.

«allora, ho bisogno di un secondo punto di vista. Sasha...» il ragazzo alzò un sopracciglio «Sasha Merlino, ce l'ha fatta George?» «apparentemente si»

«ALLORA...tu la segui su Instagram, com'è? È cambiata?» gli chiese Charlene.

«non proprio: si è chiusa come te, anzi lei era già chiusa prima. Non ha mai più fatto una singola gara automobilistica e si è dedicata al mondo dello spettacolo. Fa dizione e teatro all'università e vuole diventare una maga famosa. Sono andato a vedere un paio di suoi spettacoli con Kelly ed è d'accordo con me che, quando inizia a recitare, non riuscirai a toglierle gli occhi di dosso. È come se si riuscisse a immedesimare in ogni personaggio che interpreta»

"non so se è un suo punto a favore. Se sa recitare così bene, saprà anche mentire allo stesso modo" scrisse sulle note del telefono.

«volevi riallacciare i rapporti con lei?» le chiese l'olandese «te vorresti farlo?» «si, ma ho fatto io la domanda» «sto valutando» il ragazzo annuì e poi salutò la ragazza, andandosene.

«okay, siamo più sul no che sul si, ma forse è meglio ascoltare Antonio e andare a parlarle» ragionò tra sé e sé.

.......

«ciao Charlene, come va?» Lucinda Norris, aveva sempre provato ad avvicinarsi alla ragazza, ma non ce l'aveva mai fatta. Non ce la farà in quel momento.

«ciao Lucinda, sono di fretta. Sai se è arrivato Russell?» la ragazza scosse la testa. «perfetto, arrivederci»

Con un passo veloce lasciò via la ragazza e si fiondò all'hospitality Mercedes. «scusa, posso sapere se George Russell è arrivato?» chiese a un meccanico che stava uscendo. «si si, però è ancora in hotel» Charlene annuì e ringraziò.

«devo veramente andare in hotel?» si chiese e si diede una risposta guardando il cielo: era quasi sera.

«va bene, va bene. Vado in hotel» "amore, non cercarmi, vado subito in hotel❤️" scrisse ad Antonio. "Okay okay❤️" le rispose poco dopo.

Si strinse nella giacca marcata Alfa Romeo e si incamminò verso l'hotel. Almeno non era lontano, visto che il tempo non era dei migliori.

Vide Sasha nella hall dell'hotel e si avvicinò a lei. L'inglese stava aggiornando il sito della sua università per sapere se avessero pubblicato i voti dell'esame che aveva fatto quella mattina.

«Sasha...» la Merlino si girò e incrociò lo sguardo di Charlene. Quest'ultima si sedette affianco a Sasha.

«mi dispiace di averti lasciata da sola...è solo che...» aveva iniziato a parlare Sasha. «è tutto okay...tu eri da sola e non sapevi che fare, a differenza mia. Avrei fatto la stessa cosa»

Sasha sorrise e abbracciò Charlene. Tutti odiernamente sapevano che non abbracciarla era meglio, ma Sasha si ricordava che da piccola le piacevano molto.

Charlene sorrise e ricambiò l'abbraccio.

«sai fino a poco tempo fa non pensavo che ti avrei perdonata così facilmente.» disse ridacchiando, non lo faceva spesso.

«davvero? Sono delusa» disse Sasha sorridendo.

"@_sashasmerlino_ ha chiesto di seguirti" vide la notifica di Instagram. «perché la s finale?» le chiese alzando un sopracciglio. «senza la s non era disponibile» disse ridacchiando.

«un certo pilota Red Bull mi ha detto che sei diventata un'attrice di successo» disse Charlene, cosa che fece ridere Sasha. «Max è troppo buono e non sa quello che dice» disse scuotendo la testa.

«e tu invece? Cosa fai?» continuò la inglese «sono la admin dei social Ferrari e studio fotografia ed editing all'università» «figooo...io non so quasi come tenere ordinato il feed su Instagram» disse ridendo «ti faccio da social media manager» «dopo ti faccio il contratto» Entrambe risero.

Sasha e Charlene sentivano la mancanza una dell'altra, anche se non lo volevano ammettere. «Sha Sha» disse ghignando la Bianchi «oh no...non ricominciare, ti prego» «e invece si»

Sono magnanima e ne pubblico un altro, perché ne ho voglia e so che vi piace

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Sono magnanima e ne pubblico un altro, perché ne ho voglia e so che vi piace. Poi è l'inizio di race week e domani non vado a scuola.

Vi saluto e vado a scrivere il capitolo per un'italiana a Brackley (che probabilmente non pubblicherò alle 6:30/7 perché starò dormendo)

illusions [george russell]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora